Giù i tassi in Cina, le borse risalgono

Il Dax di Francoforte dovrebbe aprire in rialzo dell’1%. Dà segni di ripresa anche Wall Street. Ucraina: si parlano i capi di stato maggiore di Stati Uniti e Russia. Mosca dice di essere pronta a far ripartire la trattativa.
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Il taglio record al costo del denaro annunciato stanotte dalla banca centrale della Cina sta riportando su le borse, non sono quelle di Shanghai e Shenzen, ma praticamente tutte quelle dell’Asia Pacifico. Il provvedimento fa sentire i suoi effetti anche sui future di Wall Street, in positivo stamattina dopo una seduta che ha portato l’S&P500 molto vicino ai livelli di ingresso nella fase di mercato Orso. Il benchmark della borsa degli Stati Uniti ha perso lo 0,6% a 3.900 punti, la soglia critica è 3.837 punti, ovvero, un calo del 20% dai massimi. C’è aria di rimbalzo anche in Europa, il future del Dax di Francoforte guadagna l’1%.
Cina
La Banca centrale cinese (Pboc) ha tagliato a sorpresa il loan prime rate a 5 anni di 15 punti base, al 4,45%, dal 4,60%. E’ la prima riduzione dall’aprile del 2020. Si tratta di un provvedimento in grado di ridurre la rata del mutuo sulla casa e di dare sollievo ad un’economia penalizzata di recente dalle restrizioni agli spostamenti di merci e persone. Invariato al 3,70% il Loan prime rate (Lpr) a un anno. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in rialzo dell’1,5%. Lo yuan si indebolisce su dollaro. Niu Chunbao, un gestore a Wanji Asset Management di Shanghai dice a Bloomberg che la mossa è sorprendente, “senza dubbio positiva per quanto risguarda il sentiment del mercato”. In Asia Pacifico, Tokyo +1,2%. Hong Kong +1,8%, Seul +1,5%.
Ucraina
La diplomazia, ferma da parecchi giorni, sembra di nuovo in movimento. I media hanno riferito ieri di un colloquio, il primo dall'inizio dell’invasione, tra il capo di Stato maggiore dell’esercito della Russia, il potente generale Valery Gerasimov, e l'omologo americano Mark Milley. Il protrarsi del conflitto e le difficolta' affrontate dall'esercito hanno suggerito al Cremlino di tentare altre strade. L’agenzia russa Tass ha scritto che il generale Gerasimov e il generale Malley hanno parlato al telefono, "su iniziativa americana, di questioni di reciproco interesse, compresa la situazione in Ucraina". A stretto giro e' arrivata la conferma del Pentagono. Nessun dettaglio sui contenuti della conversazione, ma il fatto che a parlarsi siano stati i due eserciti potrebbe preludere a qualche passo in avanti concreto. Proprio Gerasimov, di cui tra l'altro si erano perse le tracce, e' stato di recente nel punto piu' caldo del fronte, il Donbass (secondo gli ucraini sarebbe stato persino ferito), quindi conosce bene la situazione - e i problemi - delle sue truppe. Anche sul fronte dei negoziati Mosca e' sembrata tendere una mano a Kiev, ma in questo caso di luce se ne vede poca. Il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko ha affermato che non e’ stata la Russia a interrompere il processo negoziale, "messo in pausa" dagli ucraini, ed ha assicurato che "non appena esprimeranno il desiderio di tornare al tavolo, la nostra risposta sara' positiva”
Wall Street
Ieri il Nasdaq ha perso lo 0,3%, meno dell’S&P500. Non sono i tech l’arena critica della borsa degli Stati Uniti, anche ieri le vendite hanno colpito le società che operano in settori tradizionali, sia in termini di prodotto che di processo. Gli effetti dell’iper inflazione si stanno facendo sentire in modo disastroso soprattutto nel settore delle vendite al dettaglio di beni di prima necessità. Target, che il giorno prima aveva perso il 24%, ieri ha chiuso in ribasso del 5%. Nuova flessione anche per Wal Mart -2,7%. Nel dopo borsa è arrivata la conferma che il settore ha dei problemi, non solo a livello di redditività ma anche di ricavi. Ross Stores ha comunicato che nel trimestre chiuso in aprile i ricavi sono scesi del 4% a 4,33 miliardi di dollari, l’utile prima delle tasse si è ridotto del 28% a 449 milioni di dollari. Il titolo ha perso il 15% nel dopo borsa. La Chief Executive Officer Barbara Rentler ha detto nella conference call con gli analisti che la società sta rivendendo le assunzioni sul 2022, in quanto il contesto è ancora più difficile di quel che ci si aspettava all’inizio dell’anno. Il petrolio Brent è in calo dell’1%. Si assesta l’oro, salito ieri di oltre l’1%. Il Buono del Tesoro degli Stati Uniti tratta a 2,83% di rendimento, da 2,90% di ieri. Il bitcoin è di nuovo sopra i trentamila dollari, stamattina in lieve calo a 30.050 punti.
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