Goldman Sachs: prepariamoci a più inflazione. Borse in assestamento

In rialzo il future sul Nasdaq (+1,1%) dopo la nuova pesante caduta di ieri sera (-2,4%). L’indice tecnologico ha perso l’11% dal massimo di febbraio. In Asia mercati contrastati. David Solomon, Ceo della più potente banca d’affari Usa, dice che le politiche di stimoli accenderanno sicuramente il rialzo dei prezzi. Dollaro in calo, balzo del Bitcoin.
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La Borsa di Tokio guadagna l’1%, Shanghai perde l’1,5%, Hong Kong +0,5%
Per le Borse europee si profila una seduta di assestamento dopo i forti guadagni di ieri che hanno spinto l’indice Dax di Francoforte a nuovi massimi storici. Il future sull’indice EuroStoxx 50 è sostanzialmente piatto, mentre sono positivi i future sugli indici americani S&P500 (+0,8%) e Nasdaq (+1,1%) che ieri hanno registrato un altro consistente calo. In particolare il Nasdaq ha chiuso ieri sera in ribasso del 2,4% portando a 11 punti percentuali la discesa dal massimo registrato a febbraio. L’S&P500 è sceso dello 0,5% con il Dow Jones positivo (+0,9%).
In Asia stamattina sono salite le Borse di Tokio (+1%) e Hong Kong (+0,5%), è leggermente scesa Seul (-0,4%), mentre la Borsa cinese di Shanghai ha perso l’1,5% con un potente recupero nel finale che ha alleviato le sofferenze di un indice che a metà seduta era in ribasso di oltre il 3%. Il recupero è dovuto al deciso intervento in acquisto di alcuni fondi governativi.
Ancora vendite sui tech, acquistate banche, compagnie aeree e di navigazione.
Ripetendo un copione che va in scena da circa due settimane, gli investitori hanno venduto abbondantemente i titoli tech, le cui valutazioni sono più sensibili al rischio di un aumento dei tassi, e hanno comprato titoli di società legate alla ripresa del ciclo economico, in particolare banche, compagnie aeree, compagnie di navigazione (crociere), società della grande distribuzione.
Ieri si sono ripetuti gli interventi di funzionari di banche centrali per cercare di allontanare il timore di un rialzo dei tassi. Il vice-governatore della People’s Bank of China, Chen Yulu, ha detto che l’offerta di denaro in Cina crescerà allo stesso livello della crescita del Pil, dato che la banca centrale non vede la necessità di fornire un supporto con maggiori stimoli nei prossimi cinque anni.
Fra gli investitori si fa sempre più forte il dubbio se i potenti stimoli messi in atto dai vari governi, e soprattutto il piano Biden da 1.900 miliardi di dollari, serviranno ad accelerare la ripresa economica dopo la pandemia da Covid, o produrranno un surriscaldamento dell’economia Usa con forte inflazione.
Solomon, Ceo di Goldman Sachs: “L’inflazione salirà più rapidamente di quanto ci si aspetti”.
David Solomon, Ceo di Goldman Sachs, ha detto ieri che “le possibilità di vedere una ripresa dell’inflazione sono significativamente aumentate per effetto delle politiche monetarie e delle politiche dei governi che vediamo in tutto il mondo”. E ha aggiunto: “C’è una ragionevole conseguenza per cui l’inflazione accelererà più rapidamente di quanto ci si aspetti, e questo ovviamente avrà un impatto sui mercati”.
Stamattina il rendimento più tenuto d’occhio in tutto il mondo, quello dei titoli di Stato Usa a 10 anni, è in calo di due punti base a 1,57%. C’è attesa per le nuove emissioni di bond governativi Usa di questa settimana: sarà una prova importante per vedere come si posizionano i tassi rispetto alle previsioni degli investitori.
Il dollaro è in calo dopo avere toccato ieri il massimo degli ultimi tre anni e mezzo. L’euro guadagna lo 0,1% a 1,186.
Petrolio poco mosso con il Brent a 68,5 dollari al barile e il Wti a 65,1 dollari.
Recupera qualcosina l’oro a 1.685 dollari l’oncia (+0,5%).
Balzo del Bitcoin scambiato a 54.200 dollari, il massimo delle ultime due settimane.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Enel – Secondo Bloomberg, il gruppo elettrico italiano sarebbe in lizza con Macquarie Group e la spagnola Iberdrola per il controllo dell attività della Ppl in Gran Bretagna, in quella che potrebbe essere la maggiore operazione di M&A di quest'anno nel Paese.
Azimut - Banca Generali - I dati mensili sulla raccolta diffusi ieri dalle due società sono ancora una volta positivi. Tim – Ha raggiunto con i sindacati un accordo per la riduzione di 1.300 posti di lavoro in Italia quest'anno, attraverso uscite volontarie.
Stellantis - La francese Aramis Group, venditore online di auto usate controllato con una quota del 70% da Stellantis, ha comunicato di stare valutando la possibilità di una quotazione alla Borsa di Parigi nel corso di quest'anno.
Unicredit - Ha comunicato che il pacchetto retributivo dell'AD designato Orcel non comprende alcuna remunerazione volta a compensarlo per l'eventuale riduzione o cancellazione di remunerazioni derivanti da precedenti impieghi. Unicredit - Starebbe per cedere due miliardi di euro di crediti in sofferenza. In caso di successo, l’esposizione ai crediti deteriorati scenderebbe al 4,1%, da 4,5%. Intesa Sanpaolo - Prepara la cessione di circa 5 miliardi di euro di crediti incagliati e in sofferenza. In seguito a questa operazione, il rapporto sofferenze/impieghi scenderà al 3,4%.
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