Future in rialzo aspettando la Bce. Le manovre attorno a Generali Mediobanca e il futuro di Mps


Di fronte all'aumento dei contagi, Christine Lagarde potrà solo confermare una politica monetaria espansiva.

Estate calda per Generali- Mediobanca, si muovono le pedine in vista del futuro rinnovo del board.

Pace fatta tra Mps e Fondazione, le nozze sembrano più vicine. Long sul titolo.


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Oggi la Bce

L’euforia di Wall Street spinge al rialzo i Future europei promettendo un’apertura positiva. Il derivato sull’Euro Stoxx 50 avanza dello 0,5%.

Più salgono i contagi in tutto il mondo, più i mercati stimano nuovi interventi delle banche centrali con attenzione però alle differenze settoriali, in particolare oil e comparto viaggi volatili e tech al centro dell’attenzione, soprattutto quelli cinesi reduci da mesi di forti cali, per l’eccessivo interventismo di Pechino.

Ieri Wall Street ha proseguito l’allungo del giorno precedente con il Dow Jones che ha chiuso a +0,8%, S&P500 +0,8%, Nasdaq +0,9%. Stamattina mercati asiatici positivi con l’Hang Seng di Hong Kong che viaggia in rialzo dell’1,6%. Sulla parità il Csi 300 cinese a +0,1%.

Oggi i mercati sono in attesa della riunione della Bce alle 13:45 dove verranno pubblicate le decisioni sulla politica monetaria e alle 14:30 si terrà la conferenza stampa di Christine Lagarde. Quasi sicuramente oggi la Bce prometterà un periodo ancor più lungo di misure di stimolo a fronte dell’aumento dei contagi.

BOND

I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni sono saliti verso l'1,30% dal minimo di martedì a 1,14%, livello più basso da febbraio.

Il BTP riparte da un rendimento decennale a 0,69%, poco sopra i minimi da quattro mesi, mentre si attendono i nuovi provvedimenti del governo Draghi per scongiurare una nuova ondata di contagi. Bund tedesco -0,39%, spread a 108.

COMMODITY

Il petrolio è in lieve calo in avvio di seduta, dal +5% di ieri, pur in presenza di un incremento delle scorte di greggio USA.

L'oro oscilla intorno ai 1.800 dollari l'oncia.

DATI MACRO

Alle 14:30 appuntamento con la fotografia settimanale delle richieste dei sussidi di disoccupazione negli Usa. Le attese sono per 350mila nuove domande, una cifra simile a quella della settimana precedente (360.000).

Alle 16, la stima 'flash' sulla fiducia dei consumatori dell'Eurozona a luglio, ipotizzata in miglioramento rispetto al mese prima.

Le manovre attorno a Generali-Mediobanca e il fronte Mps

MONTE DEI PASCHI

Accordo fatto tra la banca più antica del mondo e la Fondazione Mps per chiudere contenziosi legali pari 3,8 miliardi a fronte del pagamento di 150 milioni di euro e di impegni sulla valorizzazione del patrimonio artistico della banca.

A livello legale si tratta di un accordo preliminare ma ha tutti i numeri per diventare definitivo, soprattutto perché alle spalle si è mosso il governo, primo azionista di Mps, con l’appoggio di Mario Draghi. A confermare la validità dell’intesa è lo stesso presidente della Fondazione, Carlo Rossi, che all’Ansa ha dichiarato: “E’ un buon accordo per la Fondazione e per far crescere il suo patrimonio, la cifra sarà contabilizzata già nel 2021, la decisione è stata presa dopo pareri legali autorevoli".

Dopo il via libera con Fondazione Mps, i tecnici del Tesoro sono ancora al lavoro con l’obiettivo di ridurre il valore potenziale dei conteziosi legali sotto i 5 miliardi di euro dagli attuali 10 miliardi. La soglia non è casuale, secondo alcune fonti, rappresenterebbe lo scoglio fondamentale da superare per riprivatizzare l'istituto.

Commento

Dietro queste manovre c’è un solo obiettivo, rendere la dote e i conti di Monte Paschi sufficientemente sexy per incontrare le condizioni poste da UniCredit per un matrimonio o attrarre un altro contendente.

Secondo alcuni fonti, infatti, avrebbe perso forza l’ipotesi di uno spezzatino della banca, anche se via XX Settembre è aperta a valutare la cessione di asset di Mps per facilitare la vendita a un partner strategico come UniCredit. 

