Infineon, buona trimestrale nel complesso. Non concordiamo con i commenti troppo negativi


Infineon riporta un trimestre con risultatati il linea con le aspettative, e rivede al ribasso la guidance 2024, dovuta a un tasso di cambio Euro/dollaro più sfavorevole.


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I risultati pubblicati dalla compagnia hi-tech tedesca sono stati sostanzialmente in linea con il consensus, la revisione al ribasso della guidance per il 2024 è attribuibile principalmente al cambio Eur/$ più sfavorevole e alla cautela riguardo alla domanda nel breve termine. Ricordiamo che il mercato globale dei semiconduttori opera principalmente in dollari, con l'eccezione di ASML che fissa i prezzi in euro.

Durante il trimestre, i ricavi di Infineon sono stati di Eur 3,7 miliardi, in calo del 6,3% rispetto all'anno precedente, rispetto al consensus di Eur 3,83 miliardi. Gli utili per azione sono stati di Eur 0,53, registrando una diminuzione del 17% anno su anno, rispetto al consensus di Eur 0,50.

La guidance per il 2024 (settembre fine anno fiscale) prevede ora ricavi tra Eur 15,5 e 16,5 miliardi, a fronte del precedente target medio di Eur 17 miliardi. Si è considerato un tasso di cambio Eur/Dollaro di 1,10, rispetto al precedente 1,05. La riduzione della guidance corrisponde quasi al 6% (1 miliardo su 17 miliardi), il tasso di cambio Euro/Dollaro è più sfavorevole di circa il 4,5%.

Non riteniamo giustificato attribuire, come hanno fatto in molti, la riduzione della guidance a un crollo della domanda, considerando che il portafoglio ordini rimane forte a Eur 24 miliardi, soprattutto nell’automotive, settore in cui continua a guadagnare quote di mercato (in particolare nei "chip microcontrollori" come emerge da un'attenta analisi degli ordini). La società ha ricevuto un premio come partner preferenziale di BYD, una delle aziende cinesi più performanti nel settore delle auto elettriche, nonostante le sfide attuali del settore.

Tuttavia, il settore industriale rimane debole, come evidenziato anche da altri concorrenti come STM e Texas Instruments. Ricordiamo che nella tesi di investimento un elemento molto importante era il passaggio ad Industry 4.0 che comporta una domanda maggiore di chip con prezzi medi anche più alti. Nonostante le aspettative legate alla transizione verso l'Industria 4.0 (ora rinominata Industria 5.0 con un maggiore focus sulla sostenibilità), gli investimenti rimangono limitati.

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