Frena la produzione di microchip, ma il titolo Stellantis continua a correre
Allarme sulla produzione dei semiconduttori lanciato da alcuni fornitori come Bosch e produttori di chip come Infineon. Ieri Stellantis ha annunciato un rallentamento della produzione negli stabilimenti di Melfi e Mirafiori e in Canada. Scarso impatto sul titolo. Il 3 marzo la società presenterà i risultati finanziari.
Senza semiconduttori non si producono auto
Nei prossimi giorni il comparto automobilistico, dopo un 2020 tutt’altro che roseo, potrebbe avere un contraccolpo dato dalla riduzione nella produzione e fornitura di semiconduttori. Come riportato dalla Finestra sui mercati di questa mattina, anche la casa automobilistica Stellantis potrebbe subire un rallentamento dopo l’allarme lanciato da alcuni fornitori come Bosch e produttori di chip come Infineon.
La maggiore difficoltà riguarderebbe una parte elettronica fornita da produttori cinesi, e la carenza avrebbe un effetto su tutte le case automobilistiche, non solo su Stellantis.
La crisi è di portata globale, come ha dichiarato ieri lo stesso gigante del settore Qualcomm, sottolineando come la maggior parte dei produttori di chip (come Taiwan Semiconductor Manufacturing e Samsung) non riescano a fare fronte a un forte rimbalzo della domanda, soprattutto in Cina (quest’anno è attesa in crescita del 10%).
Frena la produzione negli stabilimenti italiani e in Canada
La prossima settimana, hanno comunicato ieri dalla società nata dalla fusione tra Fca e Psa, si assisterà a un calo della produzione nello stabilimento di Melfi, proprio a causa della carenza di microchip e altre componenti. Secondo tre fonti sindacali il rallentamento comporterà la messa in aspettativa di 7mila lavoratori tra l’8 e il 14 febbraio. Coinvolto dalla frenata anche lo stabilimento di Mirafiori, dove si produce la versione elettrica della 500, con quasi 1.300 lavoratori in cassa integrazione.
Le conseguenze hanno coinvolto anche l’impianto di produzione dei minivan Chrysler Pacifica a Windsor, in Canada, che dovrebbe rallentare la produzione per tre settimane a partire da lunedì.
Nessuna ripercussione sul titolo Stellantis
Secondo gli analisti di Banca Akros, però, questo rallentamento non dovrebbe avere forti ripercussioni sul titolo. In generale, la carenza di chip riguarda tutta l’industria automobilistica con un impatto negativo sulla produzione di circa 2 milioni di auto a livello globale.
Alle 12 le azioni Stellantis viaggiano in positivo dell’1,54% scambiate a 13,31 euro. Intanto la società ha annunciato la data per la comunicazione dei risultati di Stellantis per il quarto trimestre e dell’intero esercizio 2020 di Fca e Groupe Psa, che saranno resi noti il 3 marzo 2021.
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