La Fed dopo il report sul lavoro: più possibilità per un doppio taglio

Le difficoltà dell’economia USA emerse dai dati diffusi oggi fanno aumentare le possibilità che la Federal Reserve possa effettuare un secondo taglio dei tassi di interesse da qui alla fine dell’anno, mentre per la prossima settimana una riduzione da 25 punti base appare scontata.
Indice dei contenuti
Difficoltà per l’economia USA
Cosa farà la Federal Reserve dopo il rapporto sul lavoro diffuso oggi? I dati economici hanno mostrato la creazione di soli 12 mila posti di lavoro nel mese di ottobre, incremento minore dal dicembre 2020 e al di sotto delle previsioni degli analisti (100 mila). I numeri di settembre sono stati rivisti al ribasso a 223 mila dai 254 mila indicati il mese scorso. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,1%, così come quello allargato alla sottoccupazione, comprensivo degli scoraggiati e il part-time, fermo al 7,7%. Infine, salari hanno mostrato un aumento mensile dello 0,4%, leggermente superiore allo 0,3% atteso, ma sono saliti del 4% su base annuale.
Sono dati che mostrano una debolezza, anche se molti esperti si sono affrettati a spiegare che su questi numeri hanno influito fattori eccezionali come gli uragani Helene e Milton, quest’ultimo tra i più gravi della storia del Paese, colpendo soprattutto le zone del Sudest. Anche lo sciopero in corso alla Boeing avrebbe inciso, mentre oggi i lavoratori votavano l’ultima proposta di aumento salariale arrivato dai sindacati.
Maggiori scommesse per due tagli nel 2024
Per il momento non arrivano dichiarazioni dai banchieri della Fed in quanto è in corso il periodo di blackout previsto prima della prossima riunione, in programma la prossima settimana il 6 e il 7 di novembre, proprio poche ore dopo l’altro grande market mover di questo periodo: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Le attese sono per un taglio da 25 punti base, minore rispetto all’ultimo deciso a settembre (50 bp), ma resta l’incertezza su cosa farà da qui alla fine dell’anno.
I dati macro di oggi hanno modificato le previsioni e, se il taglio da 25 pb appare scontato, dai dati del FedWatch di CME Group emerge un aumento delle possibilità di una nuova riduzione del costo del denaro a dicembre, salite all’85% dal 75% precedente al report sull’occupazione diffuso oggi.
Più spazio per ridurre
“Le revisioni al ribasso dei dai macro sono significative”, scrivono gli analisti di ING, sottolineando l’esistenza "anche di alcune preoccupazioni sulla qualità dei posti di lavoro aggiunti, che sembrano essere incentrati su ruoli part-time e meno retribuiti”, mentre l’occupazione a tempo pieno “continua a scendere in termini YoY”.
Dato che lo scenario dell'inflazione risulta “meno minaccioso e la Fed sta ponendo maggiore enfasi sui posti di lavoro, il rapporto odierno consolida le aspettative per un taglio dei tassi della Fed di 25 punti base la prossima settimana”, proseguono dal broker, prevedendo che “questo sarà seguito da un altro taglio dei tassi di 25 pb a dicembre”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
