Inflazione ‘core’ USA ai minimi dall’aprile 2021


I dati sui prezzi negli Stati Uniti diffusi oggi confermano il trend di raffreddamento dell’inflazione e i future di Wall Street indicano una possibile apertura positiva.


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I prezzi negli USA

Si conferma il calo per l’inflazione negli Stati Uniti, in linea con le previsioni degli analisti.

L’indice PCE di ottobre ha mostrato oggi un livello dei prezzi in calo al 3% su base annuale rispetto al 3,4% del mese precedente, mentre il deflatore ‘core’ (esclusi alimentari ed energia), ha rallentato la crescita a +3,50% dal +3,70% precedente: si tratta del ritmo più lento da aprile 2021.

Il ‘core’ PCE è la misura dell’inflazione menzionata più spesso dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, pertanto è attentamente osservata dagli investitori.

Prima della pubblicazione del documento, i mercati avevano aumentato le scommesse secondo cui la Fed probabilmente avrebbe alzato i tassi di interesse poiché i dati economici avevano recentemente mostrato un calo dell'inflazione mentre l'economia continuava a crescere.

Il calo “riecheggia ciò che abbiamo già visto nei rapporti CPI e PPI dello stesso mese e si aggiungeranno alla narrativa di un atterraggio morbido”, spiega Evelyne Gomez-Liechti, stratega multi-asset presso Mizuho International Plc a Londra.

Ieri i mercati scontavano una probabilità del 78% di un taglio dei tassi di interesse entro la fine della riunione di maggio della Fed, quando, un mese fa, il FedWatch Tool del CME indicava solo il 41% di possibilità di un taglio nello stesso periodo.

Altri dati macro

Diffuso anche le richieste iniziali di disoccupazione nella settimana terminata il 25 novembre, risultate 218 mila e solo leggermente sotto (-2.000) le previsioni (220 mila) e oltre il dato precedente (211 mila).

Ieri il ‘Beige Book’ della Fed aveva mostrato un rallentamento dell’attività economica nelle ultime settimane dopo che i consumatori avevano ridotto le spese personali, anche se il dato sul Prodotto Interno Lordo mostrava la crescita maggiore degli ultimi due anni.

A questo punto si attenderanno le parole del Presidente dell’istituto centrale, Jerome Powell, in agenda domani alle ore 17 italiane.

La prova del nove sarebbe “se Powell rafforzerà o meno i messaggi accomodanti” arrivati da altri relatori della Fed nel corso di questa settimana, dichiarava a Bloomberg TV George Bory, capo stratega degli investimenti per il reddito fisso presso Allspring Global Investments LLC.

Wall Street sopra la parità

Sull’azionario i future sui principali indici di Wall Street proseguono in verde anche dopo i dati macro e i contratti sul Dow Jones guidano i rialzi (+0,60), indicando la ‘linea’ anche a quelli sullo S&P500 (+0,30%) e a quelli sul Nasdaq (+0,20%).

Il dollaro si mantiene in rialzo nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0928), indebolendo l’oro (-0,30%) a 2.039 dollari l’oncia.

Crescono i rendimenti dei Titoli di Stato e il decennale (+0,60%) sale al 4,3% e il biennale resta intorno al parità al 4,651%.

Riunione all’OPEC+

Inizia alle ore 15 la riunione online del gruppo di produttori di petrolio aderenti all’OPEC e dei suoi alleati (OPEC+), tra cui la Russia, la quale probabilmente accetterà ulteriori tagli alla produzione di oltre 1 milione di barili al giorno (bpd), secondo fonti dell’agenzia Reuters.

L’Arabia Saudita potrebbe confermare il taglio volontario di 1 milione di barili al giorno che saranno integrati da ulteriori riduzioni all’output da parte di altri membri.

L'impegno dell'Arabia Saudita di estendere il taglio volontario sarebbe “davvero importante ed eliminerebbe il rischio di un blocco nelle trattative tra i produttori”, spiega di Investec Callum Macpherson.

Nell’attesa di una decisione, i prezzi del petrolio proseguono i rialzi e il future sul greggio WTI sale (+1,30%) a 78,90 dollari, mentre il Brent raggiunge (+1,30%) quota 84 dollari al barile.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (+1%): oggi (ore 21 italiane) presenterà dopo anni di attesa la versione definitiva del Cybertruck, il suo originale pick-up elettrico, con un evento da Austin, in Texas, nella sede della Gigafactory, che coinciderà con le prime consegne, circa una decina.

Ford Motor (+1%): prevede un ebit rettificato per il 2023 compreso tra 10,0 e 10,5 miliardi di dollari rispetto a 11-12 miliardi previsti a luglio.

HP Enterprise (+4%): ha ampliato la sua partnership con NVIDIA per sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale generativa.

Salesforce (+9%): alzate le previsioni di profitto per l'intero anno a 8,18-8,19 dollari per azione rispetto a 8,04-8,06 dollari previsti in precedenza.

Nutanix (+10%): prevede per il secondo trimestre ricavi compresi tra 545 e 555 milioni di dollari, superiore alla previsione di Wall Street di 541,71 milioni di dollari.

GameStop (+0,40%): ieri i trader retail hanno acquistato 20 milioni di dollari di azioni della società, il maggior flusso giornaliero in quasi tre anni (dati Vanda Research), e il titolo ha guadagnato il 36% nelle ultime sedute.

ImmunoGen (+83%): verrà acquisita da AbbVie insieme alla sua terapia di punta approvata per il cancro ovarico in un accordo interamente in contanti di 10,1 miliardi di dollari.

Raccomandazioni analisti

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