La recessione manda via l’inflazione, le borse salgono

A Singapore l’economia frena più del previsto e l’autorità monetaria della città stato decide di fermare la stretta monetaria, anche se l’inflazione è molto alta. Questo schema potrebbe diventare ricorrente in tutto il mondo. Il dollaro si spegne e si accende l’oro, ad un passo dai massimi della storia.
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Le aspettative di un progressivo esaurimento della spinta inflazionistica in tutto il mondo, stanno spingendo all’insù l’azionario ed all’ingiù il dollaro, valuta che nei prossimi mesi dovrebbe perdere del tutto il sostegno della stretta monetaria avviata l’anno scorso dalla Federal Reserve. Si stanno rafforzando di conseguenza la maggior parte delle valute del pianeta, soprattutto quelle delle economie emergenti.
EURO
Il cross è sui massimi dell’ultimo anno. L’apprezzamento non è solo una conseguenza dell’indebolimento della valuta degli Stati Uniti, a far galoppare l’euro sono state anche le parole del governatore della banca centrale dell’Austria, Robert Holzmann, quello che si può considerare il membro della BCE più oltranzista per quel che riguarda la stretta monetaria ha detto che per ottenere risultati tangibili servono ancora le maniere forti, un altro rialzo da cinquanta punti base. ”Il rischio di fare poco è più alto del rischio di fare troppo”, ha detto ad un giornale austriaco.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,3%. La borsa di Parigi potrebbe migliorare ulteriormente i record.
I dati sull’andamento dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono probabilmente all’origine della corsa agli acquisti che ieri ha permesso all’S&P500 di chiudere in rialzo dell’1,3%, sui massimi da febbraio. Il Nasdaq ha guadagnato il 2%, miglior seduta da metà marzo.
ORO
Le aspettative di un ritorno alle politiche di stimolo economico, alle quali le banche centrali potrebbero essere spinte dalla frenata dell’economia, sta riportando su l’oro, di nuovo vicino ai massimi della storia anche se i rendimenti delle obbligazioni, soprattutto negli Stati Uniti, si sono mossi poco. Il metallo prezioso di riferimento, che oramai da qualche anno ha rotto la correlazione con la valuta di riferimento del mondo, ieri ha guadagnato oltre l’1% a 2040 dollari, circa trenta dollari sotto i prezzi più alti visti nella storia.
In Asia Pacifico, salgono le borse del Giappone e della Corea del Sud, entrambe si avviano a chiudere la settimana con un guadagno superiore al 3%. Restano indietro le borse della Cina, soprattutto quella di Hong Kong.
Le decisioni prese stanotte dalle autorità monetarie di Singapore, sono in sintonia con quelle prese nelle ultime settimane da alcune banche centrali:’aumento dei segnali di perdita di spinta dell’economia, hanno spinto la Monetary Authority di Singapore a fermare il rialzo dei tassi di cambio, lo strumento con il quale, il soggetto guida il coso del denaro. La conferma del livello fissato nella precedente riunione è arrivata quasi in contemporanea con il dato sul Pil del primo trimestre, inferiore alle aspettative.
I rendimenti delle obbligazioni si sono mossi poco ieri, sia in Europa che negli Stati Uniti. Il Tesoro non ha avuto problemi a centrare gli obiettivi dell’asta da 9,5 miliardi di euro sui titoli a media e lunga scadenza.
DEBITO ITALIANO
L'Italia potrebbe ridurre più velocemente il proprio debito pubblico se continuasse ad accogliere un gran numero di immigrati, come mostrano dati contenuti nel Def pubblicato oggi dal ministero dell’Economia.
Via XX settembre stima che un aumento del 33% degli immigrati registrati in Italia porterebbe a una riduzione del debito pubblico nel 2070 di "oltre 30" punti percentuali in più rispetto a uno scenario di crescita senza migranti. L'ipotesi alla base delle previsioni del ministero, ampiamente accettata dagli economisti, è che un aumento del numero di migranti si traduca in una forza lavoro più numerosa, che a sua volta contribuisce a stimolare l'attività economica. I risultati, contenuti nel Def approvato questa settimana, arrivano mentre il governo Meloni sta faticando a contenere l'aumento degli arrivi di migranti dal Nord Africa. "Data la struttura demografica degli immigrati che entrano in Italia, l'effetto sulla popolazione residente in età lavorativa è significativo", si legge nel Def.
Il ministero ha anche affermato che gli afflussi di migranti possono compensare l'impatto negativo sul debito pubblico di una popolazione in calo. Le nascite in Italia sono scese a un nuovo minimo storico sotto le 400.000 unità nel 2022, secondo quanto affermato la scorsa settimana dall'ufficio statistico nazionale ISTAT.
La spesa pensionistica, la più alta tra i paesi Ocse, dovrebbe raggiungere un picco del 17,4% del Pil nel 2036, dall'attuale 16%, prima di scendere e stabilizzarsi sotto il 14% del Pil intorno al 2060-2070, secondo il Def.
Il documento di programmazione prevede che il debito pubblico italiano scenda al 140,4% del prodotto interno lordo (Pil) nel 2026 dal 142,1% di quest’anno.
TITOLI
Enel prevede di installare 10.000 colonnine di ricarica per le auto elettrica negli Stati Uniti al 2030, riporta il Wall Street Journal
Somec. L'azienda specializzata nell'ingegnerizzazione, produzione e messa in opera di progetti complessi chiavi in mano nell'ingegneria civile e navale, ha ottenuto una serie di commesse in ambito navale per complessivi 21,1 milioni di euro.
Leonardo. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha detto che l'Antitrust dovrebbe intervenire contro la nomina dell'ex ministro alla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, come nuovo AD del gruppo di difesa e aerospazio. Secondo Bonelli, la nomina violerebbe la legge contro il conflitto di interessi per via del ruolo da ministro che Cingolani ha ricoperto fino a meno di 12 mesi fa.
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