L’inflazione c’è ma non fa paura. Borse in rialzo, record a Wall Street

A maggio i prezzi in America sono saliti del 5%, maggior balzo dal 2008, ma in gran parte è l’effetto delle riaperture. Rassicurati sul fronte dei tassi, gli investitori tornano a comprare titoli tech. Scendono ancora i rendimenti dei titoli di Stato Usa. Dollaro debole, guadagna l’oro.
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La Borsa di Hong Kong sale dello 0,4%, Tokio invariata, Shanghai perde lo 0,8%.
Il mantra della Fed “l’inflazione è transitoria” è risultato convincente e i mercati non temono più un rialzo dei tassi, neanche dopo il dato di ieri che ha mostrato un balzo dell’inflazione Usa, salita a maggio al 5% (dal 4,2% di aprile), massimo dall’agosto 2008.
Wall Street ha chiuso con un nuovo record per l’indice S&P500 e il rendimento del Treasury decennale è sceso di altri quattro punti base arrivando stamattina a 1,44%, minimo da marzo.
Borse contrastate ma sostanzialmente positive in Asia, con l’indice di Hong Kong che stamattina sale dello 0,4%, Seul +0,5%, Tokio invariata, arretra Shanghai -0,8% dopo i recenti guadagni.
Si indebolisce il dollaro a fronte di un euro che sale dello 0,1% a 1,218.
Sull’inflazione Usa pesano i rincari di auto usate e biglietti aerei.
I dati hanno mostrato che il forte rialzo dell’inflazione in America è dovuto in gran parte a generi merceologici legati alla riapertura dell’economia, in particolare i biglietti aerei e le auto usate. Questa constatazione ha contribuito ad allentare i timori su un possibile aumento dei tassi che potrebbe destabilizzare i mercati finanziari. Gli investitori hanno finalmente sposato la tesi della Fed che il rialzo dei prezzi è transitorio e che i cambiamenti nella politica monetaria avverranno in modo molto graduale.
Questa visione è condivisa dalla Banca centrale europea, che ieri ha alzato le proprie previsioni di inflazione nella zona euro e, per bocca della presidente Christine Lagarde, ha confermato l’impegno a procedere con il programma di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi europei.
I minori timori sul fronte dei tassi fanno tornare più interessanti i titoli “growth” e l’intero comparto tech. Ieri sera il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,8%, con uno slancio superiore all’S&P500 che ha guadagnato lo 0,47% attestandosi a quota 4.239 punti, nuovo massimo storico.
Il petrolio arretra leggermente con un calo dello 0,2% sia per il Brent (72,3 dollari al barile), sia per il Wti (70,1 dollari).
La flessione del dollaro aiuta il rialzo dell’oro a 1.902 dollari l’oncia (+0,2%).
Il Bitcoin è scambiato stamattina a 37.120 dollari (ieri 36.670).
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Diasorin - Berenberg alza il giudizio a Buy, target price a 170 euro.
Mediaset - Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia è cresciuto nei primi quattro mesi dell'anno del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando era crollato per effetto del lockdown.
Unipol - Fitch ha alzato il rating 'Insurer Financial Strength' (Ifs) di UnipolSai a BBB+ da BBB, e quelli 'Issuer Default' (Idr) di UnipolSai e di Unipol Gruppo a BBB da BBB-. L'outlook rimane stabile.
Unieuro - Ha varato il piano strategico al 2026 che vede a fine periodo ricavi fino a 3,3 miliardi e un Ebit adjusted tra 85 e 95 milioni con investimenti fino a 265 milioni e la ricerca di acquisizioni di scopo per rafforzare il core business.
Banco Bpm - Starebbe negoziando la cessione di Release, controllata al 99% nella quale sono state inserite una parte delle attività della vecchia Banca Italease, si tratta principalmente di crediti in sofferenza per circa 1,3 miliardi di euro.
Stellantis - Il Sole24Ore scrive che nelle ultime settimane ci sono stati degli incontri tra l’azienda ed il governo italiano: si è parlato di investimenti e di un eventuale aiuto di stato alla realizzazione di una grande fabbrica di batterie.
Leonardo - Sta lavorando a varie opzioni per la divisione automation, tra cui la ricerca di un partner con una prospettiva industriale, che possa garantire alla business unit la capacità di essere competitiva nel lungo periodo, salvaguardando i livelli occupazionali, ha detto il gruppo in una nota.
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