I mercati scommettono su un un rialzo tassi ragionato

Più che alla pioggia dei dati del trimestre delle società, i mercati guardano alla possibilità di un cambio di tono nelle comunicazioni sulla stretta monetaria. Jerome Powell, da persona prudente, potrebbe concedere che la lotta all’inflazione non può ignorare le ragioni della crescita economica.
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Future del Nasdaq guadagna quasi il 2%
La borsa degli Stati Uniti si avvia ad aprire in rialzo nel giorno delle comunicazioni della Federal Reserve. Prima della pubblicazione dei dati sulle scorte all’ingrosso, il future del Nasdaq guadagna quasi il 2%. L’agenda dei dati macro prevede anche il dato sulle vendite di abitazioni di nuova realizzazione. Ma il momento cruciale della seduta è alle 20, quando al termine del Federal Open Market Committee, esce la nota stampa. I mercati sembrano aspettarsi dalla banca centrale, una qualche forma di rassicurazione. Nelle ultime settimane, Jerome Powell e gli altri membri del FOMC hanno parlato della necessità di agire, meglio prima che dopo, sull’inflazione. A questo punto, potrebbe essere arrivato il momento per ricordare che la lotta all’inflazione non può ignorare le ricadute negative che la stretta monetaria ha sulla crescita. I mercati non chiedono un voltafaccia, probabilmente basta un accenno al fatto che le tappe del rialzo dei tassi non sono definite ma sono legate ai dati in arrivo dall’economia.
BCE cerca di guadagnare tempo
Bert Flossbach, co-fondatore di Flossbach von Storch, guarda già alla prossima settimana, quando a parlare sarà la banca centrale europea. “La Federal Reserve (Fed) statunitense è stata la prima a reagire all'aumento dell'inflazione e ha annunciato a dicembre, nonostante la comparsa della variante Omicron, che avrebbe terminato i suoi acquisti (netti) di obbligazioni a marzo, il che suggerisce che nel 2022 dovremmo aspettarci diversi aumenti dei tassi d'interesse chiave. – afferma Flossbach. A differenza della Fed, la Banca Centrale Europea (BCE) sta cercando di guadagnare tempo. Il 16 dicembre ha annunciato che terminerà il suo programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) a marzo come previsto. Tuttavia, potrebbe cambiare idea nel caso di nuove ondate di Coronavirus o se i dati economici fossero deboli”. Proprio stamattina esclude questa ipotesi il governatore della banca centrale della Lituania. Parlando con Bloomberg, Gediminas Simkus afferma che la BCE non ha necessità di modificare atteggiamento sull’inflazione, o di accelerare l'inasprimento delle politiche monetarie. Non c’è neanche ragione di far paragoni con gli Stati Uniti, “perché la situazione economica è diverso”.
In settimana trimestrali di cento società dell’S&P500, ma mercato guarda al contesto macroeconomico
Questa settimana presentano i conti oltre cento società dell’S&P500. Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote, in una nota ai clienti dice che i risultati aziendali di questi ultimi giorni sono stati complessivamente positivi, ma il loro impatto è stato minimo, in quanto il mercato guarda al contesto macroeconomico.
Tra i titoli segnaliamo
Boeing -1%. A sorpresa, il costruttore di aeroplani ha chiuso il trimestre con una perdita di 4,16 miliardi di dollari. I conti sono zavorrati da 3,5 miliardi di dollari di oneri legati ai problemi del 787: dentro questa cifra ci sono le penali da pagare a chi ha ordinato l’aereo e non l’ha ancora ricevuto, oltre alle ricadute del fermo produzione. Ma anche i ricavi, scese a 4,16 miliardi di dollari, sono di poco sotto le previsioni
AT&T +1%. Il colosso della telefonia chiude il trimestre con 0,78 dollari di utile per azione, meglio delle aspettative.
Kimberly Clark -5%. La società dei prodotti per l’igiene personale ha chiuso il trimestre con ricavi in leggero aumento a 4,97 miliardi di dollari, meglio delle aspettative. Anche l’utile, pur in calo, è meglio del previsto. Il ribasso potrebbe aver poco a che fare con i dati, in quanto, oggi risale al rischio, si vendono le società legate alle abitudini ed ai comportamenti associati alla pandemia.
Texas Instruments +4%. Risultati e previsioni sul primo trimestre 2022 sopra le attese grazie ad una forte domanda in arrivo da industria ed automotive. Nel quarto trimestre, ricavi a 4,83 miliardi di dollari (+19%anno su anno). Operating profit 2,50 miliardi [+38%). La società si aspetta per l’inizio d’anno, ricavi a 4,5-4,9 miliardi di dollari, un range che implica un incremento di almeno il 5%. Il management ha detto nella conference con gli analisti che la domanda è ancora fortissima. Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote, in una nota ai clienti. "In quanto tale, cercare un calo è diventato un esercizio difficile e i forti risultati aziendali hanno un piccolo impatto sulla malafede del mercato in questi giorni"
Coinbase Global +4%. Ieri gli analisti hanno aggiustato il tiro sulla società. Mizuho Securities ha tagliato il target a 220 dollari, da 300 dollari. Confermato il giudizio Neutral. L’analista Don Doley parla del report di “rinnovati segnali di un deserto crypto” e mette in evidenza che anche la discesa dei tassi non fa bene alla società. Piper Sandler’s ha invece confermato il giudizio Overweight, target price a 440 dollari, in quanto “crediamo che il trend di adozione delle criptovalute resti forte”. L’analista Richard Repetto afferma che nel corso dell’anno ci sarà sempre più decongelazione tra il bitcoin e Coinbase.
Microsoft +4%, dal -6% dell’after market ieri sera. Inizialmente gli analisti avevano storto il naso al tasso di crescita della divisione Azure, quella dei software su cloud. La società, nel corso della conference call, ha messo in evidenza l’andamento della raccolta ordine per quest’area, una precisazione che ha convinto tutti.
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