La banca centrale di Tokyo avvia la normalizzazione, scende il Nikkei

Il ritocco minimo alla banda di oscillazione del bond decennale potrebbe essere il primo passo del cambio di atteggiamento di una delle poche banche centrali del mondo che stanno ancora portando avanti il quantitative easing a tutto vapore.
Gli investitori aspettano la partenza del Rally di Natale, ma intanto a Wall Street è arrivata alla quarta seduta consecutiva di ribasso: negli Stati Uniti la domanda di nuove abitazioni è evaporata, si vedono gli effetti del rialzo dei tassi. Plenisfer consiglia di stare lontano dalle borse
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L’inaspettata mossa della banca del Giappone sta scuotendo i mercati finanziari in queste ore precedenti l’avvio delle contrattazioni in Europa: il future della borsa di Francoforte perde circa l’1%. Ieri a Wall Street, per l’S&P500 è arrivata la quarta seduta consecutiva di ribasso, il future segna un calo dello 0,8%.
BANCA DEL GIAPPPONE
Il Nikkei di Tokyo segna un calo di quasi il 3% nel finale di seduta, lo yen guadagna circa il 2,5% su dollaro. I rendimenti dei bond governativi i del Giappone salgono sulla maggior parte delle duration. A sorpresa, la banca centrale ha deciso di rivedere la banda di oscillazione del bond a dieci anni, un provvedimento che secondo la strategist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley, Naomi Muguruma, “è un piccolo passo verso l’uscita” dall’attuale schema di politica monetaria. Era da giorni che si parlava sulla stampa giapponese di qualche novità in arrivo, ma la mossa ha preso in contropiede gli economisti, convinti del fatto che le modifiche sarebbero arrivate nella seconda parte dell’anno, quando a guidare la banca centrale ci sarà probabilmente un nuovo governatore. Haruhiko Kuroda, è in carica da dieci anni, il suo mandato scade in aprile. Il governativo decennale del Giappone potrà muoversi fino a 0,5% di rendimento, 25 punti base in più del precedente tetto. La banca centrale ha confermato i tassi di interesse allo 0,1% ed ha aumentato gli acquisti mensili di bond. Nel comunicato non si fa cenno all’inflazione, arrivata in Giappone al 3,4% in ottobre, ma secondo molti economisti, è questo il motivo dell’aggiustamento. Maguruma ritiene che la banca centrale possa ritrovarsi ad alzare ulteriormente la banda di oscillazione, nel caso le forze del mercato comincino a premere in questa direzione.
Il cambio di atteggiamento della banca centrale del Giappone ha ripercussioni in tutta l’Asia Pacifico. Hong Kong -2%, CSI300 di Shangai e Shenzen -2%. Seul -1%. Mumbai -1%. Lo won della Corea del Sud è in rialzo dello 0,7% su dollaro, il dollaro australiano perde lo 0,8%. Si indeboliscono di circa lo 0,2% l’euro e la sterlina.
WALLSTREET
Il listino azionario degli Stati Uniti è stato depresso ieri dalle indicazioni arrivate dal mercato delle costruzioni abitative, l’indice di fiducia della National Association of Home Builders è sceso per il dodicesimo mese consecutivo in dicembre, toccando i minimi dall’aprile del 2020, ma se si tralascia la pandemia, si arriva a livelli mai visti negli ultimi undici anni. La domanda della casa è quasi scomparsa per effetto dell’aumento del costo denaro, segno che la stretta monetaria sta davvero frenando la spinta economica, è probabile che la Federal Reserve si auguri di vedere gli stessi effetti anche in altri ambiti, in modo da raffreddare la spinta sui prezzi al consumo.
RALLY DI NATALE
I mercati, a questo punto dell’anno, cominciano ad aspettarsi quel che per gli americani è il Santa Claus Rally: la statistica dice che dal 1950 al 2021, l’S&P500 segna tra le ultime cinque sedute dell’anno che si chiude e le prime due del nuovo anno, un rialzo dell’1,7%.
