L’inflazione torna a far paura

10/02/2023 07:15
L’inflazione torna a far paura

La borsa di Francoforte dovrebbe aprire in calo dello 0,5%. Quando mancava un’ora alla fine della seduta, ieri a Wall Street gli indici hanno girato al ribasso, secondo giorno di calo per Nasdaq ed S&P500. La curva dei tassi è sempre più invertita, siamo vicini ai minimi della storia.Enel: l’Ebitda ordinari batte le stime. Iveco, forte aumento dei ricavi.

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Gli effetti delle rassicurazioni di Jerome Powell sul percorso del rialzo dei tassi sono durati solo un giorno, gli avvertimenti del suo vice, John Williams, mercoledì, poi quelli di Jamie Dimon di JP Morgan, di ieri, hanno preso la guida di Wall Street nelle ultime due sedute. Quella di ieri è terminata in ribasso per effetto dell’improvviso deterioramento avvenuto nell’ultima ora di contrattazione. l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,9%: per il secondo giorno consecutivo, tutti e undici i settori hanno chiuso in negativo. L’andamento dei future di Wall Street non lascia presagire un cambio di tono. Le borse dell’Europa, che in mattinata hanno toccato i massimi di medio periodo, dovrebbero aprire in calo di circa lo 0,5%.

ASIA PACIFICO

In scia al -1% del Nasdaq, l’Hang Seng di Hong perde quasi il 2%. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen l’1%.

In Cina, la riapertura post Covid 19 si è fatta sentire sui prezzi al consumo, saliti del 2,1% il mese scorso, dal +1,8% precedente, ma l’incremento dell’inflazione è meno pronunciato delle aspettative. I prezzi alla produzione sono scesi dello 0,8%, lo stesso calo di dicembre: gli economisti si aspettavano -0,5%.

La borsa di Tokyo segue un’altra rotta e segna un lieve rialzo prima della chiusura. Il Giappone si conferma un’economia a bassissimo livello di inflazione, perlomeno rispetto alle altre sviluppate: i prezzi alla produzione si sono raffreddati il mese scorso, registrando una crescita del 9,5%, dal +10,5% precedente: il consensus era +9,7%. Mese su mese, l’incremento è stato zero.

La borsa della Corea del Sud è in lieve calo. Protagonisti della seduta, sia quella di stanotte che delle precedenti, i titoli delle società del Kpop, un fenomeno musicale che in Corea del Sud muove un indotto di attività capace di pesare in modo importante sul Pil. L’agenzia di promozione di eventi SM Entertainment sale del 15% per effetto dell’ingresso nel capitale della sua rivale Hybe con una quota del 14,8%. L’operazione non è stata concordata con il board, che a inizio settimana aveva annunciato l’apertura del capitale al colosso della tecnologia Kakao.

Il mercato azionario di Sidney ha chiuso in ribasso. La Reserve Bank of Australia, nel bollettino trimestrale diffuso stanotte avverte che l’inflazione resta alta, nonostante il picco sia alle spalle. Come in altri paesi, la banca centrale dell’Australia segnala che la discesa dell’inflazione non sarà rapida.

Il dollaro si sta rafforzando su tutte le valute più rilevanti del globo. Euro in lieve calo a 1,072.

CONSIGLIO EUROPEO

La riunione è andata avanti fino a notte fonda. Alla fine, dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 hanno trovato un accordo di massima sul controllo e la protezione delle frontiere, sulle nuove regole nell'uso dei fondi esistenti e sugli aiuti di Stato. La bozza di mediazione è destinata a tornare sul tavolo dei leader al Consiglio europeo di fine marzo. Sull’Ucraina, Zalensky torna a Kiev senza quel che aveva chiesto, gli aerei. Il pressing dei Baltici e della Polonia non ha trovato il consenso necessario tanto che anche Ursula von der Leyen e Charles Michel sono rimasti prudenti.

Zelensky è comunque andato all’Eliseo, visita che ha offeso Giorgia Meloni.

BOND

Il governativo decennale degli Stati Uniti si è indebolito a 3,66%. La curva dei tassi è sempre più invertita, lo spread tra il rendimento del titolo a dieci anni e quello a due anni è a -82 punti base, siamo in prossimità dei minimi di lunghissimo periodo, ormai manca poco anche al massimo storico di -96 punti base toccato nel 1981.

Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments esclude che il 2023 possa essere un altro anno terribile per le obbligazioni. “I tassi reali, misurati dal rendimento dei titoli del Tesoro protetti dall'inflazione, ci sembrano generosi - ben oltre l'1% - e poiché la Fed ha chiarito che intende ridurre l'inflazione - e il mercato le crede - le obbligazioni convenzionali appaiono ragionevolmente interessanti”.

TITOLI

Enel ha chiuso il 2022 con un aumento dell'Ebitda ordinario, andando oltre la guidance comunicata ai mercati finanziari. L’indebitamento netto, che aumenta a 60,1 miliardi di euro rispetto ai 51,72 miliardi di fine 2021 (+16,2%), risulta tuttavia in forte diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2022, di circa 10 miliardi. "Grazie all'efficiente gestione finanziaria e all'esecuzione del piano strategico presentato ai mercati - commenta l'a.d Francesco Starace - l'indebitamento finanziario netto di gruppo si e' ridotto sensibilmente nell'ultimo trimestre dell'anno e continuera' a decrescere in modo sostanziale anche nel corso del 2023, rafforzando ulteriormente la nostra solidita' finanziaria”. L’ebitda ordinario è stato pari a 19,7 miliardi di euro (19,2 miliardi di euro nel 2021, +2,6%), superiore alla guidance comunicata ai mercati finanziari pari a 19,0-19,6 miliardi di euro “nonostante l'avverso contesto geopolitico, energetico ed economico" osserva Starace rilevando che sono stati tutelati "al contempo, i nostri clienti finali dallo shock dei prezzi energetici derivante dalla crisi del gas”. L'ebitda ordinario cresce di circa 1,5 miliardi di euro sull'esercizio 2021, spiega il gruppo, "grazie alle performance del margine integrato (1,4 miliardi di euro) quale risultante della combinazione dei business di Generazione termoelettrica e trading, Enel Green Power, Mercati finali e Enel X, con il positivo andamento di Enel Grids”.

Iveco chiude il 2022 con una crescita del 13% dei ricavi, a 14, miliardi.

Ascopiave apre a una partnership industriale con Iren qualora l'utility di Genova e Torino fosse disponibile a valutare la cessione di una parte degli asset nella distribuzione del gas anche a partner non finanziari.

Acea. Il Cda ha confermato piena fiducia nei confronti dell'AD Fabrizio Palermo dopo recenti indiscrezioni stampa su presunti maltrattamenti verso alcune lavoratrici.

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