Future positivi in attesa del dato sull’inflazione Usa

Primo giorno della verità, il mercato scommette su un deciso calo dell’inflazione in Usa attesa scendere al 6,5% dal 7,1% del mese precedente, ma i banchieri centrali si concentreranno di più su quella core, ovvero escludendo energia e alimentari, prevista invece in crescita mese su mese dello 0,3%.
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Future europei in territorio positivo nella giornata della verità sull’andamento dell’inflazione in Usa. Il derivato sull’Euro Stoxx segna un rialzo dello 0,39%, quello sull’S&P 500 è poco sopra la parità.
Dall’Asia non sono arrivate chiare indicazioni con il Nikkei che ha chiuso invariato, mentre si muovono sulla parità Hong Kong -0,2% e il Csi 300 +0,001%, India in rosso con il Nifty 50 a -0,6%.
Ieri sera l’S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1,3%, il Nasdaq ha guadagnato l’1,8%, quarta seduta consecutiva con il segno più davanti alla variazione.
Il giorno della verità
Focus sull’andamento dei prezzi, il consensus rilevato da Bloomberg stima un’inflazione al +6,5% anno su anno, in frenata dal +7,1% di novembre. Al netto delle componenti volatili, la variazione dovrebbe essere del +5,7% anno su anno, da +6%.
Sarà molto importante monitorare l’andamento mensile con l’inflazione attesa ora a -0,1% sul mese precedente (solo qualche giorno fa l’attesa era 0 ovvero invariata) e, soprattutto, l’andamento dell’inflazione core e qui, purtroppo, le attese sono per un rialzo mese su mese dello 0,3%. L’inflazione core, ovvero escludendo i prezzi dell’energia e degli alimentari, molto volatili è attesa in crescita mese su mese a +0,3% da +0,2%. I banchieri centrali temono proprio questo tipo di inflazione, “più appiccicosa e più difficile da “curare”.
Dati macro cinesi
Parlando di inflazione la seconda economia del mondo, la Cina, vive in uno scenario completamente diverso con, a dicembre, un'inflazione in rialzo dell'1,8% su base annua, in linea con le previsioni, ma in ripresa rispetto all'1,6% di novembre, pari ai minimi degli ultimi otto mesi. La media d'anno del 2022 è pari a 2%, rispetto a un obiettivo ufficiale di Pechino intorno a 3%.
E' proseguito in dicembre il rincaro della voce alimentari, che fa prevedere nuove pressioni sul costo della vita nei mesi a venire. Sempre il mese scorso i prezzi a monte della filiera segnalano una flessione annua di 0,7%, ben oltre il calo di 0,1% prospettato dal consensus e dopo la contrazione di 1,3% del mese precedente. Si tratta del terzo mese consecutivo di ribasso dell'indice annuo, a segnale di una particolare debolezza sul fronte della domanda.
Restando sul tema Cina. Il fondatore di Hanergy in passato è stato l’uomo più ricco del Paese. Prometteva che il suo gruppo sarebbe diventato più grande di Apple. Pochi giorni fa Jack Ma (Alibaba) ha lasciato il controllo della fintech Ant.
Obbligazionario
Riferimento per l'apertura del Btp decennale è un tasso del 4,05%, 185 punti base per lo scarto di rendimento tra Btp e Bund, sempre sulla scadenza decennale. Nel corso della seduta di ieri il tasso del decennale ha toccato il minimo dal 15 dicembre - giorno del consiglio Bce - e lo spread Italia/Germania il record negativo dal 14 dicembre.
Di ieri sera il comunicato del Tesoro relativo alla distribuzione del sindacato ventennale collocato martedì per 7 miliardi: il Btp marzo 2041 è finito in portafoglio agli investitori esteri per 50,53%. Quanto a distribuzione geografica, il 48,37% dell'offerta è stata sottoscritta da account europei. Nel precedente collocamento, risalente a fine maggio, agli esteri è stato assegnato il 65% del totale. Treasury Note a dieci anni rende il 3,53%, da 3,58% di ieri.
Cambi
In Giappone prosegue il dibattito sulla sostenibilità di una politica monetaria ultra-espansiva. Da tempo riportiamo come il mood in Giappone stia cambiando, a causa anche della ripresa dell’inflazione e, con le aspettative di una banca centrale più rigida lo Yen potrebbe continuare il suo recupero sul dollaro.
Grazie alla debolezza dello yen, l'attivo delle partite correnti di novembre è pari a 1.804 miliardi di yen, record della serie per il mese di novembre e oltre tre volte la mediana delle attese.
Il cross su dollaro si porta a 131,5, in rialzo dello 0,7. Euro dollaro a 1,077, in lieve apprezzamento. Bitcoin +3,5% a 18.150 dollari, nona seduta consecutiva e massimo degli ultimi due mesi.
Commodity
Petrolio WTI al sesto giorno consecutivo di rialzo, stamattina a 77,5 dollari il barile, ieri +3% in chiusura. Oro su nuovi massimi di medio periodo a 1.884 dollari l’oncia, +0,4%.
Boom di bond
Un inizio d’anno intenso per il collocamento del debito corporate sul mercato primario. Lunedì è stato il turno di Unicredit per un miliardo, martedì quello della banca guidata dal ceo Giuseppe Castagna. Il rialzo continuo dei tassi, ora al 2%, ma atteso al 3,5% dagli analisti entro l’estate, sta spingendo le società a emettere debito subito. Banco Bpm ha collocato, mercoledì 11 gennaio, un green bond di tipo senior preferred a 4 anni con un taglio di 750 milioni di euro. Le prime indicazioni rendimento erano di 230 punti base sopra il tasso midswap di pari durata (2,97%), poi scese a 205 punti per un rendimento attorno al 5% (prezzo di 99,613, cedola del 4,875%). Nei giorni scorsi Eni ha messo a disposizione degli investitori italiani una nuova emissione a 5 anni legata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. L'importo dell'operazione - dice una nota - è di un miliardo e potrebbe salire a 2 miliardi in base all'andamento della domanda. L'offerta di apre il 16 gennaio e i titoli garantiranno un tasso fisso non inferiore al 4,30%. Non sono previste commissioni di sottoscrizione. Enel nei giorni scorsi ha avviato il collocamento di un bond ibrido in due tranche, entrambe perpetue: la prima ha l’opzione callable a partire da cinque anni e cinque mesi, mentre per la seconda l’eventuale rimborso anticipato scatterà dopo otto anni e cinque mesi. Le prime indicazioni erano di rendimento in area 7,125% per la prima tranche e in area 7,625% per la seconda.
Pirelli ha collocato un sustainability-linked bond a 5 anni da 600 milioni di euro.
Titoli a Piazza Affari
Ferrari. Bernstein alza il target price a 235 euro da 200 euro
Bernstein ha tagliato il target price di Stellantis a 17,48 euro da 16,18
Enel. Goldman Sachs aumenta il target price a 7,10 euro da 7 euro
Intesa San Paolo. KBW abbassa il target price a 2,64 euro da 2,66 euro.
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