Il ciclone petrolio condiziona Wall Street

Il ciclone petrolio condiziona Wall Street

La fiammata odierna dei prezzi del greggio sostiene le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e da Goldman Sachs prevedono un Brent a 100 dollari al barile a fine 2024.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Wall Street incerta

Wall Street mista a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali in questa prima seduta del secondo trimestre 2023 caratterizzata dal balzo dei prezzi del petrolio.

I future sul Nasdaq e sullo S&P500 scambiano in rosso, mentre restano positivi quelli sul Dow Jones.

L’oro torna a salire e si avvicina nuovamente a quota 2 mila dollari l’oncia, mentre il dollaro resta debole nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD a 1,0871 (+0,30).

In leggero aumento i Treasuries USA, con mezzo punto percentuale di crescita per il decennale (al 3,513%) e per il biennale (al 4,0978%).

Sul fronte macro l’attenzione del mercato, in una settimana 'corta' per via dell'imminente ponte pasquale, si concentra soprattutto sul dato degli occupati Usa in agenda venerdì, una giornata festiva per il mercato italiano ed europeo.

Corre ancora il petrolio

Supera la soglia di 80 dollari il greggio WTI (+6%), con il Brent alla stessa velocità a 85 dollari al barile.

Nel premarket USA, il balzo sostiene i titoli del settore come Occidental Petroleum (+6%), Chevron (+5%), ConocoPhillips (+4%) ed Exxon (+4%), solo per citarne alcuni.

Al contrario, l’aumento del petrolio indebolisce titoli come American Airlines Group e Delta Air Lines, in calo dell’1% entrambi.

Ieri l’OPEC+ ha annunciato a sorpresa la riduzione di oltre un milione di barili al giorno di produzione a partire dal mese prossimo, tagli che saliranno a 1,6 milioni a partire da luglio a causa della decisione della Russia di prolungare il piano di riduzione.

La misura è stata motivata dall’Arabia Saudita, la quale si è accollata la maggior parte dei tagli, come “precauzionale e mirata a sostenere la stabilità del mercato petrolifero”.

“Credo che l’alleanza voglia assicurarsi che le eccedenze (di petrolio) non si estendano fino alla seconda metà del 2023, poiché sanno che la maggior parte della debolezza economica arriverà in quel periodo”, ipotizza Samy Chaar, capo economista di Lombard Odier.

Oltre 100 dollari?

La decisione dell’OPEC+ ha spinto gli analisti di Goldman Sachs ad aumentare le proprie stime sul prezzo

In particolare, GS ha alzato le sue previsioni sul Brent di 5 dollari al barile, portate così a 95 dollari per dicembre 2023, quando l’attesa precedente era di 90 dollari, e a quota 100 dollari per dicembre 2024 rispetto ai 97 precedentemente previsti.

Secondo gli esperti della banca, un eventuale ritorno al prezzo del petrolio vicino ai 100 dollari potrebbe complicare ulteriormente le decisioni sui tassi delle banche centrali.

Paura inflazione

Il nuovo aumento del petrolio rimette prepotentemente al centro dell’attenzione dei mercati le prospettive di un perdurare della politica monetaria restrittiva da parte delle Federal Reserve.

Nel caso in cui i prezzi dell’energia dovessero rimanere su questi livelli, se non aumentare, “potremmo assistere a un’inflazione un po' più alta del previsto, il che potrebbe significare che la Fed continuerà ad aumentare i tassi molto più a lungo e più a lungo di quanto molti si aspettino”, prevede Paul Nolte, senior wealth advisor e market strategist di Murphy & Sylvest.

“Un aumento del prezzo del petrolio metterà sotto pressione l'inflazione globale e, se ipotizziamo che le turbolenze bancarie continuino a permanere, i mercati si concentreranno sempre più sulle prospettive dell’inflazione”, secondo Mohamad Al-Saraf, Associate, FX and Rates Strategy di Danske Bank.

Attualmente, le scommesse degli operatori si sono ampiamente orientate verso un rialzo dei tassi di 25 punti base a maggio, con probabilità di una pausa al 39,8%, secondo lo strumento Fedwatch del CME Group.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (-2%): ha registrato consegne trimestrali (+36% su base trimestrale) record di veicoli (422.875), ma inferiori alle previsioni della stessa società (50%).

la crescita delle vendite trimestre su trimestre è stata modesta nonostante i tagli ai prezzi.

McDonald’s (+1%): il Wall Street Journal riporta di futuri licenziamenti anche se non indica cifre precise.

OncoSec Medical (-58%): la revisione da parte di un panel indipendente sullo studio di metà fase della sua terapia sperimentale in combinazione con Keytruda di Merck per il trattamento di pazienti con cancro della pelle non ha raggiunto l'obiettivo principale del tasso di risposta globale.

Raccomandazioni analisti

Tesla

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo a 223 USD.

Intel

Bernstein: da ‘sell’ a ‘neutral’ e target price alzato 20 USD a 30 dollari.

Nikola

BTIG: il rating passa da ‘buy’ a ‘neutral’.

BionTech

UBS: confermato ‘neutral’ e prezzo ridotto da 153 USD a 168 dollari.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it