Intesa Sanpaolo verso la trimestrale: le previsioni degli analisti

L’istituto diffonderà i suoi numeri a fine luglio e alcuni esperti prevedono la conferma dell’outlook 2025, considerandola tra le banche europee più solide.
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Verso la trimestrale di Intesa Sanpaolo
Quando la stagione delle trimestrali di Piazza Affari sarà entrata nel vivo, il 30 luglio sarà il turno di Intesa Sanpaolo, prevista diffondere i numeri del secondo periodo 2025 e del semestre.
La banca torinese arriva all’appuntamento dopo aver guadagnato fino a questo momento il 28% in questo 2025, passando dai 3,85 euro di inizio gennaio agli attuali 4,93 euro di questa mattina (+0,10%), mentre nei 12 mesi precedenti la crescita sale al 36%.
Le previsioni di Equita
Gli analisti di Equita si attendono per il gruppo “un altro trimestre solido”, che “fornirà ulteriore visibilità alla guidance di utile 2025 ben superiore ai 9 miliardi di euro, che ci aspettiamo venga almeno confermata”.
Anche alla luce di queste previsioni, dalla sim confermano la raccomandazione buy, con target price di 5,30 euro, basandosi su valutazioni 2026E P/E di 9,8 volte, P/TE di 1,9 volte e ROTE prossimo al 20%.
Di seguito i principali punti delle previsioni di Equita sulla trimestrale di Intesa Sanpaolo.
- Margine di interesse (NII): previsto resiliente e in leggera crescita rispetto al trimestre precedente (+1% QoQ), nonostante un calo dell’Euribor 3 mesi di circa 45 punti base. La crescita è attribuibile a un maggiore contributo dal portafoglio titoli, a un effetto calendario positivo e al graduale recupero dei volumi.
- Commissioni nette: stimate stabili su base trimestrale e in crescita su base annua (+3%), ma in rallentamento rispetto alla dinamica particolarmente robusta del primo trimestre. Il rallentamento è legato a minori commissioni da investimento, in parte per l’incertezza dei mercati ad aprile, seguita da un progressivo miglioramento tra maggio e giugno.
- Assicurazione e trading: si prevede una solida contribuzione dal comparto assicurativo, stabile sia QoQ che YoY, e ricavi da trading sostenuti, superiori ai livelli dello stesso periodo del 2024.
- Costi operativi: dovrebbero aumentare in maniera contenuta (+1% YoY), supportati dalle continue iniziative di efficienza del gruppo.
- Qualità degli attivi e costo del rischio: non si attendono segnali di peggioramento della qualità del credito; il costo del rischio è visto contenuto, in area 30bps, senza necessità di ricorrere a overlays.
Le attese del semestre
Per il primo semestre 2025, Equita prevede un utile netto superiore a 5 miliardi di euro, aumentando la visibilità sulla stima annuale di circa 9,4 miliardi. Il coefficiente patrimoniale CET1 è atteso stabile intorno al 13,5%. Le stime sono state leggermente affinati senza sostanziali variazioni.
Complessivamente, dalla sim si attendono un margine di interesse netto (NII) a 3.670 milioni (+1% rispetto al trimestre precedente, -9% su base annua), ricavi totali a 6.782 milioni (invariati rispetto al trimestre precedente, -1% su base annua), un utile operativo di 4.113 milioni (-2% rispetto al trimestre precedente, -3% su base annua), rettifiche su crediti (LLPs) per -342 milioni (33 punti base) e un utile netto di 2.400 milioni (-3% su base annua).
Equita mantiene quindi una visione positiva su Intesa Sanpaolo, ritenendola ben posizionata anche in uno scenario di tassi meno favorevole e capace di offrire ritorni elevati agli azionisti.
JP Morgan ne raccomanda l’acquisto
Anche gli analisti di JP Morgan raccomandano l’acquisto (overweight) delle azioni Intesa Sanpaolo, con target price di 6 euro recentemente rivisto leggermente al ribasso rispetto al precedente 6,20 euro.
La banca statunitense si attende un utile per azione (EPS) compreso tra 0,13 e 0,14 euro, in linea con il consensus, riflettendo un consolidamento della redditività nei trimestri successivi.
I ricavi totali sono previsti tra 6,87 e 6,89 miliardi di euro, stabili su base sequenziale e resilienti, nonostante il contesto dell’Euribor.
Il netto d’esercizio viene previsto a circa 2,4 miliardi di euro, sostanzialmente stabile, sostenuto da margini solidi e da costi sotto controllo.
Il margine di interesse è definito dagli analisti come “resiliente”, in quanto la banca italiana “dimostra la capacità di mantenere margini robusti grazie al recupero dei volumi e al portafoglio titoli”.
Resilienza di ricavi e margine di interesse
JP Morgan sottolinea la resilienza dei ricavi e del margine di interesse, grazie a una buona gestione dei portafogli titoli e al recupero graduale dei volumi. Viene inoltre menzionato l’effetto positivo dei costi di funding sul medio termine per preservare la marginalità.
Anche secondo JP le previsioni per l’intero 2025 dovrebbero essere confermate, con un utile netto “ben sopra i 9 miliardi di euro”. Viene evidenziata la capacità della banca di mantenere un elevato ritorno per gli azionisti e un payout generoso, con distribuzioni per dividendi e buyback.
Per quanto rigaurda l’asset quality e il rischio del credito, la qualità degli attivi resta stabile, senza segnali di deterioramento del credito, e il costo del rischio resta basso, tra 20 e 30 punti base, considerato uno dei migliori del settore.
Infine, JP Morgan considera Intesa Sanpaolo una delle banche europee più solide, apprezzandone la posizione patrimoniale (CET1 ratio), la capacità di navigare in contesti di tassi meno favorevoli e la sostenibilità dei risultati anche in scenari di volatilità macroeconomica
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