L’Ucraina torna a muovere le Borse

21/02/2023 07:45
L’Ucraina torna a muovere le Borse

Via vai a Kiev, ieri l’abbraccio tra Biden e Zelenski, oggi arriva Giorgia Meloni. A Mosca, stamattina, il discorso alla nazione di Vladimir Putin. La Cina scende in campo con un suo piano di ricomposizione del conflitto. Il capo della diplomazia di Pechino ne parlerà a breve a Putin. Scendono i tech di Hong Kong: titoli dell’e-commerce penalizzati dalla lotta per la conquista della supremazia delle app degli acquisti. A Carmignac piace la Cina, a Pictet il Giappone. Eni, Enel: la Lega vuole mandare via i vertici.

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I future di Wall Street hanno iniziato a muoversi stanotte, dopo la chiusura per festività di ieri. Le prime indicazioni sull’avvio delle contrattazioni della borsa degli Stati Uniti hanno indicato la via al mercato azionario asiatico. L’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,5%.

Scendono soprattutto i tech di Hong Kong, l’Hang Seng Tech è in ribasso del 3% per effetto del -3% di Alibaba, del -4% di Tencent e Baidu. 

JD.com è in calo del 7% per effetto di quel che scrive il South China Morning Post a proposito della lotta per il controllo dell’e-commerce cinese. Secondo il quotidiano, la società della spesa online spenderà 1,5 miliardi di dollari in sussidi, promozioni, sconti ed altre misure di marketing per tenere testa alla rivale Pinduoduo.

CINA

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, stamattina poco mosso, ieri ha messo a segno una delle migliori sedute degli ultimi sei mesi. Il +2,4% dell’indice è stato accostato alla promozione delle azioni cinesi arrivato nel fine settimana da Goldman Sachs.

Anche Carmignac punta sulla Cina. “Tutti gli indicatori volgono nuovamente al bello per le azioni cinesi. Sui cinque fattori di rischio che gravavano sulle azioni cinesi nel 2021 e 2022 (verifiche normative rigorose, crisi immobiliare, politica zero-Covid, politiche locali, tensioni tra Cina e Stati Uniti), quattro si sono in larga misura risolti”, afferma Haiyan Li Labbé gestore di Carmignac Portfolio China New Economy in una nota stampa.

La prima e la seconda potenza economica del mondo restano distanti su molto temi, a partire da Taiwan, ma la stretta di mano tra Joe Biden e Xi Jinping a Bali alla fine dell’anno passato è un gesto che secondo Li Labbé vale molto. La responsabile del fondo mette in evidenza la spinta consumistica.

“Le famiglie cinesi hanno un risparmio in eccesso di quasi 18 mila miliardi di renminbi (2,5 mila miliardi di euro), compresi 4 mila miliardi di renminbi accumulati dal 2020, in primo luogo a causa dei lockdown. L’eccesso di risparmio dovrebbe determinare un aumento della spesa per i consumi”.

Altri fattori di crescita strutturale della domanda nazionale cinese sono più avanti elencati nella nota. “Una popolazione di ben 1,4 miliardi di persone; un PIL pro capite di oltre USD 12.500; un tasso di consumo delle famiglie in crescita; un aumento quintuplicato dei consumi totali delle famiglie tra il 2005 e il 2020.

Inoltre, se si analizzano i consumi delle famiglie cinesi in percentuale del PIL, questo dato è ora pari al 54,3%, sensibilmente più basso rispetto ai paesi sviluppati (82,6% negli USA, per esempio), c’è quindi un ampio margine per l’espansione della spesa cinese al consumo”.

GIAPPONE

Il Paese è entrato in una nuova era, a dicembre l'inflazione core ha raggiunto il massimo degli ultimi 41 anni (3,7%) e di conseguenza, la Bank of Japan (BoJ) ha iniziato a porre le basi per l'interruzione della sua controversa politica di controllo della curva dei rendimenti (Yield Curve Control, YCC), una misura di stimolo economico introdotta nel 2016.

Un tempo elogiata per la sua originalitĂ , questa politica ha in seguito destato critiche per avere distorto la curva dei rendimenti, drenato liquiditĂ  dal mercato e portato a un crollo dello yen che ha gonfiato il costo delle importazioni di materie prime.

“La combinazione di normalizzazione della politica monetaria e inflazione contenuta è un mix che rafforza le azioni giapponesi”, scrivono in una nota di ieri, Sam Perry, Senior Investment Manager e Steve Donzé, Senior Macro Strategist di Pictet Asset Management.

In Giappone i tassi reali sono destinati a rimanere negativi; “per questa ragione l'economia giapponese dovrebbe registrare quest'anno il tasso di crescita più elevato di tutto il mondo sviluppato (+1,5%), alimentato dall'aumento degli investimenti e della spesa da parte di aziende e famiglie con grande disponibilità di liquidità”, proseguono Donzé e Perry.

Gli investitori internazionali hanno ignorato e sottopesato le azioni giapponesi a partire dal 2005, ma l'allocazione in questo comparto sta iniziando a riavvicinarsi alla ponderazione del benchmark.

“Le nostre previsioni a lungo termine ci suggeriscono che si tratta di un cambiamento sensato. Nei prossimi cinque anni, ci aspettiamo un rendimento annuo delle azioni giapponesi superiore al 10%, arrivando a sovraperformare le azioni statunitensi e quasi pareggiando i rendimenti delle azioni emergenti (in dollari), ma con una volatilità molto inferiore”, concludono.

UCRAINA

Joe Biden, a sorpresa, è andato in visita a Kiev. Il presidente americano ha promesso a Volodymyr Zelens’kyj nuovi aiuti ma non i jet. A Varsavia, la premier Giorgia Meloni, con la tosse, ha incontrato il presidente polacco Andrzej Duda e il primo ministro Morawiecki.

Hanno parlato di future forniture di armi all’Ucraina. Oggi è attesa a Kiev. Stamattina alle 10 Putin terrà il suo discorso annuale alla Nazione incentrato sulla guerra. Per ospiti, nessuno straniero, solo i militari che hanno combattuto in Ucraina. Ieri il Cremlino, seppur avvisato della visita di Biden, non ha rilasciato commenti. Il petrolio Brent è in calo dell’1% a 83 dollari il barile. Poco mosso l’euro dollaro, a 1,067.

TITOLI

Eni, Enel. Secondo indiscrezioni la Lega chiede un cambio al vertice.

Intesa Sanpaolo. Una corte egiziana si pronuncerĂ  a breve su un caso incentrato sulla vendita di AlexBank al gruppo italiano.

Dea Capital. L'Opa di De Agostini ha superato la soglia del 95% del capitale necessario per lo 'sqeeze-out' e il delisting del titolo.

Unidata. Il Cda ha deciso di avviare un aumento di capitale riservato ad investitori istituzionali fino ad un massimo di 400.000 azioni attraverso una procedura di accelerated bookbuilding. L'aumento è finalizzato anche ad aumentare il flottante del titolo per un eventuale accesso al segmento Star di Euronext Milan nel corso del 2023.

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