Future delle borse positivi, allarme Saipem

31/01/2022 07:30
Future delle borse positivi, allarme Saipem

Il petrolio continua a salire, ma la società dei servizi all’industria petrolifera ha annunciato che le previsioni sul 2021 sono saltate. Il bilancio civilistico 2021 è previsto chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale: servono risorse fresche. Borse della Cina chiuse tutta la settimana per il Capo d’anno lunare.

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Saipem, Wall Street, Borse asiatiche

Si è aperta stanotte in Asia una settimana che potrebbe permettere di capire un po’ meglio quali siano le prospettive di permanenza del Toro in borsa: ci sono le comunicazioni di politica monetaria della BCE, della Bank of England, della Reserve Bank of Australia e della banca centrale del Brasile.

In aggiunta, escono i conti del trimestre di Alphabet, di Meta e di Amazon. Ma ugualmente importanti potrebbero essere le comunicazioni del trimestre di Exxon Mobil, super major del petrolio tornata ad avere un ruolo importante nelle cronache sui mercati. Il titolo della società texana si avvia a chiudere gennaio con un rialzo del 22%. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo dell’1,5%. Ma a Piazza Affari scoppia una grana: Saipem ha lanciato un allarme sugli utili: il bilancio civilistico 2021 è previsto chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale: servono risorse fresche. Gennaio è partito malissimo a Wall Street, soprattutto per il Nasdaq, ma per gli analisti di BCA Research, Peter Berezin e Melanie Kermadjian, non siamo all’inizio di una lunga fase ribassista, “è piuttosto una correzione attesa da tempo”. A loro avviso, per le azioni è un malanno, una specie di indigestione, che capita quando i rendimenti obbligazionari aumentano improvvisamente.

Yardeni Research, scriveva venerdì in una nota, che alcune bolle si stanno sgonfiando senza provocare danni al mercato e senza ricadute negative sul quadro economico, il che, “riduce le possibilità di un bear market".

Stamattina in Asia Pacifico, la borsa del Giappone chiude in rialzo dell’1,2%. Grazie alla spinta dei tech, sale anche il mercato azionario di Hong Kong. L’indice di riferimento dell’India guadagna l’1,4%. In calo l’indice S&P ASX 200 di Sidney.

Cina

Le borse della Cina sono chiuse tutta la settimana per il Capo d’anno. Venerdì si aprono le Olimpiadi Invernali a Pechino. I dati pubblicati stanotte confermano in parte il rallentamento della Cina.

L’indice PMI delle aziende manifatturiere elaborato dall’ufficio di statistica è sceso in gennaio a 50,1 da 50,3 del mese scorso: consensus 50. In calo anche l’indice PMI dei servizi, ma in linea con le previsioni. Preoccupante, il movimento dell’indice PMI manifatturiera calcolato da Caixin, in gennaio, l’indicatore relativo alle aziende di medie e grandi dimensioni, segna recessione, essendo sceso a 49,1 da 50,9 di dicembre: il consensus era 50, la soglia che separa contrazione da espansione. Gli economisti di Bloomberg, Chang Shu ed Eric Zhu scrivono che l'economia cinese è entrata nel 2022 con lo stesso trend spento di fine 2021, i dati PMI non danno segni di inversione di tendenza. Gli indicatori ufficiali e Caixin indicano una debolezza sia nel settore manifatturiero che in quello non manifatturiero, soprattutto dal lato della domanda”.

Tassi

Il decennale degli Stati Uniti è poco mosso a 1,79%. La banca centrale degli Stati Uniti potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di un incremento dei tassi di cinquanta punti base. A dirlo sul Financial Times di sabato è Raphael Bostic, presidente della filiale della Fed di Atlanta. Il membro del Federal Open Market Committee, quest’anno non votante, ritiene che l’ipotesi più probabile, a oggi, con questo scenario, siano incrementi di 25 punti base. Ma, "ogni opzione è sul tavolo nelle prossimi riunioni", aggiunge Bostic “Se i dati dicono che le cose si sono evolute in a modo tale, da rendere appropriato un incremento di 50 punti base, prenderemo in considerazione questa ipotesi”.

Materie prime

Il petrolio Brent è in rialzo dell’1,3% a 91,2 dollari il barile. A questi prezzi, gennaio potrebbe essere il miglior mese degli ultimi trent’anni, con un bilancio positivo provvisorio del 17,5%. “Il tema Russia e Ucraina è il principale fattore di spinta del petrolio anche questa mattina", ha detto a Bloomberg TV stanotte Suvro Sarkar, analista energy presso DBS Bank a Singapore. “In caso di attacco, tutte le commodity sarebbero interessate, potrebbe essere violata quota 100 dollari”.

Titoli

Saipem ritira la guidance 2021, a seguito di conti che si riveleranno peggiori del previsto sul fronte dei ricavi e dei margini nel secondo semestre, e si prepara a una nuova manovra finanziaria dopo l'aumento di capitale del 2016. Il gruppo, ha rivisto il backlog, che "evidenzia, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti". Nel dettaglio si prevede un Ebitda adjusted consolidato del secondo semestre 2021 in riduzione di circa 1 miliardo di euro rispetto all'outlook gia' comunicato (i margini erano stati indicati "positivi" il 28 ottobre in occasione dei nove mesi e della presentazione del nuovo piano). Dovrebbe invece migliorare la posizione finanziaria netta a fine 2021, pari a circa 1,5 miliardi di euro, rispetto all'outlook di 1,7 miliardi. Per effetto di tutto cio', il bilancio civilistico 2021 di Saipem e' previsto chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'articolo 2446 del codice civile.

Generali. Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di uscire dal patto di consultazione siglato con altri due azionisti della compagnia, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt. Il Finanziere intende presentare una propria lista di candidati per il rinnovo del Cda della compagnia, alternativa a quella cui sta lavorando il board uscente. Il patto scende all’8,83% del capitale, dal 16% circa. Il cda dovrebbe riunirsi mercoledì per il reintegro dei consiglieri dimissionari, ha riportato il quotidiano La Stampa.

Unicredit. L’amministratore delegato Andrea Orcel ha detto in un'intervista di sabato al Corriere della Sera che la sua priorità è la crescita organica della banca. Lo ha sottolineato rispondendo a una domanda riguardo a Credit Suisse che sarebbe alla ricerca di una fusione.

Telecom Italia. Leonardo. Il Sole24Ore di sabato ha segnalato che è partita ufficialmente la gara per il Cloud nazionale, progetto da 723 milioni di euro. I vincitori saranno chiamati a realizzare il Polo strategico nazionale: l’infrastruttura, prevista dal Pnrr, che dovrà ospitare in modalità cloud i dati più sensibili di tutte le Pa centrali, delle aziende sanitarie locali e delle principali amministrazioni locali. Viene messa a gara la proposta, per 723 milioni di euro, presentata congiuntamente da Tim, Cdp, Leonardo e Sogei (società di informatica del ministero dell’Economia).

Eni e Holcim, la multinazionale che produce materiali da costruzione, si alleano per sviluppare una tecnologia innovativa per l’utilizzo della CO2 all’interno di un’industria, come quella del cemento, impegnata, al pari degli altri settori hard to abate. Da qui la scelta del gruppo guidato da Claudio Descalzi e del colosso svizzero di unire le forze, mettendo a fattor comune l’expertise sviluppata da Eni nella predisposizione di soluzioni per stoccare e recuperare la CO2 e l’impegno di Holcim a far progredire il suo portafoglio di prodotti in chiave green.

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