In attesa di Nvidia, Trump sbraita contro la Fed

26/08/2025 06:30
In attesa di Nvidia, Trump sbraita contro la Fed

Il presidente degli Stati Uniti ha ordinato la rimozione "con effetto immediato" della governatrice della Federal Reserve Lisa Cook.

L’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,4%. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è salito a 4,29% e la curva dei tassi si è irripidita.

Il presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams, ha affermato che il tasso di interesse neutrale dell'economia statunitense potrebbe non essere molto diverso da quello precedente alla pandemia, dato che i fattori strutturali che hanno tenuto basso il costo del denaro, non sono scomparsi.

Domani ci sono i conti di Nvidia. Le previsioni di consenso indicano un fatturato di circa 46 miliardi di dollari, anche se i dati intra-trimestrali recenti suggeriscono un risultato più vicino ai 47-48 miliardi di dollari, con margini lordi superiori al 72%.

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I festeggiamenti per il ritorno dei tassi bassi non sono durati molto, ieri Wall Street ha chiuso in ribasso: l’indice S&P500 ha chiuso in calo dello 0,4%. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è salito a 4,29% e la curva dei tassi si è irripidita: il differenziale tra il decennale e il biennale è salito a 59 punti base, sui massimi delle ultime quattro settimane. Il dollaro si è rafforzato sull'euro oggi sono necessari 1,162 biglietti verdi per avere una moneta unica ieri 1,1727.

Jerome Powell ha indicato venerdì quale sarà l’atteggiamento di fondo della Federal Reserve sulla politica, ma per poter procedere serve che i dati siano coerenti con l’aspettativa di un progressivo raffreddamento dell’inflazione, per cui, è importante il PCE Core in uscita venerdì pomeriggio: il consensus si aspetta che l’indicatore dell’inflazione preso a riferimento della banca centrale sia 2,9% in luglio, da 2,8% di giugno.

TASSI BASSI PER SEMPRE

Il presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams, ha affermato che il tasso di interesse neutrale dell'economia statunitense potrebbe non essere molto diverso da quello precedente alla pandemia, dato che i fattori strutturali che hanno tenuto basso il costo del denaro, non sono scomparsi.

"I trend di crescita demografica e di produttività globale che hanno spinto al ribasso i tassi d'interesse non si sono invertiti", ha dichiarato Williams lunedì in osservazioni preparate per una conferenza ospitata dalla banca centrale del Messico.

Gli economisti si riferiscono spesso al cosiddetto tasso di interesse neutrale - ovvero il livello di tasso quando la politica monetaria non sta combattendo la disoccupazione o l'inflazione - come "r-star", sulla base della notazione matematica utilizzata per rappresentarlo nei modelli economici.

Riferendosi alle stime statistiche del tasso neutrale all'inizio del 2025, che mostrano che "non è rimbalzato in modo significativo", Williams ha affermato che "l'era del basso r-star sembra tutt'altro che finita”.

TRUMP SBRAITA ALLA FED

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato la rimozione "con effetto immediato" della governatrice della Federal Reserve Lisa Cook, citando accuse di false dichiarazioni sui contratti ipotecari, aumentando così la pressione sulla banca centrale indipendente. Prendendo spunto da una segnalazione penale datata 15 agosto dal direttore della Federal Housing Finance Agency al procuratore generale degli Stati Uniti, Trump ha scritto in una lettera a Lisa Cook: "Ho stabilito che ci sono motivi sufficienti per rimuoverla dalla sua carica”.

Negli Usa il presidente ha generalmente una capacità limitata di rimuovere i funzionari della banca centrale e può farlo grazie a una recente ordinanza della Corte Suprema che suggerisce che i funzionari della Fed possono essere rimossi solo per "giusta causa", che potrebbe essere interpretata come un comportamento scorretto.

All'inizio di questo mese, Cook ha dichiarato in un comunicato di non avere "alcuna intenzione di farsi intimidire e dimettersi", ma che avrebbe preso sul serio le domande sulla sua storia finanziaria.

DOMANI LA TRIMESTRALE DI NVIDIA

Le previsioni di consenso indicano un fatturato di circa 46 miliardi di dollari, anche se i dati intra-trimestrali recenti suggeriscono un risultato più vicino ai 47-48 miliardi di dollari, con margini lordi superiori al 72%. Secondo Lale Akoner, Global markets strategist di eToro, “tutto ciò potrebbe comunque non essere abbastanza: l'attenzione sarà focalizzata sulle previsioni, per capire se Nvidia avrà la capacità di soddisfare le ambizione, e aggressive, attese del mercato che vede un fatturato arrivare ai 54 miliardi di dollari” si legge nella nota di preview diffusa ieri.

