Generali, prime ipotesi sulla JV con Natixis
Indiscrezioni di stampa parlano della creazione di una piattaforma detenuta a metà tra le due società che emergerebbe nel caso di accordo, anche se per ora il dossier sarebbe ancora in una fase di trattative.
Trattative tra Generali e Natixis
Potrebbe essere una delle maggiori operazioni che coinvolge il risparmio degli italiani e ancora le negoziazioni risultano in corso, ma c’è molta attesa su quanto potrebbero concordare Assicurazioni Generali con Natixis, banca francese d’affari creata nel novembre 2006 dalla fusione delle attività di gestione patrimoniale e investment banking di Natixis Banque Populaire (gruppo Banque Populaire) e IXIS (Groupe Caisse d'Épargne).
Dopo le indiscrezioni di inizio settimana, oggi Il Sole 24 Ore lancia ipotesi sull’architettura e sui principali numeri della maxi intesa sull’asset management che potrebbe emergere in caso di accordo tra i due giganti del settore. Il fulcro sarebbe rappresentato da una nuova piattaforma la cui gestione strategica, e proprietà degli asset di competenza, resterebbe alla Compagnia del Leone, mentre a livello di quota di partecipazione Generali Investment Holding (di cui Trieste ha l'84% e Cathay il 16%) e il colosso francese di spartirebbero a metà le quote. In trasparenza, dunque, Generali deterrebbe il 42%.
La costruzione del portafoglio
Secondo quanto riportato dalle fonti del quotidiano finanziario, la nuova piattaforma potrà contare su asset complessivi per 840 miliardi di euro del Leone contro i 1.200 miliardi di Natixis, anche se nella nuova realtà verrebbero spostate solo le attività custodite da Generali Investment Holding, corrispondenti a circa 650 miliardi.
Tuttavia anche i francesi potrebbero scremare la propria dote e si immagina un ulteriore contributo da parte di Generali che potrebbe mettere sul piatto altri 15 miliardi di nuova produzione, anche se sarebbe ancora da definire a valere su quanti anni. Questa mossa dovrebbe consentire a Generali Investment Holding di arrivare al 50% della nuova piattaforma.
Dal punto di vista della governance, a tirare le fila almeno all'inizio sarebbe Generali, che nominerebbe l'ad per i primi cinque anni. Tra i nomi più gettonati ci sarebbe quello di Woody Bradford, attuale Ceo di Conning, società di gestione degli investimenti globale al servizio del settore assicurativo.
JV più ragionevole secondo analisti
Come accennato, si tratta ancora di ipotesi oggetto di trattative e non sono escluse altre ipotesi. Secondo gli analisti di Equita Sim, però, “alla luce delle dimensioni di Natixis Investment Managers, quella della JV è ragionevolmente la strada più plausibile rispetto ad una piena acquisizione da parte di Generali”.
“Ribadiamo come un’operazione avrebbe senso dal punto di vista industriale e strategico, permettendo di estrarre sinergie di scala dalla gestione di un portafoglio di asset di dimensioni significativamente superiori e incrementare il peso della divisione A&WM”, oltre a “rafforzare le capacità di gestione della compagnia a servizio del business assicurativo”, spiegano dalla sim che mantiene una raccomandazione hold sul titolo Assicurazioni Generali, con un target price di 26,50 euro rispetto ai 26,62 euro di questa mattina (-1,70%).
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