Inizio di settimana placido, salgono le borse cinesi

08/05/2023 06:30
Inizio di settimana placido, salgono le borse cinesi

Per i mercati il ciclo rialzista della Federal Reserve è terminato, tra gli investitori, come rivelano i dati di State Street, prevale l’ottimismo sull’azionario: i dati sull’inflazione di mercoledì diranno se l’aspettativa di uno stop alla stretta monetaria sia legittima. Si stabilizza il petrolio dopo il balzo di venerdì. Janet Yellen lancia l’allerta sul default degli Stati Uniti, un mancato innalzamento del tetto al debito sarebbe una calamità.

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La sempre più solida convinzione dei mercati sulla conclusione  della stretta monetaria negli Stati Uniti sarà verificata mercoledì dal dato sull’inflazione: gli economisti si aspettano per aprile +5%, lo stesso valore di marzo. L’inflazione core dovrebbe invece aver perso forza, in quanto è attesa a +5,4%, dal +5,6% del mese precedente. Un occhio di riguardo, secondo MPS Capital Market Services, andrà dato alla componente affitti, quella che “finora ha contribuito a tenere l’inflazione su livelli elevati”. Intanto, le aspettative di un rialzo dei tassi di interesse al termine della riunione del 14 di giugno del Federal Open Market Committee, sono scese sotto il 10%. Il bond decennale degli Stati Uniti è stamattina intorno ala 3,42%, quattro punti base in più di venerdì mattina.

Essendo parzialmente rientrate le preoccupazioni sulla capacità delle banche regionali di reggere l’urto del rialzo dei tassi, gli indici di Wall Street sono salite di slancio venerdì, l’S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1,7%, prima seduta con il segno positivo dopo quattro in negativo. Il bilancio settimanale è stato comunque negativo, -0,7%. Nell’ultima seduta della scorsa settimana, il Ftse Mib di Milano è salito del 2,5% a 27.350 punti.

I future di Wall Street sono invariati.

SETTIMANA

Oggi ed anche domani parla il capoeconomista della BCE, Philip Lane, ritenuto il portavoce della componente più moderata dal board. Alle otto di stamattina esce la produzione industriale tedesca, mercoledì esce quella italiana.

Negli Stati Uniti, sia l’indice sulla fiducia delle piccole imprese, sia i prezzi alla produzione, dovrebbero fornire indicazioni prospettiche sull’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi. Il primo esce martedì ed il secondo giovedì. Dalla Cina arriva domani notte la bilancia commerciale, giovedì notte l’inflazione ed i prezzi alla produzione.

Sul fronte banche centrali, giovedì si terrà la riunione della BoE, ultima tra quelle principali a decidere sui tassi. Le attese sono per un ulteriore rialzo da 25pb al 4,5%. “Sarà soprattutto importante vedere quali saranno le indicazioni per i prossimi mesi considerato che il mercato ne sconta solo un altro da 25pb durante l’estate. In calendario anche la banca centrale polacca attesa lasciare i tassi fermi”, si legge nella nota di MPS Capital Services.

TETTO AL DEBITO

Se il Congresso non si sblocca, il Tesoro rischia di esaurire le risorse intorno all’inizio del mese prossimo, lo ha detto ieri la segreteria al Tesoro, Janet Yellen nel corso di un’intervista alla televisione ABC. Il default, secondo la ex presidente della banca centrale degli Stati Uniti, sarebbe in questo momento “una calamità economica” alla quale seguirebbe “il caos economico”. Il presidente degli Stati Uniti ha convocato alla Casa Bianca domani una riunione con i quattro leader di Senato e Camera.

Al termine della prima settimana di un mese statisticamente poco favorevole alle borse, gli investitori istituzionali sembrerebbero ottimisti sull’azionario e cauti e guardinghi su tutto il resto. L’ultima rilevazione di State Street mostra che nei portafogli di questi soggetti la componente equity è sopra la media di lungo termine, mentre il contante è in linea con la media storica. L’indicatore elaborato dal colosso statunitense della gestione, in aprile aveva segno negativo, così come in marzo e febbraio, tre mesi consecutivi con il segno meno davanti sono una sequenza che non si vedeva dal 2015. Il segno più è quando gli investitori stanno aumentando l’esposizione al rischio.

Salgono le borse della Cina, in particolare quella di Shanghai. Arretra il mercato azionario di Tokyo nel giorno della pubblicazione dei verbali della riunione del comitato di politica monetaria della banca centrale: i partecipanti hanno espresso preoccupazioni sull’inflazione. In lieve calo l’indice Straits Times di Singapore. La borsa di Sidney è in rialzo dello 0,7%.

Poco mosso il petrolio Brent, a 75,3 dollari il barile, venerdì il greggio del Mare del Nord è salito del 4%, ma la settimana si è chiusa con un ribasso del 5,3%.

TITOLI

Banca MPS. Il ministero dell'Economia è aperto alla possibilità di ridurre la partecipazione del 64% detenuta in Banca Mps attraverso uno o più collocamenti azionari sul mercato, hanno detto a Reuters tre fonti a conoscenza del dossier.

Telecom Italia. Il Tesoro è pronto a sostenere un'offerta congiunta per la rete di Tim promossa dal fondo Usa Kkr e da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), oggi concorrenti. Lo dicono a Reuters due fonti a conoscenza della situazione, dopo che il cda di Telecom Italia ha respinto come non ancora adeguate le offerte di Kkr e quella della cordata rivale Cdp-Macquarie. In un'intervista a Il Sole 24 Ore sabato Stefano Donnarumma, AD uscente di Terna, nega ipotesi di coinvolgimento in Tim: "Non mi sembra ci siano queste intenzioni", dice.

CNH. Il Cfo si dice fiducioso che i margini saliranno nel 2023. Nel corso di una call sui risultati i vertici della società hanno detto che puntano a completare il delisting da Piazza Affari entro l’anno.

Snam è interessata a rilevare il business dello stoccaggio di gas da Edison dice l'AD di Snam, Stefano Venier.

Bper Banca ha comunicato sabato di aver raggiunto un accordo con i sindacati nell'ambito del piano d'impresa al 2025 che prevede l'uscita di 540 dipendenti tramite il fondo di solidarietà. A fronte degli esodi, l'intesa contempla 270 nuove assunzioni, oltre che la stabilizzazione di 80 contratti a termine.

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