La giornata dell’inflazione Usa, oil sotto 100 dollari

13/07/2022 06:00
La giornata dell’inflazione Usa, oil sotto 100 dollari

Alle 14.30 il dato più atteso, gli analisti stimano un’inflazione a giugno negli Stati Uniti in aumento all’8,8% dall’8,6%. Il forte calo del greggio e delle materie prime fa ben sperare che si sia raggiunto un picco e dal prossimo mese l’inflazione non dovrebbe crescere più a questi tassi. Petrolio sotto i 100 dollari.

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Future

Future in lieve ribasso in Europa con il derivato sull’Euro Stoxx 50 che arretra dello 0,4%, sulla parità i future su Wall Street.

Asia

Asia positiva ma senza grande ottimismo, a Hong Kong l’Hang Seng guadagna lo 0,3% al pari del Csi 300 cinese e del Nikkei a Tokio Il più ampio indice MSCI sulle azioni dell'Asia-Pacifico escludendo il Giappone sta guadagnando lo 0,65%, dopo due giorni consecutivi di perdite e dopo essere crollato ai minimi degli ultimi due anni il giorno prima.

Le azioni taiwanesi hanno guidato i guadagni, con Taiwan Semiconductor Manufacturing Corp un peso massimo dell'indice regionale e locale in rialzo del 4%, dopo che il ministero delle finanze di Taiwan ha dichiarato martedì che avrebbe attivato il suo fondo di stabilizzazione azionaria.

Inflazione Usa

Oggi l’attenzione del mercato è tutta rivolta ai dati sull'inflazione negli Stati Uniti nel mese di giugno, che gli economisti intervistati da Reuters prevedono un'accelerazione dell'8,8% su base annua, un picco di 40 anni.

Un’inflazione elevata verrebbe letta dalla Federal Reserve statunitense come il segno della necessità di continuare con aumenti aggressivi dei tassi di interesse per superare l'impennata dei prezzi, anche se ciò potrebbe spingere l'economia in recessione.

La Fed ha aumentato i tassi di oltre 75 punti base nel suo ultimo incontro. "La forte debolezza dei prezzi del petrolio a luglio suggerisce che l'inflazione di giugno potrebbe segnare un picco. In tal caso, la fase più dinamica dell'inasprimento della Fed potrebbe concludersi con un aumento del tasso di 75 pb il 27 luglio", hanno affermato gli analisti di ANZ.

"La nostra aspettativa è che la forza di fondo dell'inflazione core e i tassi ufficiali ancora profondamente negativi significhino che aumenti dei tassi di 50 pb saranno ancora appropriati dopo l'estate".

Obbligazioni

Sul fronte obbligazionario il Treasury a 10 anni rende qualcosa sotto il 3% mentre il 2 anni è poco sopra il 3%.

Il decennale italiano offre un rendimento al 3,1% con il Bund che rende l’1,13 portando lo spread a 196 punti base.

Banche centrali in Asia

Stamattina la banca centrale della Corea del Sud ha alzato i tassi di 50 punti base, il maggiore aumento da quando la banca ha adottato l'attuale sistema politico nel 1999. Stessa mossa anche per la banca centrale della Nuova Zelanda.

Ancora in calo i prezzi delle materie prime

Le buone notizie sono arrivate ieri sul fronte del greggio “crollato” del 7,9% per la qualità Wti e del 7,1% per il Brent portandosi sotto i 100 dollari al barile. Ieri giù anche il rame (-4,1%) e l’indice delle commodity Bcomm -3,8%.

Tassi e cambi

I timori di tassi più elevati che contribuiscono al rallentamento della crescita economica globale sono stati un fattore importante nel calo del mercato azionario quest'anno, mentre nei mercati valutari l'effetto principale è stato quello di aumentare il dollaro come rifugio sicuro.

L'euro scambiato a $ 1,00265 è dal 2002 che la moneta unica e il biglietto verde non scambiano alla pari.

Il dollaro è rimasto fermo anche su altri concorrenti e il suo indice DXY misura contro i principali rivali si è mantenuto saldamente a 108,27.

Italia

Grazie al piano del governo l'Italia, al quale Eni sta offrendo il suo supporto, sarà in grado di sostituire già il prossimo inverno il 50% del gas russo e arrivare alla piena indipendenza nel 2024-2025. Lo ha detto la presidente di Eni Lucia Calvosa in un'intervista al Sole 24 Ore.

"Il piano su cui è al lavoro il governo - e al quale stiamo offrendo il nostro supporto attraverso i rapporti con i Paesi con i quali operiamo e ai quali diamo buona parte del gas che produciamo nei loro territori - ha coinvolto Algeria e Libia, con il gas via tubo, e stati come Egitto, Qatar, Congo, Angola per il gas liquefatto (Gnl)", ha spiegato Calvosa.

"Grazie a queste iniziative, saremo in grado di sostituire già il prossimo inverno il 50% del gas russo, l'80% l'inverno successivo e il 100% in quello del 2024-2025", ha aggiunto.

I principali operatori internazionali si sono ritirati dal processo di offerta per il distributore di energia elettrica brasiliano di proprietà di Enel, lasciando due aziende locali a competere testa a testa per l'asset. Lo hanno riferito tre fonti a conoscenza della situazione

Tra i singoli titoli a Piazza Affari

Saipem dopo il crollo di ieri (rimangono ancora diritti inoptati per il 30% dell’aumento di capitale da 2 miliardi) ha approvato il piano di sostenibilità del gruppo che copre il quadriennio 2022-25 e si pone tra gli obiettivi il raggiungimento del Net Zero al 2050 per le emissioni di Scope 1, 2 e 3.

L'AD Luigi Lovaglio di Mps si è detto fiducioso sull'aumento di capitale e ha parlato di primi feedback positivi sul piano industriale percepito come solido dal mercato. Come per Saipem siamo fortemente negativi sul titolo da oltre un anno perché ci aspettiamo un aumento di capitale fortemente diluitivo. Berenberg ha tagliato il target su Stm a 35 euro dai 48 precedenti

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