Inflazione USA e politiche monetarie future come impatteranno sul cambio EUR/USD?

L'aumento dell'inflazione negli Stati Uniti genera incertezza tra gli investitori, con il Dollaro che si rafforza rispetto all'Euro. Le attese per la prossima riunione della Federal Reserve rimangono alte.

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Negli ultimi giorni, i mercati finanziari statunitensi hanno mostrato una certa instabilità (pur mantenendo un trend rialzista), in parte a causa della pubblicazione di dati economici rilevanti.

Secondo quanto riportato, l'inflazione negli Stati Uniti è risultata più forte del previsto, con un aumento dei prezzi al consumo registrato lo scorso mese. Questo ha generato incertezza tra gli investitori, che hanno iniziato a rivedere le loro previsioni sui tassi di interesse per quest'anno. In particolare, il Dollaro ha guadagnato terreno nei confronti dell'Euro dopo che i dati hanno indicato un'inflazione superiore alle attese. Questo ha sollevato interrogativi sulle prospettive di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve, considerando anche il contesto della campagna per la rielezione del Presidente Joe Biden. Alcuni analisti ritengono che la Fed potrebbe necessitare di più tempo per valutare la situazione economica e finanziaria prima di prendere decisioni cruciali riguardanti i tassi di interesse.

Inoltre, i trader hanno notato che il mercato dell'Euro rispetto al Dollaro è stato piuttosto stabile durante le sessioni di trading recenti, ma si sta avvicinando a un'area di resistenza significativa. Alcuni investitori ritengono che il rialzo dell'Euro potrebbe incontrare difficoltà a superare il livello di resistenza di 1.10 rispetto al Dollaro, considerando anche le incertezze legate alle politiche monetarie delle rispettive banche centrali. La Federal Reserve ha già ammesso la possibilità di tagliare i tassi di interesse, mentre la Banca Centrale Europea ha iniziato a suggerire simili misure. Questo potrebbe portare a un periodo di consolidamento nel mercato valutario, con gli operatori che osservano da vicino i dati economici e le dichiarazioni delle banche centrali per valutare le prospettive future.

Il prossimo evento di rilievo per i mercati finanziari sarà la riunione della Federal Reserve prevista per il 19-20 marzo. Durante questo incontro, gli investitori saranno particolarmente interessati ai commenti della Fed sull'andamento dell'economia e del settore finanziario, in particolare alla luce dei recenti sviluppi sull'inflazione. Tuttavia, alcuni ritengono che la Fed potrebbe decidere di mantenere una posizione cauta e attendere ulteriori dati prima di agire sui tassi di interesse. In ogni caso, i mercati rimarranno probabilmente volatili nelle prossime settimane, con gli operatori che monitorano da vicino gli sviluppi economici e le politiche monetarie delle principali economie del mondo.

Sotto il profilo grafico EUR/USD si muove nel medesimo range tra 1,05 e 1,10 ed in questo momento sembra che il cambio voglia attaccare la parte alta del range.

Il mantenimento di area 1,08 USD è un segnale long fino ad area 1,10 USD da cui i compratori potrebbero testare area 1,11 USD e 1,14 USD. Il ritorno sotto il supporto di area 1,08 USD alimenterebbe nuovamente le vendite fino ad area 1,06 USD

Su timeframe giornaliero i prezzi sono sopra della EMA 200.

Su timeframe giornaliero: 11 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 3 ribassisti e 4 neutrali.

EUR/USD bullish nel brevissimo periodo

Il cambio EUR/USD, dopo aver rotto e mantenuto il supporto statico maggiore a 1,0809 USD rompe le resistenze minori e in questo momento testa la resistenza dinamica in area 1,96 USD che, se rotta, porterebbe il cambio verso 1,1009 USD e verso 1,10580 USD. La perdita di 1,09178 USD porterebbe il cambio verso 1,0883 USD.

Su timeframe orario: 9 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 4 sono ribassisti e 5 neutrali.

I 3 oscillatori utilizzati dal nostro sistema su TF orario indicano una tendenza rialzista ben definita.

Su TF orario EUR/USD è sopra la EMA a 200 periodi.

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