La Fed vede ancora altri rialzi di tassi

Le minute della banca centrale americana indicano ancora rischi sul fronte inflazione e i banchieri centrali non vogliono mollare la presa ora che il risultato sembra vicino: ulteriori rialzi dei tassi non sono da escludere. Cina sempre in difficoltà.
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Borse europee pronte ad aprire in calo, ad anticiparlo sono i future sull‘EuroSTOXX50 che arretrano dello 0,6%.
Nella tarda serata di ieri sono state rese note le minute della Federal Reserve che spegne l’ottimismo e continua a vedere rischi verso l'alto per l'inflazione che potrebbero richiedere ulteriori rialzi dei tassi.
Dall’altra parte del mondo, le borse cinesi scendono e l’indice MSCI Asia Pacific arretra fino a toccare i minimi da inizio giugno, da inizio mese siamo a un passo da -7%. Continua a preoccupare la situazione del settore immobiliare. La società di asset management cinese Zhongzhi Enterprise ha detto agli investitori che sta affrontando una crisi di liquidità, secondo quanto riferito da due fonti a Reuters, e che effettuerà una ristrutturazione del debito.
L'annuncio giunge dopo che Zhongrong International Trust, fiduciaria controllata da Zhongzhi, non ha rispettato i pagamenti relativi a decine di prodotti di investimento alla fine di luglio.
Giappone
La bilancia commerciale del Giappone è scivolata in deficit a luglio, dopo il primo avanzo in circa due anni a giugno. A luglio l'export nipponico è sceso per la prima volta in circa due anni e mezzo mettendo in luce i timori per una recessione globale mentre mercati importanti, come la Cina, si indeboliscono. Le esportazioni hanno registrato una flessione di 0,3%, contro attese per un incremento di 0,8%, dopo il +1,5% del mese precedente. L'import è sceso del 13,5% su anno contro attese per un calo di 14,7%. La bilancia commerciale ha visto un deficit di 78,7 miliardi di yen, ben oltre le attese per un surplus di 24,6 miliardi.
Inoltre in giugno gli ordini per macchinari sono aumentati del 2,7% rispetto al mese precedente mentre anno su anno hanno registrato una flessione di 5,8%.
Le minute della Fed
Diffuse ieri sera e relative al meeting di fine luglio, le minute Fed hanno indicato una crescente divisione in seno al board: alcuni esponenti hanno citato rischi per l'economia derivanti da una stretta eccessiva mentre la maggior parte ha continuato a vedere rischi verso l'alto per l'inflazione che potrebbero richiedere ulteriori rialzi. Tutti però si sono detti d'accordo su un approccio 'data-dependent' per le prossime decisioni. Dopo la pubblicazione delle minute i tassi dei Treasuries sono saliti - con il 10 anni al massimo da ottobre - come anche il dollaro. Il mercato è convinto che l'istituto Usa non toccherà i tassi il mese prossimo ma prezza una probabilità del 36% di un rialzo a novembre. In attesa di capire come si muoverà la Fed al meeting del 19-20 settembre, nuovi indizi potrebbero giungere dal tradizionale simposio di Jackson Hole - dal 24 al 26 agosto - organizzato dalla Fed di Kansas City. Spunti sulla solidità del mercato del lavoro - utili in chiave Fed - potrebbero giungere nel pomeriggio quando verranno pubblicate le nuove richieste settimanali sui sussidi di disoccupazione che, da attese, dovrebbero attestarsi a 240.000, in lieve calo rispetto alla precedente settimana. Secondo Pimco le banche centrali dell'Occidente - Fed compresa - beneficeranno della deflazione cinese se questa avesse ricadute sui mercati globali.
Obbligazioni
La seduta prende il via da 169 punti base per il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e tedeschi sul segmento decennale. Sarà invece 4,35% il riferimento per il rendimento del benchmark novembre 2033. Sul primario unica protagonista la Francia che offre un massimo di 8,5 miliardi in Oat con scadenza 2026, 2029 e 2031 e fino a un miliardo negli indicizzati 2027 e 2038. Cancellato invece il consueto appuntamento con l'analogo collocamento spagnolo. Ieri Fitch ha leggermente alzato il Pil italiano a medio termine grazie all’andamento sugli investimenti. Allargando lo sguardo al resto della zona euro, dopo la Germania, anche l'Olanda è entrata in recessione.
BTP a 4,34%, da 4,37% di ieri. Bund a 2,64%.
Cambi
Dollaro forte nei confronti dello yen che scivola ancora in un'area che potrebbe provocare l'intervento di Tokyo. A sostenere la divisa Usa la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi.
Intanto secondo persone a conoscenza della vicenda, questa settimana le principali banche statali cinesi hanno venduto dollari per comprare yuan sia sui mercati onshore che offshore. Attorno alle 7,40 il cross euro/dollarovale 1,0861 (in calo di 0,12%); il cambio euro/yen159,05 (in calo di 0,09%) mentre il dollaroscambia a 146,42 su yen (in rialzo di 0,05%).
Petrolio
Prezzi in calo sui timori per l'impatto delle difficoltà dell'economia cinese sulla domanda. Sempre alle 7,40, il futures sul Brent cede 11 cent a 83,34 dollari il barile e quello sul Nymex 21 cent a 79,17 dollari.
La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite molto più delle attese, -5,96 milioni di barili a 439,662 milioni di unità, secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia (le previsioni erano per un ribasso di 1,7 milioni di barili). In calo anche l’oro (-0,31% a 1.922 dollari l’oncia).
Titoli a Piazza Affari
Sotto i riflettori ancora una volta le banche, con Forza Italia che è tornata a chiedere correttivi alla misura, come la deducibilità del prelievo o l'esclusione degli istituti più piccoli. In vista di un confronto con il governo, il settore ha coinvolto studi legali per individuare punti deboli della misura, in particolare sulla sua aderenza a Costituzione e norme europee
Juventus ha raggiunto un accordo con la Lazio per la cessione temporanea fino al 30 giugno 2025 dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nicolò Rovella. La Lazio dovrà acquisire il giocatore a titolo definitivo al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2023/2024 e della stagione 2024/2025. Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva è pari a 17 milioni.
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