Fincantieri, una guidance sotto le attese affonda il titolo


Il 2022 ha visto un risultato di gruppo in negativo per 324 milioni, anche se dovuto a cause esterne, mentre le previsioni per l’anno in corso hanno deluso le attese degli analisti.


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Titolo Fincantieri in rosso

Subito un calo del 7% per le azioni di Fincantieri, indebolite dai risultati sul 2022 diffusi ieri a mercato chiuso, deludenti secondo gli analisti per una guidance sotto le previsioni.

Il crollo odierno del titolo del gruppo navale più importante d’Europa porta le sue quotazioni ai livelli di inizio 2023, a 0,54 euro, azzerando dunque tutti i guadagni.

I numeri

Il 2022 di Fincantieri si è caratterizzato da un risultato di gruppo in rosso di 324 milioni di euro rispetto al positivo di 22 milioni arrivato nel 2021, dovuto ad oneri estranei alla gestione ordinaria o non ricorrenti, pari a 238 milioni, di cui 164 milioni di natura non monetaria quali svalutazioni di avviamenti e di immobilizzazioni immateriali.

In aumento dell’11,7% i ricavi, pari a 7,44 miliardi, ma in linea con le attese e lo sviluppo del backlog, mentre sale l'indebitamento finanziario netto, arrivato a 2,531 miliardi dai 2,238 al 31 dicembre 2021.

L'Ebitda si è attestato a 221 milioni, con Ebitda margin al 3%, escluse le attività passanti (rispetto al 7,4% del 2021, che “risente delle spinte inflazionistiche e delle partite non ricorrenti registrate nella prima metà dell’anno”.

A questo si aggiunge un risultato adjusted di gruppo tintosi di rosso per 108 milioni dal dato positivo di 92 milioni del 2021.

Infine, gli ordini acquisiti sono stati pari a 5,3 miliardi, in aumento del 59% rispetto al 2021, grazie al forte contributo del Cruise e dell’Offshore, e sono state consegnate 19 navi da 9 stabilimenti del gruppo.

Anno di transizione

Il management del gruppo ha definito il 2022 di Fincantieri un “anno di transizione”, nel corso del quale la sua performance “è stata condizionata da una serie di partite non ricorrenti anche collegate alle code degli effetti del Covid-19 sulla supply chain ed agli effetti inflattivi generati dal conflitto ucraino”, secondo le parole dell’amministratore delegato, Pierroberto Folgiero, fenomeni che “hanno portato il nuovo management ad effettuare una revisione strategica delle principali commesse”.

A fine 2022, aggiungeva l’ad, “il gruppo ha concluso la definizione del nuovo piano industriale 2023-2027 che prevede una concentrazione sulla disciplina finanziaria e sul risk management oltre ad una focalizzazione sulla modernizzazione dei cantieri e sulla leadership tecnologica sulla nave digitale e verde”.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, il gruppo “è molto ben posizionato per cogliere tutte le opportunità che il prossimo futuro riserva”, alla luce di una “ripresa del settore crocieristico verso valori pre-Covid e un aumento degli investimenti previsto sia nel comparto della Difesa che in quello delle energie rinnovabili”, dinamica “dimostrata anche dal livello delle acquisizioni commerciali che nel 2022 hanno raggiunto un livello molto superiore al precedente esercizio”.

Nel corso della call sui risultati, Folgiero spiegava agli analisti di prevedere un volume di passeggeri nel 2022 di 28 milioni, oltre i livelli del 2019, per poi salire a 32 milioni nel 2023, considerando che “il 93% della flotta mondiale dovrebbe essere tornato operativo alla fine di dicembre 2022 con fattori di carico prossimi ai livelli pre-pandemia”.

Previsioni finanziarie per il 2023

Fincantieri si attende per l’anno in corso il mantenimento del pieno regime produttivo che permetterà un livello di ricavi “sostanzialmente in linea con il 2022”, oltre ad un miglioramento della marginalità a valori che si attestano intorno al 5%.

La posizione finanziaria netta è prevista sostanzialmente in linea rispetto a quella di fine 2022, riflettendo così principalmente l’assorbimento di cassa derivante dalla costruzione di alcune commesse nel segmento Offshore e nel business Infrastrutture in consegna ad inizio 2024.

Previsioni queste, avvisa la società, elaborate “al netto di un ulteriore possibile deterioramento dello scenario macroeconomico e di ulteriori ripercussioni operative e finanziarie, in particolare per il settore cruise, attribuibili al conflitto russo-ucraino e al perdurare degli squilibri indotti dalla pandemia”.

Sotto le attese

Gli analisti di Intesa Sanpaolo, che sul titolo hanno una raccomandazione ‘hold’ e un prezzo obiettivo di 0,51 euro, segnalano come questa guidance sia in linea con le loro stime a livello operativo e come il trend dei ricavi sia atteso piatto dal gruppo.

Da Equita Sim i risultati operativi e la guidance 2023 sono “sotto le attese”, anche se “la posizione finanziaria netta è stata migliore del previsto”.

In particolare, secondo gli analisti della sim “la guidance a livello operativo anticipa un Ebitda adjusted di circa 370 milioni euro”, pari “a circa il 20% inferiore alle nostre attuali stime”, mentre “la leva finanziaria di guidance risulta pari a oltre 6 volte il debito netto/Ebitda adjusted”.

Inoltre, da Equita segnalano come la “presentazione del business plan 2023-2027 sia stata rinviata ai risultati del primo trimestre 2023”.

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