ORSI
Il super indice MSCI World, che ieri ha chiuso in calo dello 0,7% a 602 punti, tratta a circa 15 volte l’utile per azione, da 17 dello scorso gennaio. I multipli di borsa sono scesi, ma attenzione a chi guarda solo questo parametro. “Le attuali valutazioni, nonostante la flessione del 2022, sono ancora elevate poiché continuano a riflettere la crescita degli utili aziendali generata dalle passate politiche monetarie espansive e dall’esplosione dei margini registrata a partire dalla seconda metà del 2020 con il termine dei lockdown”, avvertiva ieri in una nota Marco Mencini, Senior Portfolio Manager Equity di Plenisfer Investments SGR. E’ come se l’azionario non incorporasse il proseguimento del rialzo tassi nel corso del 2023, anche se, “la banca centrale americana, in occasione della riunione del 14 dicembre scorso, ha sottolineato che il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse ‘resterà appropriato’ e che la stretta sarà più graduale, ma più lunga. Lo stesso messaggio, in sostanza, è stato trasmesso dalla BCE”.Quanto potrebbero perdere le borse? Planisfer ritiene che “l’azionario potrebbe registrare un’ulteriore flessione, che ipotizziamo possa arrivare a circa il 10%, necessaria a portare i multipli verso valori coerenti con la possibile riduzione delle marginalità aziendali che ci attendiamo possa manifestarsi in un contesto di rallentamento economico e inflattivo, caratterizzato da dinamiche salariali e costi in rialzo”.
BONDS ARE BACK
Il bond governativo della Germania riparte da 2,19% di rendimento. Il decennale degli Stati Uniti si è portato a 3,67%, era a 3,50% a metà della scorsa settimana. BTP a 4,45%, sui massimi dell’ultimo mese.Le obbligazioni investment grade, che nel 2022 hanno perso circa il 20%, secondo Columbia Threadneedle Investments dovrebbero rimbalzare. “Questo non è il momento di chiamarsi fuori dal mercato - scrive Gene Tannuzzo, il responsabile globale mercati obbligazionari della società. In questa asset class ci sono “società che non dovranno necessariamente rifinanziarsi in un contesto che sarà meno favorevole”.In termini di geografie, “la discrepanza in termini di fondamentali tra Europa e Stati Uniti fa sì che per la prima volta dopo molti anni le opportunità in Europa appaiano più appetibili rispetto a quelle negli USA, perché hanno già scontato i rischi geopolitici del conflitto tra Russia e Ucraina ed offrono un premio al rischio maggiore”. Tannuzzo invita a stare sulla qualità creditizia più alta e sconsiglia “i segmenti estremi di ogni settore”. Da evitare “società e i consumatori eccessivamente indebitati e i titoli sovrani mal posizionati per affrontare elevati livelli di volatilità valutaria subiranno pressioni sempre più intense”.
TITOLI
Telecom Italia. Il governo sta lavorando con Cassa depositi e prestiti e fondi internazionali sulle opzioni per la rete, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti dell'ex monopolista per verificare un possibile abuso di posizione dominante nell'ambito della gara indetta da Consip per la fornitura di servizi di telefonia mobile per la PA.
Stellantis ha confermato il terzo decesso di quest'anno dovuto al gonfiaggio di un airbag Takata in un veicolo richiamato, e ha nuovamente avvertito i proprietari di 274.000 veicoli statunitensi più vecchi di provvedere con urgenza alle riparazioni necessarie.
Poste italiane. L'Antitrust ha dato il via libera all'acquisizione, attraverso un'Opa totalitaria, di Net Insurance da parte di Poste Vita, si legge nel bollettino settimanale dell’autorità.
BE sarà delistata il 28 dicembre dopo che, a seguito dell'Opa. Overlord Bidco (Engineering) è arrivata a detenere il 95,7% del capitale della società.
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