L’economia USA rallenta, i dazi spaventano Wall Street

01/08/2025 12:45
L’economia USA rallenta, i dazi spaventano Wall Street

Le tariffe imposte dal Presidente degli Stati Uniti spingono al ribasso i future sui principali indici di New York, già indeboliti dalla delusione derivante dalla trimestrale di Amazon, mentre i dati macro diffusi oggi aumentano le previsioni di un taglio dei tassi a ottobre.

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L’economia USA rallenta

Segni di rallentamento per l’economia statunitense emersi dai dati macro diffusi oggi che potrebbero aprire le porte di un taglio dei tassi a ottobre mentre l’attenzione dei mercati resta sui dazi imposti dal Presidente Donald Trump.

Le buste paga del settore non agricolo sono scese a 73 mila il mese scorso, inferiori alle 106 mila previste e alle 147 mila di giugno, mentre la disoccupazione è aumentata al 4,2% dal 4,1% precedente e il salario medio orario è aumentato su base mensile dello 0,3% (+0,2% il dato precedente), in linea con le attese.

“A prima vista, questi numeri avvalorerebbero l'ipotesi che il mercato del lavoro stia rallentando e diventando più vulnerabile. L'occupazione pubblica è diminuita, mostrando potenzialmente gli effetti dei tagli alla spesa federale”, evidenzia Jonnelle Marte di Bloomberg.

Debolezza che sta spingendo gli operatori a far scendere i rendimenti a due anni di 14 punti base al 3,82%, poiché le probabilità di un taglio dei tassi a settembre sono tornate oltre il 60%. Il mercato ora riprende a scontare pienamente un primo taglio di un quarto di punto alla riunione di ottobre.

Wall Street oggi

Il dato non cambia la marcia negativa di Wall Street e i future sugli indici principali della Borsa di New York (Dow Jones, S&P500 e Nasdaq) cedono ancora l’1%, indeboliti dal crollo di Amazon nel pre market USA dopo una trimestrale giudicata insufficiente.

Intanto il dollaro accelera al ribasso nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD che torna (+0,70%) a quota 1,15 e il Bitcoin scende (-2%) a 115 mila dollari.

Dal fronte delle materie prime l’oro resta a 3.350 dollari (future), il Brent scende (-0,80%) a 71,13 dollari e il greggio WTI scambia a 68,73 dollari l’oncia.

Timori per i dazi

Trump ha emanato tariffe aggiornate che vanno dal 10% al 41% ed entreranno in vigore dal 7 agosto. Con il Messico, il Presidente ha esteso per altri 90 giorni le tariffe esistenti sui prodotti del Paese, sottolineando che “le complessità di un accordo con il Messico sono un po’ diverse rispetto ad altre nazioni”.

I dubbi sull'impatto sulla crescita e sull'inflazione stanno iniziando a mettere in ombra l'ottimismo guidato dall'intelligenza artificiale che ha sostenuto i titoli tecnologici a grande capitalizzazione.

"La prossima settimana segna una svolta significativa per il commercio globale con l'introduzione dei dazi di Trump, creando incertezza su come queste nuove e storiche barriere influenzeranno concretamente i mercati", spiega Kim Heuacker, consulente associato di Camarco. "Le attuali valutazioni elevate, in particolare tra i titoli azionari statunitensi, stanno diventando sempre più difficili da giustificare", ha aggiunto.

Il nuovo quadro tariffario rappresenta un aumento senza precedenti della pressione fiscale sulle importazioni. Secondo i calcoli degli economisti di Bloomberg, le aliquote medie raggiungeranno il 15,2%, ben al di sopra del 2,3% registrato nel 2024, prima dell'insediamento di Trump. Secondo le stime di RBC BlueBay, il fatturato annuo derivante da questa rotta potrebbe aggirarsi intorno ai 450 miliardi di dollari, rispetto ai 77 miliardi raccolti nel 2024. Questa cifra, pari all'1,25% del PIL, consentirebbe di ridurre leggermente il deficit fiscale statunitense, portandolo al di sotto del 7% del PIL.

I dazi sono "davvero dannosi per l'Europa", secondo Ludovic Subran, Chief Investment Officer di Allianz SE, in quanto “il costo per le aziende sarà enorme, dato che gli Stati Uniti sono di gran lunga il mercato più grande".

Attacco a Powell

Intanto, Trump è tornato ad attaccare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per non aver ridotto i tassi di interesse.

Il tycoon ha scritto sul social Truth Social che “Jerome 'Too Late' Powell, un idiota testardo, deve abbassare sostanzialmente i tassi di interesse, ora. Se continua a rifiutarsi, il consiglio di amministrazione dovrebbe assumere il controllo e fare ciò che tutti sanno che deve essere fatto!".

La decisione di mercoledì scorso era stata presa con 9 voti a favore e 2 contrari, segnando così la prima volta in oltre 30 anni in cui alcuni membri del consiglio si esprimevano contro la maggioranza.

Notizie societarie e pre market USA

Apple (+2%): ha registrato il maggior aumento dei ricavi dal 2021 e ha previsto una crescita "a una cifra media o alta" per il trimestre in corso, ben al di sopra delle stime degli analisti del 3,27%.

Microsoft (+0,80%): ha brevemente superato i 4.000 miliardi di dollari in capitalizzazione, diventando la seconda società quotata in borsa a raggiungere questo traguardo dopo Nvidia.

Amazon (-8%): fatturato salito del 13,3% su base annua, raggiungendo 167,7 miliardi di dollari, meno dei 162,5 miliardi attesi dagli analisti.

Reddit (+15%): prevede ricavi compresi tra i 535 e i 545 milioni di dollari, ben al di sopra della stima media degli analisti di 473 milioni (dati LSEG).

Roku (+5%): a 1,11 miliardi di dollari per il trimestre, superiori alla stima media degli analisti di 1,07 miliardi (dati LSEG).

Moderna (-1%): ridotte le previsioni di vendita per il 2025 a 1,5-2,2 miliardi di dollari, tagliando 300 milioni di dollari dalla fascia più alta, dato che le consegne dei ricavi nel Regno Unito sono state spostate all'inizio del 2026.

Coinbase (-11%): calo dell'utile rettificato per il secondo trimestre, in quanto l'aumento dei ricavi da abbonamenti e servizi è stato compensato da un'attività di trading più debole.

Chevron (+1%): utile rettificato per il secondo trimestre di 1,77 dollari/azione superiore alle stime di 1,70 dollari/azione (dati LSEG).

Exxon Mobil (+0,50%): utile trimestrale rettificato di 1,64 dollari per azione per il trimestre conclusosi il 30 giugno, inferiore allo stesso trimestre dell'anno precedente (2,14 dollari).

Goldman Sachs (-1%): è pronta ad acquistare il produttore di gelati Froneri a una valutazione di 17,13 miliardi di dollari compreso il debito, secondo quanto riportato oggi dal Financial Times.

Eastman Chemical (-12%): prevede per il terzo trimestre un utile rettificato di 1,25 dollari per azione, inferiore alla stima media degli analisti di 1,91 dollari (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Amazon

RBC: buy e prezzo obiettivo alzato da 230 a 240 dollari.

Jefferies: buy e target price sempre a 265 dollari.

JP Morgan: buy e prezzo obiettivo aumentato da 255 a 265 dollari.

Apple

JP Morgan: buy e target price incrementato da 250 a 255 dollari.

Meta

UBS: buy e prezzo obiettivo salito da 812 a 897 dollari.

eBay

Wedbush: neutral e target price alzato da 72 a 90 dollari.

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