La Cina rimane una variabile significativa. “Una ripresa parziale delle spedizioni dei chip H20 potrebbe rappresentare una rilevante fonte aggiuntiva di ricavi, con la possibilità di rivedere le previsioni qualora le forniture riprendessero pienamente”, prosegue Akoner. “Allo stesso tempo, le GPU Blackwell stanno crescendo oltre le attese, spinte dai massicci investimenti degli hyperscaler e dai primi segnali positivi di adozione tra imprese e governi che investono in AI” va avanti la nota.

Anche l'ampliamento della base della domanda è importante. “Il posizionamento di lungo periodo di Nvidia dipende non solo dal mantenimento della leadership nel cloud, ma anche da una più profonda integrazione in tutta la catena infrastrutturale dell’AI – che comprende networking, software e tecniche avanzate di packaging”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,5%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,2%.

E’ stata una giornata di vendite sull’obbligazionario. Il BTP si è indebolito al 3,59% di tasso di rendimento, lo spread con il Bund si è allargato a 83 punti base, massimi delle ultime quattro settimane. Continua a scendere il differenziale Italia - Francia, su nuovi minimi di lunghissimo periodo, a 8 punti base.

FRANCIA

Sull'orlo del precipizio": con questo titolo Le Figaro fotografa la Francia che rischia di tornare alle urne appena un anno dopo il fallimentare scioglimento delle Camere deciso da Emmanuel Macron.

Il primo ministro, François Bayrou, ha consegnato ai francesi l'immagine di un Paese in pericolo, ridotto ad utilizzare le risorse non più per investire ma per pagare un debito diventato "pericolo imminente". Ed ha annunciato che ancor prima di un dibattito sul suo discorso di politica generale - l'8 settembre davanti ad un Parlamento riunito in seduta straordinaria - chiederà un voto di fiducia. Sempre contrari, gli oppositori de La France Insoumise, con comunisti e Verdi, avranno con loro - oltre le barricate - anche i parlamentari di estrema destra. Marine Le Pen, per la prima volta, ha "scaricato" Bayrou, che per mesi aveva contato sul suo appoggio o sulla sua astensione. Ancora una volta, a poter salvare il governo sarà il Partito socialista, che si ritrova nella scomoda posizione di ago della bilancia. Il voto sarà un sì o un no alla "dimensione dello sforzo" proposto ai francesi, circa 44 miliardi di euro di riduzione del debito. Soltanto se accetteranno, si aprirà poi "la discussione" su "ognuna delle misure del piano d'emergenza", ha detto il premier. Senza accordo all'Assembleé Nationale, Bayrou riterrà “impossibile" mettersi in azione. Con il voto contrario convergente di estrema destra e quasi di tutta la gauche, le prospettive sono più che fosche. Il gruppo socialista "secondo ogni probabilità, voterà contro", ha dichiarato ai microfoni di France.

ORO: LE BANCHE CENTRALI COMPRANO

Da parecchie settimane i prezzi si muovono stancamente tra 3.300 e 3.400 dollari per oncia, gli unici sussulti si sono registrati al momento delle indiscrezioni sulla volontà del governo statunitense di imporre dazi sull’oro.

“Questo episodio di breve durata avrà un impatto limitato nel lungo termine e l'oro dovrebbe continuare a beneficiare di un buon supporto nei prossimi mesi”, scrive Claudio Wewel, FX Strategist di J. Safra Sarasin.

Nel secondo trimestre le banche centrali hanno continuato ad aumentare le proprie riserve auree, ma il ritmo degli acquisti ha subito un forte rallentamento, probabilmente a causa del prezzo elevato. Ciononostante, secondo il World Gold Council, nel solo mese di giugno le banche centrali hanno registrato acquisti netti per 22 tonnellate. Gli acquisti istituzionali rimangono particolarmente robusti nelle economie emergenti, con Polonia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina e Turchia che rappresentano i primi cinque acquirenti. Secondo l'indagine del World Gold Council citata da Wewel, le banche centrali intendono aumentare ulteriormente le loro riserve quest'anno, continuando a diversificare le loro riserve in dollari. Per questa ragione, “le prospettive di investimento nell'oro rimangono solide. Dopo una pausa a metà luglio, gli afflussi netti verso gli ETF sull’oro fisico hanno ripreso slancio negli ultimi tempi, in particolare in Nord America”.

A far bene al prezzo dell’oro è anche il rallentamento dell'attività economica negli Stati Uniti, in quanto spinge al ribasso i rendimenti reali, “riducendo il costo-opportunità derivante dal detenere oro”.

TITOLI

Eni. Il dipartimento regionale per l'ecologia del Kazakistan va avanti con una multa da circa 4,4 miliardi di dollari nei confronti del consorzio internazionale Ncoc - di cui fa parte il gruppo italiano - che sviluppa il gigantesco giacimento petrolifero di Kashagan tra lunghe battaglie legali.

Stellantis ha raggiunto un accordo con i sindacati per attivare contratti di solidarietà che permetteranno di collocare gli oltre 1.800 lavoratori dello stabilimento di Termoli in regime di orario ridotto a causa del rallentamento della domanda e dell'impatto dei dazi.

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