Inizia in calo la settimana delle banche centrali

Ma non ci sono soltanto gli annunci sui tassi di BCE, Federal Reserve e Bank of England, in arrivo anche importanti dati macroeconomici. Intanto i prezzi alla produzione di novembre sembrano voler smentire il fatto che per quanto riguarda l’inflazione, il peggio sia alle spalle. Janet Yellen dice entro la fine del 2023 l’inflazione sarà molto più bassa.Il petrolio ed il gas salgono. Arriva il gelo negli Stati Uniti.
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Quella che potrebbe essere la settimana più importante del 2022 è iniziata in Asia Pacifico in ribasso, il future dell’indice Dax di Francoforte segna un calo dello 0,4%.
INFLAZIONE STICKY
Le comunicazioni della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra, tutte in agenda nei prossimi giorni, sono state precedute venerdì da un dato che ridimensiona l’ottimismo di molti economisti e strategist sull’andamento dell’inflazione. Può essere che il peggio sia alle spalle, ma i prezzi alla produzione di novembre negli Stati Uniti hanno confermato che l’inflazione è sticky, appiccicosa. Per avere un’idea di quanto lo sia, si deve aspettare domani alle 14.30, quando usciranno i prezzi al consumo di novembre: il consensus si aspetta per quanto riguarda il dato core, +6,1%, in rallentamento da +6,3%. Le cifre di domani dovrebbero essere tenute in considerazione dal board della banca centrale degli Stati Uniti che mercoledì alle 20 diffonde il comunicato di politica monetaria. Il consensus si aspetta + 50 punti base a 4,25%-4,50%. Insieme all’aumento del costo del denaro, saranno fornite le indicazioni sulle aspettative dei membri del comitato sul tasso terminale, oggi intorno al 5%. Credo che entro la fine del prossimo anno vedremo un'inflazione molto piu' bassa se non ci sara' uno shock imprevisto": lo ha detto ieri sera alla Cbs Janet Yellen. La segretaria al Tesoro Usa ha ammesso che "c'e' un rischio di recessione" ma a suo avviso "certamente non e' qualcosa di necessario per abbassare l'inflazione"
SETTIMANA
Non c’è soltanto la Federal Reserve, altre due banche centrali di livello globale comunicano le decisioni sui tassi: la Bank of England e la Banca Centrale Europea. Entrambe dovrebbero alzare di mezzo punto percentuale il costo del denaro. Al termine della settimana si avrà una panoramica dell’operato dei banchieri centrali nel mondo perché nei prossimi giorni ci sono annunci sui tassi in Svizzera, Norvegia, Taiwan, Messico, Russia e Filippine. In aggiunta, ci sono una serie di dati macroeconomici rilevanti: martedì l’indice ZEW sulle aspettative degli investitori tedeschi, mercoledì l’inflazione in UK, venerdì gli indici PMI della zona euro.
CINA
La borsa di Hong Kong perde l’1,5%, quella di Shanghai lo 0,7%. Bloomberg riporta che in alcune grandi città della Cina, la fine delle misure più restrittive alla circolazione hanno riportato su i contagi. L’agenzia riporta che a Pechino ci sono lunghe file davanti agli ospedali, le medicine scarseggiano ed i servizi di consegna a domicilio vanno al rallentatore perché i rider sono malati.
La stampa di Hong Kong dà invece conto di un piano di eliminazione dell’obbligo di quarantena per chi lascia la ex colonia inglese per entrare nella Madre Patria: il provvedimento pilota dovrebbe essere avviare nelle prossime settimane, quando le persone comunicheranno a muoversi in vista del Capodanno cinese, quest’anno il 22 gennaio.
USA
Il bond governativo degli Stati Uniti tratta a 3,55% di rendimento, circa dieci punti base sopra il livello di venerdì: la risalita dei tassi di mercato è da mettere in relazione al dato sui prezzi alla produzione.
Il dollaro si apprezza nei confronti delle controparti, compreso l’euro, il cross è in lieve calo a 1,051. Petrolio Brent a 76,5 dollari il barile, in rialzo dopo sette sedute consecutive di ribasso. La tempesta di neve in arrivo negli Stati Uniti sta provocando un aumento dei prezzi del combustibile per riscaldamento, in particolare del gas, stamattina +10%.
TITOLI
Eni ha annunciato sabato l'avvio della produzione dell'impianto fotovoltaico operato di Tataouine, nel sud della Tunisia.
Leonardo ha sottoscritto un contratto di finanziamento per 260 milioni di euro con la Banca Europea per gli Investimenti finalizzato a promuovere le attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione nel campo dell’elicotteristica, della sicurezza e elettronica per la difesa e spazio, nonché le attività di ricerca svolte dai Leonardo Labs contribuendo allo stesso tempo alla lotta ai cambiamenti climatici.
Unicredit. Il requisito patrimoniale di 'secondo pilastro' richiesto a dalla Bce nell'ambito del processo Srep potrebbe leggermente aumentare rispetto all'attuale livello, ma conferma la guidance sulle politiche distributive per il 2022 e per il futuro, sul funding plan e sul target di capitale.
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