Il maxi buyback di Apple riporta la fiducia in borsa

05/05/2023 05:45
Il maxi buyback di Apple riporta la fiducia in borsa

La società guidata dal ceo Tim Cook ha battuto le attese degli analisti nel suo secondo trimestre fiscale, il business tira e c’è spazio per aggiungere altri novanta miliardi di dollari al piano di riacquisto del titolo. La BCE accelera sulla riduzione del bilancio, zero riacquisti di bond da luglio: sale lo spread. Oggi alle 14.30 i dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Moncler straccia le attese.

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Anche se nelle comunicazioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea non ci sono affatto indicazioni su un cambio di rotta della politica monetaria, i mercati restano convinti di un imminente ritorno a condizioni espansive. Ieri Christine Lagarde, ricalcando quanto detto il giorno prima da Jerome Powell, ha affermato in modo esplicito che c’è ancora strada da fare per arrivare alle condizioni restrittive che portano alla discesa dell’inflazione. Eppure, i future sui tassi di interesse degli Stati Uniti danno come molto probabile un taglio di un quarto di punto in luglio. Ma ieri, per effetto del montare delle tensioni sulle banche regionali, sono salite al 25% anche le chance di un ribasso del costo del denaro già in giugno.

Il nuovo crollo in borsa di Western Alliance e PacWest ha solo marginalmente influenzato i titoli delle grandi banche di Wall Street ed ha invece contribuito ad alimentare l’aspettativa di una Fed sempre meno dura a causa delle ricadute che una nuova serie di fallimenti potrebbe avere sul ciclo economico.

La borsa degli Stati Uniti ha chiuso in ribasso, con l’S&P500 in calo dello 0,7%.

APPLE

A mercato chiuso il colosso dell’elettronica di consumo ha comunicati i dati del secondo trimestre dell’anno fiscale. L’utile è stato pari a 24,16 miliardi di dollari, due in più di quel che si aspettavano gli analisti. I ricavi sono scesi del 3% anno su anno a 94,8 miliardi, ma le attese erano più basse, a 93,3 mld. Nel comunicato, il direttore finanziario Luca Maestri afferma che l’andamento del business è migliorata, la cassa operativa generata è stata pari a 28,6 miliardi di dollari. “Data la nostra fiducia nel futuro di Apple e nel valore del titolo, il board ha autorizzato un 90 miliardi di dollari addizionali di riacquisto di azioni”.

Il ritorno dei maxi piani di buyback ha provocato un cambio di tono. Stamattina il future del Dax di Francoforte è in rialzo dello 0,3%.

TASSI, VALUTE E MATERIE PRIME

Il mercato delle obbligazioni si è mosso relativamente poco, nel giorno delle comunicazioni della BCE. Lo stop ad una parte del Quantitative Easing già da luglio ha portato qualche tensione sulla carta della periferia. Lo spread Bund BTP si è allargato a 192 punti base, all’incirca sui livelli che non si vedevano da metà marzo. Goldman Sachs, in un report della scorsa settimana, pronosticava un differenziale intorno ai 230 punti base. L’euro, ieri in calo, stamattina torna su, a 1,104 su dollaro.

Il rendimento del Treasury Note a due anni, sceso molto nei precedenti giorni, ieri ha oscillato intorno a 3,80%. Oggi escono i dati sull’occupazione negli Stati Uniti: il consensus si aspetta un calo dei nuovi posti di lavoro creati in aprile. Dà qualche minimo segno di stabilizzazione il petrolio. Il prezzo del Brent del Mare del Nord si porta a 73 dollari, +1%: a questi prezzi la settimana si chiuderebbe con un ribasso di circa l’otto per cento. Prosegue l’apprezzamento dell’oro, arrivato a 2.040 dollari l’oncia.

LA STRETTA MONETARIA FA PIU’ MALE ALLA FINE

Ariel Bezalel e Harry Richards - Investment Manager, Fixed Income di Jupiter, spiegano in una nota di questa settimana perché sono prudenti, anche sui bond. I due gestori obbligazionari scrivono di preferire “i settori a bassa duration e difensivi , oltre che i titoli garantiti”. Tanta cautela è dovuta al fatto che la successione dei fallimenti bancari non è casuale, i crac sono dovuti al fatto che “l’impatto della politica monetaria si fa finalmente sentire”. I mercati sviluppati vanno incontro ad un periodo di penuria di credito: “ I tassi più elevati offerti dalle alternative del mercato monetario e l'assenza (finora) di una garanzia totale sui depositi superiori a 250.000 dollari sono i principali fattori alla base di questa tendenza”.

TITOLI

Banco BPM. Credit Agricole non ha presentato alle autorità di regolamentazione alcuna richiesta per incrementare la sua partecipazione in oltre il 10%, ha detto l'AD di Credit Agricole Italia Giampiero Maioli.

Telecom Italia. Il CDA si è dichiarato insoddisfatto delle offerte ricevute per la rete fissa e ha invitato gli offerenti - da una parte e il consorzio CDP-Macquarie dall'altra - a presentare un rilancio finale entro il 9 giugno.

Moncler ha chiuso il primo trimestre con ricavi in forte crescita, ancora una volta sopra le attese del mercato, e resta concentrata sullo sviluppo dei suoi due marchi Moncler e di Stone Island, per il quale ha nominato un nuovo AD. I ricavi consolidati del gruppo sono saliti del 23% a cambi costanti a 726,4 milioni, con il brand Moncler a 604,8 milioni (+28%) e Stone Island a 121,6 milioni (+5%), dice una nota. Secondo il consensus fornito dalla società, gli analisti si aspettavano ricavi per 689 milioni, di cui 565 per la sola Moncler e 124 per Stone Island. "L'anno è appena cominciato, il contesto geopolitico rimane incerto e i mesi più importanti sono ancora di fronte a noi, ma siamo pronti ad affrontarli e a cogliere nuove entusiasmanti opportunità", dice nella nota il presidente e AD Remo Ruffini.

Intercos alza le stime per i ricavi del 2023 dopo aver chiuso il primo trimestre con un fatturato in crescita del 33,3% a cambi costanti a 234,6 milioni e con un Ebitda rettificato a 29,8 milioni, in aumento del 56%.

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