Future di Wall Street sopra la parità, focus su big tech

La prima seduta del 2025 si era chiusa in negativo per i principali indici della Borsa di New York con il Nasdaq 100 alla sua quinta seduta in rosso consecutiva.

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Wall Street sopra la parità

Poco slancio a Wall Street in questa seconda seduta del 2025 dopo le chiusure leggermente negative arrivate ieri sera per i principali indici della Borsa di New York. Quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, i future sul Nasdaq guadagnano lo 0,40%, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (+0,30%) e da quelli sul Dow Jones (+0,30%).

Il dollaro ritraccia dopo i massimi dal 2022 toccati ieri nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD sale a 1,0297, mentre l’oro (2.670 dollari) e il Bitcoin restano stabili (96.600 dollari). Ferma la sua crescita anche il petrolio: Brent a 75,88 dollari e greggio WTI a 73 dollari al barile.

Dal fronte macro, oggi alle ore 16 italiane è previsto l’indice ISM dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero del mese di dicembre, mentre il dato principale sarà quello relativo al lavoro negli Stati Uniti della settimana prossima.

Tecnologici in difficoltà nel 2025?

Ieri il Nasdaq 100 aveva chiuso la sua quinta seduta negativa di seguito, malgrado un avvio promettente, e dopo un 2024 terminato con un guadagno del +25%. Ora molti si interrogano se i tecnologici potranno continuare a crescere anche con il nuovo anno, viste le previsioni di rallentamento degli utili per il 2025.

I profitti in calo “potrebbero sorprendere alcuni degli investitori che scommettono ostinatamente sulla continua rapida crescita degli utili”, prevede Lisa Shalett, responsabile degli investimenti per l'unità di gestione patrimoniale di Morgan Stanley, in un'intervista su Bloomberg Television, affermando che “questa convinzione potrebbe vacillare nel 2025".

I cosiddetti Magnifici Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) dovrebbero registrare un aumento combinato degli utili del +18% quest'anno, in rallentamento rispetto al +34% previsto per il 2024, secondo i dati compilati da Bloomberg Intelligence.

Questo potrebbe spiegare perché gli investitori stanno diventando sempre più diffidenti nei confronti del gruppo ristretto e Shalett si aspetta che i trader diventeranno più selettivi nell'acquisto di azioni tecnologiche megacap nel 2025 e inizieranno a distinguere tra i nomi per scegliere i vincitori. "Stiamo arrivando a una fase del ciclo in cui le differenze nelle esposizioni delle singole azioni faranno davvero la differenza (per la performance)", ha affermato, "sia che si tratti di diverse esposizioni alla crescita dell'Intelligenza Artificiale, sia che si tratti di esposizione ai rischi antitrust, più di recente abbiamo dovuto parlare di esposizione a un dollaro molto forte".

Notizie societarie e pre market USA

Apple (-0,40%): le spedizioni in Cina di smartphone di marca straniera, tra cui l'iPhone di Apple Inc. sono scese del 47,4% a novembre rispetto a un anno prima, secondo i dati pubblicati venerdì da una società di ricerca affiliata al governo, in calo per il quarto mese.

Tesla (+1%): rimbalza dopo il -6% della seduta di ieri arrivato a seguito di deludenti dati sulle vendite, mentre le consegne in Cina hanno segnato nuovi record.

Boeing (-0,50%): la Federal Aviation Administration continuerà a controllare la società a tempo indeterminato, ha annunciato il capo uscente dell'agenzia, quasi un anno dopo che un pannello della porta mancante di quattro bulloni chiave si è staccato in volo da un nuovo 737 MAX 9 della Alaska Airlines.

U.S. Steel (-8%): il presidente degli Stati Uniti Joe Biden decide di bloccare ufficialmente la proposta di acquisto della società da parte della giapponese Nippon Steel da 14,9 miliardi di dollari, secondo fonti Reuters.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 500 dollari.

Tesla

RBC: ‘buy’ e target price sempre a 313 dollari.

UBS: ‘sell’ e prezzo obiettivo di nuovo a 226 dollari.

Jefferies: ‘neutral’ e target price ancora a 300 dollari.

Oracle

RBC: ‘neutral’ e prezzo obiettivo non cambia dai 165 dollari.

Salesforce

RBC: ‘buy’ e target price confermato a 420 dollari.

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