Goldman Sachs alza i target price sull’S&P500

La banca statunitense prevede che la Fed taglierà i tassi di interesse e le grandi società quotate in borsa manterranno la loro attuale solidità, pertanto resta bullish sull’indice principale di Wall Street.
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Le nuove previsioni di Goldman Sachs ull’S&P500
Le previsioni di una Federal Reserve meno ‘hawkish’ e la solidità delle mega cap quotate alla Borsa di New York spingono Goldman Sachs a rivedere al rialzo le sue previsioni sull’indice S&P500.
In particolare, la divisione di ricerca della banca statunitense ha alzato i suoi target price a 3, 6 e 12 mesi: le attuali attese sono state alzate del 3% nei prossimi tre mesi a 6.400 punti, a +6% a 6 mesi, a 6.600 punti (precedente 6.100), mentre nei prossimi 12 mesi l’indice è visto salire dell’11%, a 6.900 punti. La previsione di GS indica “un P/E forward per lo S&P 500 pari a 22 volte, rispetto alle 20,4 volte” precedenti.
Alla base della nuova previsione ci sono “l’allentamento monetario più significativo e in anticipo da parte della Fed”, “i rendimenti dei bond più bassi rispetto a quanto atteso in precedenza”, la “continua solidità dei fondamentali delle azioni più grandi” e il “desiderio degli investitori di guardare oltre alla probabile debolezza degli utili di breve termine”.
I dazi di Trump
Per quanto riguarda il possibile effetto inflazionistico derivante dai dazi decisi dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Goldman Sachs si attende che “dovrebbe essere inferiore a quanto temuto, consentendo di conseguenza alla Fed di tagliare i tassi sui fed funds - finalmente per molti, per Trump in primis - per la prima volta nel corso del 2025 e dall'ultima sforbiciata di dicembre 2024”.
“Gli ultimi dati relativi all'inflazione (USA) e i sondaggi a cui hanno partecipato le aziende indicano un trasferimento dei dazi (sui prezzi) inferiore rispetto a quanto ci aspettassimo”, scrivono gli analisti in una nota.
L'assorbimento dei dazi “sarà un processo graduale”, secondo la banca, mentre “le società a larga capitalizzazione sembrano essere dotate di un qualche cuscinetto rappresentato dalle scorte, prima dell'aumento delle tariffe”.
Gli utili aziendali
Restano le previsioni di crescita degli eps delle società quotate sull’S&P500 che, secondo GS, dovrebbero salire in media al ritmo del 7% sia per il 2025 che per il 2026, anche se rimangono al contempo rischi sia al rialzo che al ribasso.
Le loro previsioni, avvisano dalla banca, verranno rivalutate alla fine della stagione degli utili societari relativi al secondo trimestre del 2025.
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