I bond tremano ancora

Bayrou verso la bocciatura. Francia e Inghilterra sotto i riflettori. Borse cinesi in calo sui timori di nuove misure restrittive sui mercati. Domani i dati macro sul lavoro in Usa.
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Mentre Putin e Xi Jinping, alla sontuosa parata di Pechino, parlavano di immortalità o di come il trapianto d’organi potrebbe portare a vivere fino a 150 anni, sui mercati va di scena la crisi dei bond a lunga scadenza soprattutto in Europa. Paura del futuro?
La realtà è che dopo i Pigs, Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, ora ad avere problemi sulla sostenibilità del debito sono due Paesi core dell’area Euro, Francia e Inghilterra. I tassi a lunga scadenza si sono impennati e tra crisi politica (vedi Francia), nuove esigenze di spesa vedi la difesa europea e tassi alti che rendono il costo del debito elevato, i conti non tornano. François René Jean Lucien Bayrou, il primo ministro francese non sbaglia, la Francia ha bisogno di una manovra correttiva ma nessun politico lo appoggerà e, dopo il voto del prossimo 8 settembre, molto probabilmente dovrà fare le valigie e tornare a casa. Fine annunciata per una delle tante Cassandre.
La verità è che Bayrou parte ma il problema resta. E i mercati lo sanno bene. Il grafico sotto mostra come si sono impennati i rendimenti dei bond governativi mentre l’oro prosegue la sua ascesa.
Ora in Borsa, i vecchi trader navigati lo sanno, è il mercato dei bond a dare il ritmo a quello azionario e quando i rendimenti salgono e le tensioni sono palpabili, non passano molto giorni che anche i mercati azionari vanno fibrillazione. Finora la trasmissione non c’è stata ma questo non vuole dire che non dobbiamo essere cauti.
TASSI
Riferimento per l'apertura sono 90 centesimi per la forbice di rendimento tra Btp e Bund sul tratto decennale e 3,64% per il tasso del benchmark ottobre 2035. Una misura dell'attrattiva della carta italiana è intanto giunta dallo spaccato del collocamento dual-tranche perfezionato martedì dal Tesoro per 18 miliardi di nuovi Btp a sette e trent'anni. Gli investitori esteri si sono aggiudicati 77,5% del titolo novembre 2032 e 75,5% della scadenza ottobre 2055. Nel pomeriggio della seduta di ieri si è intanto ridotta la pressione sulla parta extra-lunga della curva, facendo rientrare dai massimi i tassi trentennali tedesco, francese e italiano. Supera i 17 miliardi di euro l'offerta aggregata sul primario da Francia e Spagna, in un momento in cui la pressione sui rendimenti è particolarmente evidente sul tratto extra-lungo della curva. Da Parigi fino a 11 miliardi degli Oat 2035, 2042 e 2056; da Madrid un massimo di 5,5 miliardi dei Bonos 2028, 2031 e 2037 e di 750 milioni sulla scadenza indicizzata 2030.
Negli scambi finali sulla piazza asiatica il benchmark decennale Usa rende 4,217% da 4,211% ieri in chiusura.
L'oro si assesta a 3.530 dollari l'oncia, dopo aver toccato nella seduta di mercoledì il nuovo massimo storico a 3.578 dollari.
MERCATI ASIATICI A DUE VELOCITA'
Stamattina viaggiano su due binari diversi le borse della Cina e le altre borse dell'area Asia-Pacifico, colpa delle autorità di regolamentazione finanziaria cinesi pronte a varare alcune misure per raffreddare i mercati azionari locali, a causa delle preoccupazioni sulla velocità del rally da 1,2 trilioni di dollari registrato dall'inizio di agosto.
Oggi l’indice CSI 300 -2,3%, Hang Seng di Hong Kong -1%.
Le misure proposte includono la rimozione di alcune restrizioni alle vendite allo scoperto e maggiori controlli sul trading speculativo, secondo il rapporto, con l'obiettivo di garantire una maggiore stabilità nei mercati azionari locali.
