JD.com taglia gli stipendi ai dirigenti: tutto per la “prosperità comune” di Xi
Il gigante cinese dell'e-commerce ha annunciato tagli del 10-20% agli stipendi di circa 2.000 dirigenti a seguito della maggior enfasi di Xi sul tema della prosperità comune.
Il gigante cinese dell'e-commerce JD.com ha comunicato che taglierà del 10-20% gli stipendi di circa 2.000 dirigenti senior, indirizzando parte di questi risparmi verso un fondo per i dipendenti da 1,4 miliardi di dollari. Una mossa in linea con la campagna di "prosperità comune" promossa da Xi Jinping.
Richard Liu, fondatore miliardario di JD.com, donerà, 100 milioni di yuan ($ 14 milioni) per il benessere dei propri dipendenti, mentre JD.com sarebbe pronta a istituire un fondo da 10 miliardi di yuan per erogare ai dipendenti mutui abitativi senza interessi.
Queste iniziative sono la risposta alle politiche di Xi che, nelle settimane scorse, ha ribadito l’importanza della "prosperità comune", un concetto che lo scorso anno ha sconvolto le società tech cinesi e spinto i pesi massimi delle società con maggior liquidità ad esplorare numerosi modi per ridistribuire la ricchezza.
"Spero che la creazione di questo fondo possa permettere a tutti i dipendenti che hanno lavorato per più di cinque anni, inclusi corrieri e servizio clienti, di riuscire a realizzare il sogno di avere una casa", ha annunciato Liu in una nota interna visionata da Bloomberg.
Le azioni JD.com sono cadute ieri di oltre il 4% a Hong Kong, mentre i rivali Alibaba e Tencent Holdings hanno esteso le perdite fino a scivolare di oltre il 2%.
I colossi cinesi seguono le direttive Xi Jinping
A seguito dell'obiettivo di prosperità comune lanciato lo scorso anno dal presidente cinese Xi Jinping per combattere le diseguaglianze presenti in Cina, molti colossi tech hanno lanciato iniziative per conformarsi al mantra di Xi.
La piattaforma di e-commerce Pinduoduo si era impegnata a versare un contributo di 1,5 miliardi di dollari di prossimi profitti nel settore agricolo cinese, mentre Tencent aveva raddoppiato a $ 15 miliardi l’ammontare stanziato per i programmi sociali governativi. Alibaba aveva promesso di impegnare 100 miliardi di yuan in cinque anni per sostenere le piccole imprese. Nel frattempo, i miliardari della tecnologia da Colin Huang di Pinduoduo a Zhang Yiming di ByteDance e Lei Jun di Xiaomi hanno donato ingenti somme a una pletora di cause.
La trimestrale di Jd.com batte Alibaba
JD.com, che ha resistito a due anni di rigida politica zero-Covid del governo cinese, la scorsa settimana ha pubblicato una trimestrale sopra le attese con ricavi che hanno raggiunto i 243,5 miliardi di renminbi (circa 33 miliardi di euro), in aumento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Con queste performance Jd.com batte l’altro big cinese delle vendite online, Alibaba, che ha registrato un fatturato di 207,176 miliardi di renminbi (poco oltre i 28 miliardi di euro), in aumento del 3% rispetto al terzo trimestre del bilancio precedente.
"Le misure di riduzione dei costi sono state un tema comune per la redditività tecnologica cinese tra la crescita piatta delle vendite e l'impatto del Covid sui consumi", ha affermato Marvin Chen, stratega di Bloomberg Intelligence.
Richard Liu si è dimesso quest'anno dal suo ruolo di amministratore delegato di JD.com, unendosi ad altri magnati della tecnologia che hanno recentemente lasciato i ruoli di top management. Ad ottobre l’ex Ceo Liu è stato prosciolto dalle accuse di violenza sessuale intentate da una studentessa della University of Minnesota risalenti al 2018. Il caso, che ha attirato l'attenzione internazionale sui diritti di genere in Cina, ha contribuito al suo graduale ritiro dal timone di JD.com, da lui fondata nel 1998.
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