Gli americani hanno le mani bucate

Il robusto dato sui consumi pubblicato ieri ha mostrato che la Federal Reserve non è ancora riuscita a placare la domanda di beni voluttuari. Si profilano altri rialzi dei tassi. Il Treasury Note si è indebolito, il Nasdaq ha perso l’1%. Oggi riaprono le borse dell’Europa, probabilmente in lieve ribasso. La banca centrale della Cina ha tagliato i tassi.
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Wall Street aveva iniziato la settimana con la ripartenza del rialzo dell’intelligenza artificiale, con Nvidia in rialzo del 7% e tutte le società connesse al tema in forte ripresa dopo una prima parte di agosto in calo. Ieri invece, i robusti dati sui consumi hanno depresso le quotazioni dell’azionario degli Stati Uniti, non soltanto quelle dei tech, perché le banche sono state penalizzate dagli avvertimenti su un possibile taglio del rating arrivato a mezzo stampa da Fitch.
Ieri il Nasdaq ha chiuso in ribasso dell’1,1%, il giorno prima era salito dell’1%.
Il Treasury Note a dieci anni si è ulteriormente indebolito a 4,19%.
CONSUMI
In luglio le vendite al dettaglio sono salite dello 0,7% a quasi settecento miliardi, al di sopra delle aspettative del consensus ed in accelerazione dal +0,3% di giugno.
Le vendite online sono aumentate dell’1,9%, mentre hanno perso terreno gli acquisti legati ai beni per la casa, come i mobili e elettronica. Secondo Kenneth Kim, economista senior di KPMG, il dato è stato influenzato dalle altissime temperature registrate il mese scorso. Il dato del mese scorso mostra che il lavoro della Federal Reserve non è finito, con consumi così forti, altri rialzi dei tassi sono probabili. Negli ultimi 16 mesi la banca centrale degli Stati Uniti ha cercato di frenare la domanda, ma finora gli acquirenti hanno continuato a spendere, anche se l'inflazione è aumentata e i tassi di interesse sono saliti. Questo fortissimo tasso di spesa potrebbe indebolirsi con l’arrivo dell’autunno, come prevedono molti economisti e analisti. Ad un certo punto, si cominceranno a sentire gli effetti degli undici aumenti dei tassi di interesse che la Fed ha messo in atto dal marzo 2022.
Intanto, il PIL è sulla buona strada per una crescita del 5% nel terzo trimestre, secondo l'indicatore della Fed di Atlanta. Piuttosto che rallentare verso la recessione, l'economia statunitense sta guadagnando terreno nel terzo trimestre. L'indicatore GDPNow del distretto della Fed indica una crescita del 5% per il periodo luglio-settembre. Si tratta di un aumento rispetto alla precedente stima del 4,1% di una settimana fa. Se dovesse confermarsi, si tratterebbe della crescita più rapida dal quarto trimestre del 2021.
Le borse dell’Europa, ieri chiuse per il Ferragosto, dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,2%.
ASIA PACIFICO
Nikkei di Tokyo -1,2%, dal +0,5% di ieri. Ha battuto le aspettative l’indice Tankan/Reuters sulle aspettative delle grandi aziende manifatturiere. Hong Kong -1,3%. Shanghai -0,2%, dopo l’inaspettato taglio dei tassi annunciato dalla banca centrale della Cina. Bloomberg riporta che alcuni nomi di rilievo della finanza cinese non stanno rispettando gli impegni sul pagamento dei premi di molti loro prodotti finanziari. Anche per alleviare a questa situazione, stanotte la Banca del Popolo della Cina ha operato la più grossa iniezione di liquidità da febbraio.
TITOLI
SETTORE BANCARIO Nel ribadire la necessità di un correttivo al prelievo una tantum sul margine di interesse delle banche per garantirne la deducibilità, il leader di Forza Italia Antonio Tajani sottolinea in un colloquio con il Corriere della Sera di ieri come le piccole banche vadano escluse dal provvedimento.
SETTORE CREDITI DETERIORATI
La manovra di bilancio potrebbe contenere misure per venire incontro ai debitori il cui credito è stato ceduto a terzi dalla banca che lo aveva erogato, scrive Repubblica citando 'fonti di palazzo'. Secondo Repubblica ed MF, che riporta i commenti di Saverio Congedo, capogruppo in commissione Finanze alla Camera e primo firmatario della proposta di legge, ai 'debitori ceduti' verrebbe concessa la facoltà di estinguere il credito - se deterioratosi tra il gennaio 2015 e gennaio 2021 ed non superiore ai 25 milioni di euro - pagando lo stesso prezzo concordato dalla banca con l'acquirente più una maggiorazione del 20%.
Tenaris ha concluso l'acquisto per 166 milioni di dollari Usa della controllata della canadese Mattr che si occupa di rivestimenti per tubi.
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