Il presidente della China Securities Regulatory Commission, Wu Qing, ha ribadito la determinazione a garantire la stabilità del mercato in un simposio a Pechino a fine agosto, impegnandosi a consolidare il «momentum positivo» e a promuovere investimenti «a lungo termine, di valore e razionali».
Dall’aprile scorso, i principali indici cinesi sono saliti di oltre il 20%, con lo Shanghai Composite ai massimi da dieci anni e il CSI 300 in forte rialzo rispetto ai minimi dell’anno, spinti dall’ottimismo sugli sforzi locali nel campo dell’intelligenza artificiale e dalle misure di stimolo di Pechino.
I volumi di scambio sulle borse cinesi hanno superato i 3.100 miliardi di yuan (434 miliardi di dollari) il 27 agosto, il secondo livello più alto di sempre.
In effetti, il mercato cinese da 12.500 miliardi di dollari mostra segnali di euforia simili al 2015, quando poi crollò. Secondo Homin Lee, senior strategist di Lombard Odier, citato da Bloomberg, «c’è crescente disagio per l’impennata delle attività degli investitori retail, tra margin trading e apertura di nuovi conti. Non sarebbe una sorpresa se le autorità intervenissero permettendo parzialmente agli istituzionali di riprendere le vendite allo scoperto e reprimendo le piattaforme online che facilitano il trading ai risparmiatori retail».
Alle società di brokeraggio è stato ordinato di non pubblicizzare in modo aggressivo i servizi di apertura di conti dopo che solo ad agosto gli investitori retail hanno aperto il 166% di nuovi conti in più rispetto allo stesso mese del 2024.
Le preoccupazioni per ulteriori controlli governativi hanno innescato forti perdite negli indici cinesi, con i mercati vulnerabili anche alle prese di profitto dopo il forte rally di agosto.
Le azioni cinesi avevano ampiamente sovraperformato le loro controparti asiatiche e globali nel mese precedente, in un contesto di crescente ottimismo per gli sforzi locali nell'intelligenza artificiale e le misure di stimolo di Pechino.
Sui singoli titoli, BYD perde il -2%, Reuters ha riferito che il produttore di veicoli elettrici ha tagliato le sue previsioni annuali di vendita di veicoli di circa il 16%, portandole a 4,6 milioni di unità. Cambricon Technologies -9%, una delle società al centro del rally tecnologico cinese nelle ultime settimane, ha esteso al -20% le perdite dal recente massimo storico.
Direzione opposta per l’India con l'indice Nifty 50 che sale dello 0,4%. Le azioni indiane sono state duramente colpite dall'aumento dei dazi commerciali al 50% imposto dagli Stati Uniti a fine agosto. Tuttavia, i commenti di alcuni ministri indiani, secondo cui i colloqui commerciali con Washington sono ancora in corso, hanno offerto sollievo ai mercati locali questa settimana.
I dati dell'indice dei direttori degli acquisti (PMI) per agosto, inferiori alle aspettative, hanno tuttavia smorzato il sentiment, poiché le industrie locali hanno dovuto fare i conti con i dazi del 25% imposti dagli Stati Uniti già all'inizio di agosto.
Bene anche il Giappone, Nikkei 225 guadagna l'1,5%, mentre gli investitori si aspettano un recupero dopo un inizio di settembre in sordina.
Il KOSPI della Corea del Sud sale dello 0,3%, estendendo i guadagni di mercoledì, a valle dei dati positivi sul PIL pubblicati all'inizio della settimana.
L'ASX 200 australiano è balzato in avanti dello 0,9%, rimbalzando dalle forti perdite della sessione precedente, poiché i dati positivi sul PIL hanno smorzato un certo ottimismo su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank.
WALL STREET
L’ottimismo è arrivato dai dati Usa Ieri sera gli indici di Wall Street hanno chiuso positivi con S&P500 e Nasdaq, in un contesto di crescente ottimismo riguardo a un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre. I future nella notte hanno allungato ulteriormente.
