Iberdrola alza di nuova la guidance e aumenta il dividendo


Iberdrola ha annunciato i risultati dei primi 9 mesi, con utili in linea con le aspettative. La produzione idroelettrica ha guidato gli utili, mentre l'eolico onshore ha mostrato debolezza. Rialzo della guidance e del dividendo.


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La società energetica spagnola Iberdrola ha rilasciato i risultati dei primi 9 mesi, con profitti essenzialmente in linea con il consenso. La produzione idroelettrica ha continuato a trainare gli utili, mentre la produzione dell’eolico onshore è stata debole, un trend osservato anche tra i concorrenti sin dall'inizio dell'anno.

I ricavi hanno raggiunto i 37,1 miliardi di euro, segnando un decremento dell'1,9% su base annua. L'Ebitda si è attestato a Eur 10,7 miliardi (+13,2%) e l'utile netto a Eur 3,6 miliardi (+17,2%). Il dividendo è stato incrementato dell'11%.

Quest'anno la guidance è stata rivista al rialzo per la terza volta, prevedendo ora una crescita "a doppia cifra" dei profitti, rispetto alle precedenti aspettative tra 5 e 9% (high single digit). Questo grazie a rialzi tariffari nelle reti di distribuzione e ad una maggiore produzione di rinnovabili con margini piu' alti in Europa.

Il presidente esecutivo, Ignacio Galan, ha dichiarato che "la strategia introdotta lo scorso novembre ci consente di crescere, mantenere una solida posizione finanziaria e incrementare il dividendo". Gli obiettivi del piano industriale 2023-2025 rimangono invariati.

Secondo Fernando Garcia, analista di RBC, "i profitti probabilmente accelereranno grazie a condizioni medie nell'ambito idroelettrico, prezzi più elevati nella generazione a margini più bassi e tassi di cambio favorevoli".

Aumento della RAB (Regulatory Asset Base)

Un punto di attenzione sono gli utili provenienti dal Brasile, che rappresentano circa il 20% dei ricavi totali. Nonostante un aumento dei ricavi del 5%, le spese operative sono salite del 17,3% a causa dell'inflazione, provocando una diminuzione dell'Ebitda del 3,7%.

Tuttavia, Iberdrola resta fiduciosa per il prossimo futuro grazie all'aumento su base annua del 9% della RAB, che ha raggiunto Eur 41,3 miliardi, e alla previsione di altri aumenti delle tariffe. La RAB (Regulatory Asset Base) rappresenta il capitale netto investito secondo le convenzioni del regolatore, su cui si applica un tasso di remunerazione in modo che l’Utility (società di pubblica utilità) abbia un rendimento positivo, ossia superiore al costo medio del capitale: ciò ovviamente è fondamentale per incentivare le società a continuare ad investire nelle reti di distribuzione.

Anche le Autostrade funzionano in modo analogo: in Italia da sempre la situazione era particolare, con gli investimenti promessi, a fronte di un certo aumento delle tariffe, ma che alla fine del periodo regolatorio risultavano essere sempre inferiori a quelli stabiliti. Quella italiana era la società di gestione delle autostrade con i margini di profitto di gran lunga maggiori e quindi con una maggiore capacità di distribuire dividendi. Questo meccanismo di "strutturali sottoinvestimenti" era talmente noto che costituiva il principale punto della tesi di investimento positiva su Autostrade.

I parchi eolici offshore in Regno Unito (908 MW), Germania (350 MW) e Francia (360 MW) hanno mostrato buoni risultati con un fattore di carico superiore alle attese. È importante sottolineare l'impegno di Iberdrola nella sicurezza della catena di approvvigionamento. Iberdrola ha confermato che i suoi cinque progetti offshore in costruzione rispettano tempi e budget, con una fornitura garantita e l'energia già venduta.

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