Il boom delle infrastrutture tedesche spinge Heidelberg Materials

Con 600 miliardi di investimenti pubblici e privati attesi in Germania, Heidelberg Materials si posiziona tra i principali beneficiari del nuovo ciclo di spesa pubblica. Ricavi e utile attesi in crescita nel 2025. Il titolo ha guadagnato l’81% in dodici mesi, ma il P/E 2025 resta inferiore ai competitor americani.

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Rialzo del 45% da inizio 2025: c’è spazio per crescere ancora

Con un rialzo del 45% da inizio 2025 e dell’81% negli ultimi 12 mesi, il titolo della società tedesca Heidelberg Materials ha regalato performance da sogno agli investitori. Quotata oggi a 175 euro, con una capitalizzazione di 31,3 miliardi e un P/E di 13,9 volte sull’utile atteso a fine 2025, la domanda naturale è se, dopo una tale corsa, resti spazio per un’ulteriore crescita del titolo. La risposta, guardando ai fondamentali e al contesto macroeconomico, èpositiva.

Fra i leader mondiali nella produzione di cemento e calcestruzzo, Heidelberg Materials si presenta come un titolo di grande interesse per chi vuole cavalcare le tendenze globali in materia di infrastrutture, sostenibilità e materiali innovativi.

La nuova stagione degli investimenti infrastrutturali in Germania

Pur essendo un operatore globale, Heidelberg Materials ha un forte presenza in Europa, dove nel 2024 ha realizzato il 44% dei ricavi. Oggi in Europa i riflettori sono puntati sulla Germania, che sta entrando in una fase di profondo rinnovamento infrastrutturale dopo anni di sottoinvestimenti. Il nuovo governo del cancelliere Friederich Merz ha lanciato un fondo speciale da 500 miliardi di euro per infrastrutture e clima, insieme a un aumento della spesa per la difesa e a un piano ambizioso per sbloccare capitali privati.

Le cifre in gioco, riassunte oggi da un articolo di Cnbc, sono imponenti: 100 miliardi di euro per riparare e sostituire ponti, 150 miliardi per la modernizzazione della rete ferroviaria (fonte: Deutsche Bahn), e fino a 600 miliardi in dieci anni, secondo il Cologne Institute for Economic Research, per colmare il gap infrastrutturale complessivo.

Come ha sottolineato Robin Winkler, chief economist per la Germania di Deutsche Bank, le recenti riforme e la volontà politica potrebbero innescare una mobilitazione senza precedenti di capitali privati. Per un gruppo come Heidelberg Materials, questo fermento si presenta come una poderosa spinta alla crescita di lungo periodo.

Il piano al 2030: crescita organica, sostenibilità e ritorno per l’azionista

Il 28 maggio scorso il management di Heidelberg Materials ha incontrato analisti e investitori per Capital Markets Day, dove è stato presentato il nuovo piano strategico al 2030 che poggia su tre pilastri: crescita accelerata, sostenibilità, efficienza operativa.

Secondo quanto dichiarato dal Ceo Dominik von Achten, “stiamo vivendo la più grande ondata di investimenti in capitale fisso della storia recente. Energia, infrastrutture, edilizia abitativa, difesa, data center: tutti questi settori stanno alimentando una domanda strutturale per i nostri materiali”.

Dopo avere raggiunto con anticipo i target 2025, la società ha presentato mercoledì scorso il nuovo pianio strategico al 2030 nel corso del Capital Markets Day a Brevik, in Norvegia. Questi gli obiettivi principali:

  • crescita del risultato operativo (risultato delle operazioni correnti) a una media annua del 7–10% fino al 2030;
  • ritorno sul capitale investitoal 12% entro il 2030 (vs. 10% precedente);
  • oltre il 50% dei ricavi generati da prodotti sostenibili entro il 2030;
  • riduzione delle emissioni nette specifiche a meno di 400kg CO₂/tonnellata.

In parallelo, Heidelberg Materials intende mantenere un flusso di investimenti netto annuo medio di 1,3 miliardi di euro, con forte attenzione alla generazione di cassa (cash conversion attesa al 50%).

Valutazione relativa e consenso analisti

Nonostante il rally del titolo, la valutazione di Heidelberg Materials resta attraente in termini relativi. Il multiplo P/E 2025 di 13,9 volte è significativamente inferiore a quello dei principali concorrenti statunitensi: CRH (16 volte) e Vulcan Materials (31 volte). Questo sconto appare ingiustificato alla luce della redditività in miglioramento e della crescente esposizione a settori trainanti.

Il consensus attuale prevede per il 2025:

  • Ricavi a 22,2 miliardi di euro (+3,2% a/a)
  • Utile netto a 2,3 miliardi di euro (+27% a/a)

La reazione del mercato al Capital Markets Day è stata positiva. Berenberg oggi ha confermato il rating Buy con target a 205 euro. Anche Jefferies due giorni fa ha reiterato il Buy con target a 204 euro, segnalando fiducia nella strategia presentata e nella capacità di execution del management.

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