ING: risultati molto forti sopra le attese e buyback

La banca olandese Ing chiude il primo trimestre con ricavi in aumento del 21% a Eur 5,57 miliardi, meglio delle attese. Lanciato un nuovo buyback da 1,5 miliardi di euro: dal 2018 la banca ha riacquistato azioni proprie per Eur 17 miliardi.
La banca olandese ING, presente in oltre 40 paesi, l’11 maggio ha riportato ricavi in aumento del 21% a Eur 5,57 miliardi rispetto alle attese ferme a Eur 5,28 miliardi.
I profitti netti di Eur 1,59 miliardi sono superiori al consensus di Eur 1,1 miliardi. Nel primo trimestre del 2022 la banca aveva contabilizzato costi legati alla Russia pari a Eur 834 milioni, riportando un utile netto di Eur 429 milioni: senza considerare quei costi "una tantum" i profitti netti sono cresciuti di quasi il 26%. "Non vediamo per noi un futuro in Russia", ha affermato l’ad Steven van Rijswijk.
A contribuire maggiormente ai forti risultati sono stati i proventi da margine di interesse derivanti dal rialzo dei tassi.
ING l’abbiamo scelta anche per la sua forte esposizione all'attività bancaria tradizionale (circa 70% del business), per cui è fra le maggiori beneficiarie del ciclo di rialzo dei tassi di interesse.
La banca rimane estremamente capitalizzata con un Cet1 ratio salito dello 0,3% a 14,8%, ben sopra quello richiesto di 10,7%: detiene quindi molto capitale in eccesso che le ha permesso di lanciare un piano di riacquisto di azioni proprie da Eur 1,5 miliardi lasciando spazio teoricamente anche per un nuovo buyback nel corso dell'anno. Dal 2018 la banca ha riacquistato azioni proprie per Eur 17 miliardi (capitalizzazione attuale Eur 41 miliardi).
ING ha confermato l'obiettivo del 2023 di una crescita dei profitti totali di oltre il 10%.
La qualità delle attività rimane molto elevata, nessun problema significativo a livello di crediti deteriorati e anche il portafoglio mutui rimane solido.
Per l’analista di Jefferies "i risultati sono particolarmente forti e sopra consensus in ogni parte", aggiungendo che il buyback è in linea con le attese e di aspettarsene un altro nel terzo trimestre, come nel 2022.
Valutazione e prezzo obiettivo
A questi livelli il titolo tratta a 7,5 volte gli utili previsti per il 2023, 6,3 volte sul 2024, 5,1% dividend yield, rapporto prezzo/valore contabile tangibile per azione di 0,85 volte. Il Roe è intorno al 9% ora e il piano industriale 2025 prevede un aumento al 12% (obiettivo che riteniamo piuttosto conservativo). L'azione dovrebbe quindi trattare con un buon premio rispetto al valore contabile tangibile. Da notare che essendo lo stato patrimoniale "molto pulito" il valore tangibile è solo leggermente inferiore al valore contabile complessivo.
Il 26 aprile l'azione ha staccato un dividendo di Eur 0,39 (il rimanente Eur 0,16 verrà staccato ad agosto).
Reiteriamo il nostro prezzo obiettivo di Eur 16.
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