La Fed convince, Borse in rialzo. E si riduce la paura per Evergrande

Powell ha annunciato l’imminente avvio del tapering che sarà graduale e durerà fino alla metà del 2022. Nel frattempo i tassi di interesse non saliranno. Rivista al ribasso la previsione di crescita dell’economia Usa. Evergrande, oggi l’appuntamento clou con la cedola da 83 milioni di dollari.
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Rimbalza l’azione Evergrande (+18%), la Borsa di Hong Kong sale dello 0,7%.
Si respira un netto miglioramento del clima sui mercati finanziari dopo le comunicazioni della Fed di ieri sera. Wall Street ha reagito con diffusi rialzi (S&P500 +0,9%, Nasdaq +1%) e anche le Borse asiatiche stamattina sono positive, seppure ancora sotto la spada di Damocle del rischio di default di Evergrande.
Le Borse europee dovrebbero aprire in rialzo, come indica il future sull’indice EuroStoxx50 che avanza dello 0,6%.
In Asia la Borsa di Hong Kong sale dello 0,7%, Shanghai +0,6%, Tokio è chiusa per festività e Seul, che ha riaperto oggi dopo tre giorni consecutivi di chiusura, arretra dello 0,6%.
Forte rimbalzo a Hong Kong dell’azione Evergrande che sale del 18% dopo che la società ha comunicato ieri che oggi pagherà la cedola per gli interessi su un bond in yuan. La società non ha detto niente, invece, su un’altra scadenza di oggi, quella che prevede il pagamento di 83,5 milioni di dollari come interessi per un bond in dollari. Resta quindi alta la tensione sul rischio di default del secondo gruppo immobiliare cinese, gravato da 300 miliardi di dollari di debiti.
Per allentare lo stress del mercato finanziario ieri la banca centrale cinese ha iniettato nel sistema bancario liquidità per 13,9 miliardi di dollari. La misura è stata sicuramente utile, ma il grande interrogativo ancora rimane: Evergrande oggi pagherà o non pagherà la cedola in scadenza?
Secondo Kerry Craig, strategist del mercato globale di JP Morgan Asset Management, “c’è ancora molta strada da fare per risolvere questo problema. Vedremo alcune delle paure immediate di un enorme crollo e del contagio iniziare a ritirarsi, ma sarà ancora un problema che salta fuori perché il mercato immobiliare e le costruzioni sono una parte così massiccia dell'economia cinese”.
Voto unanime al Fomc: tassi fermi fino a metà dell’anno prossimo.
In generale gli investitori hanno apprezzato le comunicazioni della Fed, che ha mostrato prudenza, coerenza e chiarezza di idee. In sintesi, la banca centrale americana inizierà fra poco (probabilmente a novembre) a ridurre gli stimoli monetari all’economia decisi per sostenere aziende e famiglie nella crisi della pandemia. Questi stimoli consistono nello stampare ogni mese 120 miliardi di dollari che vengono utilizzati per acquistare titoli di Stato Usa e obbligazioni garantite da ipoteche immobiliari. Il presidente Jerome Powell ha detto che gli acquisti verranno gradualmente ridotti fino ad arrivare alla completa chiusura degli stimoli attorno a metà del 2022.
Nel frattempo i tassi di interesse resteranno fermi all’attuale livello compreso fra zero e 0,25%. Solo dopo la chiusura del programma di acquisto di bond saliranno.
Il Federal Open Market Committee (Fomc) ha votato all'unanimità per mantenere i tassi a breve termine ancorati vicino allo zero. Il cosiddetto dot plot delle proiezioni ha mostrato che nove dei 18 membri del Fomc prevedono un aumento dei tassi nel 2022, rispetto ai sette delle proiezioni di giugno.
La Fed ha anche aggiornato al ribasso le sue previsioni sull’economia Usa di quest’anno, con il Pil che adesso è atteso a una crescita del 5,9%, dal +7% della previsione di giugno. L’inflazione “core” è prevista per quest’anno al 3,7%, in rialzo dal 3% di giugno, e dovrebbe scendere nel 2022 al 2,3%.
Il dollaro ha reagito con un lieve calo nei confronti dell’euro, che stamattina sale a 1,170 (+0,2%). Il rendimento del Treasury decennale è stabile a 1,30%.
Petrolio in rialzo dello 0,2% don il Brent scambiato a 76,4 dollari al barile e il Wti a 72,4 dollari.
Oro poco mosso a 1.765 dollari l’oncia. Guadagna il Bitcoin, scambiato a 43.800 dollari, da 42.000 di ieri.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Generali – Cattolica Assicurazioni - Consob ha approvato il documento relativo all'offerta di Generali su Cattolica che partirà il 4 ottobre per concludersi il 29 dello stesso mese. Tim – Secondo il Messaggero, la società non avrebbe raggiunto i target prefissati sul calcio con Tim Vision. Si riunisce oggi il cda per discutere la proposta di un polo strategico per il cloud nella pubblica amministrazione, che Tim presenterà con Cdp, Leonardo e Sogei. Tim dovrebbe avere il 45% della NewCo.
Stellantis - Ha annunciato lo stop produttivo in alcuni impianti in Nord America nella settimana del 27 settembre a causa della carenza globale di microchip. Il presidente John Elkann ha detto che la produzione in Italia è fondamentale per la casa automobilistica.
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