Fin dall'inizio UniCredit, come peraltro ogni altro compratore, ha richiesto che la fusione avesse un impatto neutro sul capitale ma i numeri parlano chiaro: a fronte di agevolazioni fiscali di 2,2 miliardi, 10 miliardi di potenziali costi per cause legali rendono impraticabile l’operazione. Il Tesoro aveva provato a rafforzare gli incentivi offrendo un contributo aggiuntivo di oltre un miliardo, ma divisioni interne al governo lo hanno per ora costretto a fare marcia indietro.

A spingere su una soluzione è anche l’impegno del governo nei confronti della Ue di privatizzare Mps al più tardi entro metà 2022.

Il Tesoro ha messo a punto un complesso piano per proteggere il compratore dai contenziosi, ma lo schema richiede il via libera di UniCredit. Tramite Amco, la bad bank a controllo pubblico, il ministero ha già aiutato Mps a deconsolidare oltre 7 miliardi di sofferenze ed è pronto a offrire un ulteriore contributo.

Sul fronte governativo, il Tesoro ha accantonato a bilancio 1,5 miliardi di euro per facilitare la fusione tra Mps e il futuro partner.

Ultimo ostacolo è l’impegno di Mps con la Banca Centrale Europea (Bce) a raccogliere capitale per 2,5 miliardi di euro entro aprile 2022. Su questo punto ricordiamo che il management del Monte dei Paschi, nei giorni scorsi ha dichiarato che lo scoperto di capitale sarebbe sceso sotto a 1 miliardo. Un livellamento che, a nostro parere, rende l’ostacolo sormontabile.

Crediamo che lo scenario su Mps si sia completamente ribaltato e cambiamo anche la nostra visione sul titolo da negativa a neutrale. Sulla notizia di oggi apriamo mezza posizione Long.


MEDIOBANCA - GENERALI

Caltagirone sale al 3,003%, quota leggermente superiore al 2,88% dichiarata martedì a cui si aggiungono opzioni per un altro 2,17%.

Secondo la Repubblica, alcuni grandi soci di Generali starebbero considerando di chiedere all'amministratore delegato Philippe Donnet di non presentare il piano industriale 2022-24 in una mossa ancora non attuata ma che equivarrebbe a una sfiducia.

Commento

Ormai da tempo scriviamo che su Mediobanca e Generali si stanno muovendo i poteri forti legati a Del Vecchio, già vicino al 20% di Mediobanca (cassaforte di Generali).

Per Generali ci aspettiamo nel medio lungo termine un M&A a livello europeo con big del settore quali Axa, e per Mediobanca un cambio di strategia con l’uscita dell’attuale management.

Numeri e calendario vanno analizzati insieme e le diplomazie sono al lavoro in vista del rinnovo del Cda di Generali in agenda il 2 agosto. Sul tavolo i conti del semestre, che saranno diffusi il 3 agosto, ma il secondo punto all'ordine del giorno, le 'varie ed eventuali', potrebbe dare spazio a discussioni su altri temi. In particolare chiedere lo stop ai lavori sul piano firmato Donnet, di fatto sfiduciando il manager.

La compagine azionaria di Generali vede al 13% Mediobanca seguita dal 5,6% di Caltagirone e Leonardo Del Vecchio (al 4,8%) e i Benetton al 3,9%.

I giocatori posizionano le loro pedine e probabilmente il primo scacco al Leone di Trieste verrà dato nel cda del 22 aprile. Le recenti prese di posizione durante i consigli delle Generali e lo strappo con la scelta di Caltagirone di non partecipare all'ultima assemblea di bilancio segnalano, sul fronte triestino, che nel mirino del vicepresidente del Leone è finito il ceo Philippe Donnet, non particolarmente amato neanche da Del Vecchio.

Il manager francese è in scadenza col resto del board all'assemblea di aprile 2022 e se, come previsto dalla nuova governance, dovesse essere il Cda uscente a presentare la lista, si andrà verso un rinnovo quasi completo, Donnet compreso.

UNIPOL 

Koru, il veicolo costituito da alcune delle cooperative socie del gruppo bolognese, è salito al 3,09% del capitale, che si aggiunge all’1% acquistato a fine giugno.

Commento

Crediamo che i soci storici di Unipol vogliano avere un maggior ruolo nel processo di M&A nel settore bancario che il gruppo Unipol sta portando avanti. Siamo da tempo sostenitori di un accorciamento della catena di controllo che potrebbe risolversi nel giro di un anno, un anno e mezzo in un’Opa su UnipolSai da parte di Unipol che controlla 84,9%.




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