Ma ora l’attenzione è rivolta al dato più atteso della settimana: il rapporto sull’occupazione Usa di venerdì: secondo le proiezioni degli economisti ad agosto sarebbero stati creati 75.000 posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è atteso al 4,3%. Quattro mesi consecutivi di crescita inferiore ai 100.000 occupati rappresenterebbero il periodo più debole dai tempi della pandemia del 2020. Anche Christopher Waller, governatore della Fed, ha dichiarato alla Cnbc che la banca centrale americana dovrebbe iniziare a tagliare i tassi a settembre e procedere con più riduzioni nei prossimi mesi, aggiungendo che i banchieri centrali dovrebbero discutere sul ritmo preciso da adottare
Secondo CME Fedwatch, i future sui Fed Funds mostrano che i mercati scontano una probabilità di quasi il 97% che la Fed abbasserà i tassi di 25 punti base durante la riunione del 17-18 settembre.
CAMBI
Dollaro leggermente affaticato sulle principali controparti: l'attenzione degli investitori si concentra sui dubbi circa la tenuta del bilancio Usa nel lungo termine e sui segnali di indebolimento del mercato occupazionale. Intorno alle 7,40 il cross euro/dollarovale 1,1652 (in calo di 0,08%); il cambio euro/yen172,66 (-0,02%) mentre il dollaro scambia a 148,17 su yen (+0,06%).
OIL
Si estende la flessione dei contratti derivati, che guardano alla possibilità di un nuovo incremento della produzione da parte dei paesi Opec. Sempre alle 7,40, il futures sul Brentviaggia in calo di 50 cent a 67,10 dollari il barile e quello sul Nymexdi 51 cent a 63,46 dollari.
AGENDA MACRO
Secondo le indicazioni della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, la giornata odierna presenta un fitto calendario di dati e interventi di rilievo per i mercati internazionali:
11:00 – Eurozona: pubblicazione delle vendite al dettaglio di luglio (variazione mensile), indicatore utile per valutare l’andamento dei consumi nell’area.
11:30 – BCE: intervento di Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo, atteso per eventuali spunti sulle prospettive di politica monetaria.
14:15 – Stati Uniti: diffusione della stima ADP sugli occupati di agosto, anticipatore del dato ufficiale sui Non Farm Payrolls.
14:30 – Stati Uniti: focus sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e sulla bilancia commerciale di luglio.
15:45 – Stati Uniti: pubblicazione del PMI servizi finale di agosto.
16:00 – Stati Uniti: uscita dell’ISM non manifatturiero di agosto, termometro importante dell’attività del settore terziario.
16:30 – Stati Uniti: aggiornamento sulle scorte settimanali di gas naturale.
17:30 e 18:05 – Federal Reserve: due interventi ravvicinati del presidente della Fed di New York, John Williams, che potrebbero fornire nuove indicazioni sull’orientamento della banca centrale.
La combinazione di dati sul mercato del lavoro americano, indicatori congiunturali e discorsi della Fed rende la giornata particolarmente significativa per le aspettative degli investitori sulle prossime mosse di politica monetaria.
TITOLI
Le adesioni all'Opas di Mps su Mediobanca a ieri hanno superato la soglia minima di 35% del capitale raggiungendo, dicono i dati di Borsa Italiana, il 38,5172%. Si riunisce il Cda Mediobanca per una valutazione sull'offerta migliorata. Eni tramite la joint venture Azule Energy, condivisa con BP, investirà 5 miliardi di dollari in Angola nei prossimi quattro-cinque anni, realizzando 18 pozzi di esplorazione. Entro fine anno il gruppo potrebbe fare un annuncio sul Mozambico. Lo ha detto a Reuters il chief operating officer.
BaFin pubblica risultati OPAS supplementare su azioni Prosiebensat.1 da parte di Mediaset for Europe A partire dal 22 settembre Lottomatica entrerà nel FTSE Mib al posto di Pirelli. Fincantieri è la prima nella lista di riserva. Nell'indice delle midcap, oltre a Pirelli, entrano Dovalue e Safilo. Con riferimento all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banca Sistema promossa da Banca CF+, la presidenza del consiglio dei ministri ha comunicato che l'operazione non ricade nell'ambito della normativa "golden power", pertanto, nulla osta al completamento dell'offerta.
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