ING: la recente correzione è totalmente ingiustificata

Significativa correzione per ING a seguito degli avvenimenti che hanno caratterizzato il settore bancario nelle ultime settimane. La valutazione ci sembra ora particolarmente attraente.
La turbolenza del settore bancario ha provocato una significativa correzione per ING mentre Munich Re ha ancora una volta dimostrato la sua natura estremamente difensiva con una correzione minima rispetto a quella accusata dal settore finanziario.
Quanto accaduto negli Stati Uniti e la vicenda Credit Suisse non hanno nessun impatto sui fondamentali di ING, su cui ribadiamo il nostro prezzo obiettivo, visibile all’interno della scheda di analisi fondamentale della società.
La valutazione ci sembra ora particolarmente attraente. A questi livelli il titolo tratta "solo" a 7 volte gli utili previsti per il 2023, 5,7 volte sul 2024, 5,4% dividend yield, rapporto prezzo/valore contabile tangibile per azione di 0,8 volte con un Roe del 9%, superiore al costo del capitale per cui l'azione dovrebbe trattare a premio sul valore contabile tangibile.
Da sottolineare che stiamo considerando una misura "prudente" del valore dei mezzi propri della banca (valore contabile "tangibile"), ossia prendiamo in considerazione solo i beni reali e non il "totale dei mezzi propri" con cui si calcola il valore contabile.
ING rimane una delle banche più capitalizzate e più solide da un punto di vista patrimoniale con un CET1 ratio al 14,5% (inizio febbraio) con quindi un significativo eccesso di capitale rispetto al capitale richiesto dai regolatori e all’obiettivo del management.
ING si caratterizza anche per l’elevata esposizione (pari al 70% del business) all'attività di banca tradizionale per cui è fra le maggiori beneficiarie dell'attuale ciclo di rialzo dei tassi di interesse e anche da una limitata esposizione all'attività di trading e mercato dei capitali (10%). In altre parole, è totalmente isolata da eventuali conseguenze derivanti dagli attuali possibili problemi del sistema bancario.
Rimane spazio sia per aumenti al dividendo (payout ora al 50%) che per l’annuncio di un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie durante l'anno.
Prezzo obiettivo
Il 21 febbraio su ING e Munich Re avevamo alzato il prezzo obiettivo, raggiunto da entrambe: per ING siamo passati da Eur 13 a Eur 16, per Munich Re da Eur 330 a Eur 390.
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