Kering si compra Tom Ford? Il risiko nel lusso fa bene al titolo


Il colosso francese Kering punta Tom Ford, in particolare al business delle fragranze e dell’occhialeria. Sul listino francese il titolo Kering ha reagito molto bene alla notizia.


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Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, il gigante francese del lusso Kering sarebbe in trattative avanzate per l’acquisto del marchio statunitense di moda Tom Ford. Il fondatore Ford (in passato a capo della direzione creativa di Gucci) detiene la maggioranza con una partecipazione di oltre il 60%, Domenico De Sole l'11% (ex ad di Gucci che ha supportato Tom Ford nel lancio del proprio marchio), Gruppo Zegna 15% e altri piccoli azionisti.

Il fatturato della società nel 2021 è stato di circa $654 milioni, ossia intorno al 4% del fatturato di Kering. Le valutazioni di cui si parla sono tra i $2,5 e i 3 miliardi.

Secondo indiscrezioni lo scorso agosto anche Estée Lauder (marchi Clinique, M.A.C….) avrebbe puntato gli occhi sul marchio americano con un'offerta di $ 3 miliardi.

Kering ha uno stato patrimoniale solido e una buona generazione di cassa che gli permetterebbe di concludere questa acquisizione senza precluderne altre.

Sul listino francese il titolo Kering ha reagito molto bene alla notizia. Kering è la nostra società preferita dopo Lvmh nel lusso, settore in cui le acquisizioni creano solitamente valore aggiunto, come dimostra Lvmh.

Occhi sulla divisione Eyewear

Tom Ford è un marchio ben riconosciuto, di fascia alta, con una buona presenza nelle fragranze e nell'occhialeria, in misura minore nell'abbigliamento maschile. L'interesse di Kering sarebbe in particolare rivolto al business delle fragranze e degli occhiali dove vi sarebbero notevoli sinergie. Nell'ultimo trimestre la divisione Eyewear di Kering ha registrato una crescita del 50% anno su anno (+23% a livello organico) arrivando ad un fatturato di Eur 246 milioni. Questa divisione è ancora relativamente piccola e l'unica non profittevole. L’obiettivo del management è di farla crescere e portarla alla profittabilità: poche settimane fa ha formalizzato l'acquisizione di Maui Jim, un iconico brand di occhiali da sole di lusso. Non è stato comunicato il prezzo ma Exane Paribas stima un costo totale di Eur 1,5 miliardi per una società che fattura circa Eur 300 milioni con margini operativi intorno al 20%: la società ha dichiarato che con questa operazione la divisione supererà ricavi annuali oltre il miliardo di Euro.

Ultima trimestrale

Kering archiviato il primo trimestre con ricavi in aumento del 23%, profitti netti +34%, Margini Operativi al 28,4% dimostrando un "pricing power" molto buono, tipico del settore. Sui risultati ha pesato la debolezza del mercato cinese su Gucci, i cui ricavi derivano per il 40% da Cina e Asia.

Gli obiettivi del management sulla divisione Eyewear porterebbe questa divisione alla profittabilità con ovvi conseguenti miglioramenti dei margini operativi dell'intero gruppo, così come un miglioramento del mercato cinese avrebbe lo stesso effetto.

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