L’economia rallenta più dell’inflazione

31/08/2023 05:30
L’economia rallenta più dell’inflazione

Negli Stati Uniti, i tassi, la revisione al ribasso del Pil e l’indebolimento del mercato del lavoro hanno spinto all’ingiù i rendimenti delle obbligazioni ed hanno dato forza i tech. Apple +2%. Scende il dollaro e risalgono euro e oro. Monte Paschi alla terza seduta consecutiva di rialzo. Il Corriere della Sera parla anche oggi di nozze in vista con il Banco BPM. Il Tesoro sarebbe pronto a cedere la sua quota del 64% perché ci guadagnerebbe circa quattrocento milioni di euro.

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Wall Street ha chiuso in rialzo la quarta seduta consecutiva, proseguendo il recupero avviato nella seconda parte del mese. S&P500 +0,4%, Nasdaq +0,5%. Sembra poco probabile che agosto possa chiudersi con un bilancio positivo, a oggi la perdita potenziale è dell’1,6% per il primo indice e del 2,2% per il secondo. Il rimbalzo dei tech è stato comunque notevole, dai minimi toccati poco dopo Ferragosto, il Nasdaq guadagna circa il 6%.

Ieri è arrivata la revisione al ribasso del Pil del secondo trimestre degli Stati Uniti al 2,1%, dal precedente 2,4%. Il dato sull’occupazione nel settore privato diffuso da ADP è stato un anticipo del dato generale in arrivo domani: i nuovi posti di lavoro sono stati 177.000, molto meno di luglio e sotto le aspettative. Questo rallentamento ha contribuito a spingere leggermente all’ingiù i rendimenti delle obbligazioni perché l’economia sembrerebbe proprio andare nella direzione voluta dalla Federal Reserve. Un indebolimento lieve e senza scosse del mercato del lavoro stempera le pressioni inflazionistiche senza avere effetti troppo importanti sulla traiettoria della crescita degli utili aziendali.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire piatte, future del Dax di Francoforte invariato. In Spagna ed in Germania l’inflazione non sembra voler imboccare la via della discesa rapida. Stamattina esce l’inflazione in Francia, alle 11 esce il dato generale della zona euro, importante perché dovrebbe diventare il punto di riferimento per la riunione del board della BCE del 15 settembre. Ieri i rendimenti del Bund e del BTP sono saliti.

TASSI E BOND

I segnali di rallentamento del ciclo economico arrivati nella prima parte della settimana non sono tali da modificare “l’orientamento falco di Jerome Powell e della Federal Reserve”, afferma Francois Rimeu di La Francaise AM. La banca centrale degli Stati Uniti, a suo avviso, ha ragione a non essere convinta del fatto che l'inflazione stia scendendo verso l'obiettivo del 2%. Per poterci arrivare in modo spedito, sarebbe necessaria una crescita economica debole e al di sotto del trend, “cosa che non si è ancora verificata”, oltre che “un riequilibrio del mercato del lavoro". Rimeu si aspetta tassi di interesse nella migliore delle ipotesi stabili nei prossimi mesi, potenzialmente in rialzo in caso di sviluppi negativi dovuti all’inflazione.

Secondo Saira Malik di Nuveen invece, il picco dell'inflazione statunitense dovrebbe essere ormai superato e la crescita economica dovrebbe rallentare nel resto del 2023 e nel 2024, "Questo rallentamento previsto dovrebbe essere accompagnato da un parziale ritracciamento del forte aumento dei rendimenti dei Treasury iniziato dopo il Memorial Day", precisa la strategist in una nota, aggiungendo che "storicamente, il rendimento decennale ha raggiunto il massimo negli ultimi mesi dell'ultimo aumento dei tassi di un ciclo di inasprimento”.

La relativa debolezza del dollaro sta riportando su l’euro, arrivato stamattina a 1,092. Si riprende anche l’oro, a 1.945 dollari l’oncia. Piatto il petrolio Brent.

Le borse dell’Asia Pacifico sono contrastate nel finale di seduta. Accelera nel finale il Nikkei di Tokyo, +1%. In calo dello 0,3% e dello 0,6% l’Hang Seng di Hong Kong e lo Shanghai Composite. In Cina, in agosto ha rallentato il settore dei servizi, pur rimanendo in espansione. Sono arrivati segnali di ripresa dall’industria, l’indice PMI manifatturiero curato dall’ufficio centrale di statistica è salito a 49,7 da 49,3.

SALESFORCE

Il titolo è stato il protagonista del dopo borsa con un rialzo del 5%. La società ha chiuso il trimestre con un incremento degli utili più forte delle aspettative degli analisti: la crescita è stata guidata principalmente dai risparmi e dal taglio costi, le vendite di software per le aziende sono cresciute debolmente rispetto al passato, anche se più delle attese del consensus. Salesforce ha dichiarato di prevedere un margine di profitto operativo del 13,3% per l'anno fiscale a gennaio 2024, rispetto alla stima dell'11,4% fornita tre mesi fa.

TITOLI

Eni. L’asset manager svizzero Energy Infrastructure Partners (Eip) prepara una potenziale offerta per l'acquisto di una quota di minoranza di Plenitude, la controllata Eni per le energie rinnovabili, dicono due fonti a Reuters.

Saipem. Il consiglio di amministrazione ha dato via libera al collocamento di una nuova emissione 'senior unsecured guaranteed' a scadenza settembre 2029. Stamattina la società ha annunciato di aver collocato mezzo miliardo di euro di bond equity linked. Il prezzo di conversione è pari a 2,048 euro.

Webuild. La procura di Genova ha aperto un'inchiesta per turbativa d'asta sull'appalto per la costruzione della diga foranea di Genova, vinto nel 2022 da un consorzio guidato da Webuild.

Iren. Paolo Emilio Signorini è stato cooptato in Cda e nominato amministratore delegato e direttore generale a seguito delle dimissioni di Gianni Vittorio Armani dello scorso giugno.

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