Kering: quarto trimestre deludente ma il nuovo anno inizia bene

Il big francese del lusso Kering ha riportato un quarto trimestre deludente, ma il management si dice ottimista sul 2023, con un inizio d’anno definito “molto incoraggiante, specialmente in Cina".
Kering ha riportato risultati dell’ultimo trimestre 2022 sotto le attese sia a livello di ricavi (Eur 5,3 miliardi, -7% su base annua rispetto al consensus che si aspettava un calo limitato all’1,5%), che di profitti operativi con margini sotto pressione.
Il 2022 ha comunque registrato una buona crescita con ricavi in aumento del 9% a Eur 20,4 miliardi e profitti operativi in rialzo dell’11% a Eur 5,6 miliardi. Il canale e-commerce ha registrato ricavi in crescita dell'11%, raggiungendo il 15% del totale del fatturato.
Pesa la frenata di Gucci
Il punto dolente della società rimane Gucci, che conta per circa il 50% dei ricavi, ed è molto esposta al mercato cinese, da cui deriva circa il 40% dei ricavi. Tuttavia, il management ha definito l’inizio d’anno “molto incoraggiante, specialmente in Cina", commento che dovrebbe far presagire un miglioramento del marchio della maison guidata da Marco Bizzarri.
Dopo i drastici cambiamenti già intrapresi per rivitalizzare Gucci, a gennaio Sabato De Sarno è stato nominato nuovo Direttore Creativo di Gucci. Considerato fra i migliori stilisti a livello globale, dopo aver raggiunto importanti successi in case di moda come Prada, Dolce&Gabbana e Valentino, De Sarno debutterà con la sua prima collezione marchiata Gucci a settembre 2023 in occasione della settimana della moda a Milano.
Le altre maison del gruppo
Gli altri marchi del gruppo continuano a fare molto bene e la società ha la possibilità di espandere la propria presenza in segmenti come l'occhialeria e i prodotti di bellezza.
A novembre il titolo ha reagito molto bene ad indiscrezioni secondo cui Kering era in trattativa per l'acquisizione di Tom Ford, in particolare per le divisioni occhialeria e fragranze.
Il settore del lusso è fra quelli che meglio si prestano a creare valore attraverso operazioni societarie di fusioni&acquisizioni.
Valutazione e prezzo obiettivo
Rimaniamo positivi sull'azione che ha performato molto bene arrivando a Eur 590. Per ora manteniamo il nostro prezzo obiettivo di Eur 650.
A questi livelli il titolo tratta a 17 volte gli utili attesi per il 2023, 15,5 volte sul 2024, dividend yield 2,4% e Free Cash Flow Yield del 6%. L'azione rimane sottovalutata a livello assoluto e lo sconto rispetto alle valutazioni delle altre società del settore ci sembra eccessivo.
Il giorno della comunicazione dei risultati il titolo ha reagito bene in Borsa, e alcuni analisti hanno pubblicato commenti positivi e aumentato il prezzo obiettivo sul titolo. Credit Suisse ha aumentato il target price a Eur 770 dai 660 precedenti; Deutsche Bank a Eur 560 da 520, Ubs è passata a Eur 593 dal 540 precedenti, Rbc a Eur 700 da 625, Stifel a Eur 635 da 600, Evercore a Eur 750 da 650.
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