Inflazione Usa alle stelle, Draghi in bilico

Il dato di ieri sull’inflazione Usa ha spaventato i mercati, un aumento del 9,1% non si vedeva dal dicembre 1981, sopra l’,8,8% atteso e sopra l’8,6% del mese precedente. Fed più aggressiva, tra gli economisti c’è chi teme addirittura un rialzo dei tassi di 100 punti base. Per Joe Biden, i dati sono “superati perché i prezzi del carburante scendono da 30 giorni".
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Future europei sulla parità dopo la flessione ieri delle Borse a seguito del dato Usa sull’inflazione, risultata a giugno superiore alle stime, +9,1% in crescita dall'8,6% del mese precedente e sopra le stime ferme all’8,8%. Future a Wall Street in flessione dello 0,2%, ieri l’S&P ha chiuso in calo dello 0,45% e il Nasdaq dello 0,15%. Borse asiatiche miste con il Nikkei in rialzo dello 0,6%, il Csi 300 fermo sulla parità mentre Hong Kong arretra dello 0,5%. India in lieve flessione -0,1% mentre Taiwan (Taiex) guadagna lo 0,79% dopo i buoni dati di Tsmc. Contrastata la corea con il Kospi che flette dello 0,2% e il Kosdaq che sale dello 0,2%.
Dopo i dati sull’inflazione Usa, dove a correre non è più solo il prezzo dell’energia ma anche cibo e affitti, ora si teme una Federal Reserve ancora più aggressiva con il prossimo rialzo dei tassi di 100 punti base e non 75 punti base. Si ridipinge dunque lo scenario Volker con un rapido aumento dei tassi della banca centrale e un rallentamento dell’economia e poi un nuovo calo dei tassi. Il Flip-flopping dovuto a banche centrali che rincorrono i prezzi e non gli stanno “davanti”. Due le conseguenze, sempre più superdollaro mentre si amplia l’inversione della curva dei tassi con il decennale Usa che rende il 2,94% e il due anni il 3,2%.
Cambi
Euro dollaro a 1,016 dopo essere calato sotto la parità. Si teme che la Bce per non far deprezzare troppo la valuta sia costretta a irrigidire la sua politica monetaria. Dollar Index (Dxy) che guadagna stamattina portandosi a 108,49 +0,46%. Reazioni anche sul mercato obbligazionario europeo, prima con un rialzo dei rendimenti e poi un calo, ora il Bund tedesco a 10 anni rende l’1,15% il BTP decennale il 3,12%, spread 198 punti base. A riflettersi sul nostro Btp è anche la crisi del governo Draghi che ritorna al Colle dopo che il leader del M5s Giuseppe Conte si è detto pronto a non votare un decreto della maggioranza anche al Senato.
Biden in Arabia Saudita
Il presidente degli Stati Uniti continua a vedere i prezzi Usa salire e il favore degli americani a lui e al suo partito scendere nei sondaggi mentre si avvicinano le elezioni di MidTerm. L’obiettivo di Biden è mostrare che quel prezzo del greggio sulla soglia dei 100 dollari possa scendere ancora e che i prezzi alla pompa in Usa, tema a cui l’elettorato americano è molto sensbile, si riportano a livelli più accettabili. Il presidente punta a 750.000 barili in più al giorno da Riad e 500.000 dagli Emirati, tanto per abbassare il prezzo di greggio, benzina e l’inflazione in generale, quanto per contrastare Putin che usa l’energia come arma. L’unica arma in più che ha rispetto a qualche giorno fa per convincere Riad è l’alleanza tra Iran e Russia. L’Iran è nemico dell’Arabia Saudita e a questo punto Riad potrebbe pensare di riavvicinarsi agli Usa che sono tornati a chiedere di fermare il nucleare in Iran.
Oil
Petrolio fermo a 99,51 dollari. L'EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate di circa 3,25 milioni di barili, rispetto a -0,5 milioni attesi dagli analisti e a +4,76 milioni del dato Api. In aumento di circa 5,8 milioni di barili anche le scorte di benzina rispetto ai -1 milione atteso e +2,9 milioni del dato Api. Infine, le scorte di distillati sono aumentate di 2,7 milioni rispetto a +0,8 milioni previsti e +3,3 milioni del dato Api. A congelare il greggio oltre alle rinnovate aspettative di recessione sono le speranze che Biden abbia gli argomenti per convincere l’Opec ad alzare la produzione.
Trimestrale di TSMC
Il produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing chiude il secondo trimestre con un boom dell’utile a +76,4% grazie alla domanda sostenuta di semiconduttori in un contesto di continua carenza globale. Tsmc, il più grande produttore di chip a contratto del mondo e uno dei principali fornitori di Apple Inc, ha visto l'utile netto per aprile-giugno salire a 237,0 miliardi di T$ (7,94 miliardi di dollari) dai 134,4 miliardi di T$ dell'anno precedente. Le stime erano ferme a 219,13 miliardi di T$. I ricavi per il trimestre sono aumentati del 36,6% a 18,16 miliardi di dollari, rispetto al precedente range stimato di TSMC da 17,6 miliardi di dollari a 18,2 miliardi di dollari. La redditività di TSMC è stata potenziata da una carenza globale di chip che è stata innescata da un aumento della domanda mentre le persone lavoravano e studiavano da casa al culmine della pandemia di COVID-19. La carenza ha complicato o ridotto la produzione presso i produttori di dispositivi come smartphone e laptop, nonché veicoli. L'azienda taiwanese, i cui clienti includono anche chip major come Qualcomm, ha parlato di un "mega-trend" nel settore determinato dalla domanda di chip di calcolo ad alte prestazioni per reti 5G e intelligenza artificiale, oltre a maggiore utilizzo di chip in gadget e veicoli.
Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo
Il pool di banche del consorzio di garanzia dell'aumento di capitale di Saipem dovrà sottoscrivere almeno 400 milioni dei 2 miliardi chiesti. Al termine dell'asta dell'inoptato sono stati infatti venduti diritti non esercitati corrispondenti a circa il 9,9% delle nuove azioni offerte.
Tim. Cvc Capital Partners ha smentito le indiscrezioni stampa relative a una seconda offerta per l'acquisizione di una quota di minoranza di Tim Enterprise.
Italgas sembra vicina ad assicurarsi la gara per la distribuzione del gas nell'Atem di La Spezia dopo l'apertura delle buste ieri, battendo la concorrenza di 2i Rete Gas e Ireti, scrive MF.
Banca Mediolanum. S&P ha assegnato il rating a lungo termine 'BBB' con outlook positivo a Banca Mediolanum. Stesso rating assegnato da Fitch con outlook stabile
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