La Giornata Mondiale della Terra spinge i titoli delle rinnovabili

Titoli delle rinnovabili sugli scudi oggi a Piazza Affari, in concomitanza con le celebrazioni per la Giornata mondiale della Terra. Erg e Falck sono stati anche inseriti nel benchmark S&P Global Clean Energy Index.
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Erg e Falck in rally a Piazza Affari
Titoli delle rinnovabili sugli scudi oggi a Piazza Affari, in concomitanza con le celebrazioni per la Giornata mondiale della Terra. Come riportato dalla Finestra sui Mercati di questa mattina Erg e Falck Renewable, le due società che producono energia da fonti rinnovabili potrebbero beneficiare della decisione di ieri della Unione europea, che ha raggiunto un compromesso su un nuovo obiettivo di riduzione della CO2 del 55% entro il 2030. Sempre oggi, inoltre, si svolgerà online il summit sul clima, promosso dal presidente Usa Joe Biden, al quale parteciperanno 40 capi di stato e di governo nell’ambito della strategia Net Zero Emission al 2050.
A fine mattinata Falck azienda leader nell'energia rinnovabile, accelera del 3,77% a 5,93 euro, mentre Erg si porta in guadagno del 2,96% superano la soglia dei 25 euro per azione.
Titolo inclusi nel S&P Global Clean Energy Index
Ieri le due società sono entrate a far parte dello S&P Global Clean Energy Index, l’indice di borsa di S&P Global che racchiude 82 aziende a livello internazionale protagoniste nella produzione di energia green e con elevati standard ambientali sociali e di governance (Esg). L’inclusione da parte di S&P nell’indice Global Clean Energy (con un peso di 0,34% per Erg e dello 0,23% per Falck) rappresenta “un ulteriore importante riconoscimento dell’impegno continuo di ERG nello sviluppo di un portafoglio RES coerente con la lotta al climate change, e nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile che considera le tematiche Esg come elemento essenziale della catena del valore” si legge in una nota diffusa da Erg. Anche Enel è entrata a far parte dell’indice con un peso 4,4%.
Dall’inizio dell’anno due ulteriori Etf (oltre agli I-shares) hanno cominciato a seguire l’indice e, successivamente al re-balancing che ha portato i titoli dello S&P da 30 a 82, è possibile che ulteriori Etf scelgano l’indice come base per i propri fondi passivi, ricorda Equita. «Poiché riteniamo che i flussi di liquidità siano destinati ad aumentare (anche in considerazione della normativa che impone di chiedere ai clienti l’esposizione desiderata ai fondi Esg a partire dal 2022 e degli effetti della tassonomia) riteniamo questo possa essere un catalyst positivo per i 3 titoli», scrivono gli analisti.
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