La settimana della FED inizia con le borse in rally

L’indice MSCI World è sui massimi della storia, la scorsa settimana il benchmark di riferimento dell’azionario mondiale ha guadagnato l’1,7%. Il future del Dax di Francoforte è in rialzo dello 0,2%.
Euro piatto, a 1,173 su dollaro, dopo il taglio del rating della Francia da parte di Fitch. Sébastien Lecornu, il premier senza maggioranza indicato dal presidente Emmanuel Macron pochi giorni fa, è già sulla linea del fuoco: giovedì è stato indetto uno sciopero generale dai sindacati.
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La settimana della riunione di politica monetaria della Federal Reserve degli Stati Uniti inizia in Asia con il massimo storico dell’indice di riferimento dell’area.
L’indice MSCI World è sui massimi della storia, la scorsa settimana ha guadagnato l’1,7%.
Le variabili macroeconomiche sono poco mosse. L’oro tratta a 3.645 dollari l’oncia, non lontano dai livelli record dei giorni scorsi. Petrolio Brent in rialzo dello 0,5% a 67,5 dollari il barile. Euro piatto, a 1,173 su dollaro, dopo il taglio del rating della Francia da parte di Fitch. Il future del Dax di Francoforte è in rialzo dello 0,2%.
FRANCIA
Sébastien Lecornu, il premier senza maggioranza indicato dal presidente Emmanuel Macron pochi giorni fa, è già sulla linea del fuoco. Il trentanovenne ex ministro della Difesa se l'è dovuta vedere fin dal primo giorno con l'inedito movimento di protesta creato sui social per "bloccare tutto". Poi, appena cominciate le difficili consultazioni, è arrivata la scure di Fitch che ha declassato la Francia da AA- ad A+, una conferma dell'instabilità politica e di un debito il cui peso asfissia il Paese.
Nemmeno il tempo di riprendersi, che Lecornu deve già pensare a come minimizzare gli effetti della grande giornata di sciopero annunciata per giovedì prossimo dai sindacati. Con la parola d'ordine: superare la mobilitazione di "Bloquons tout".
Dal premier è arrivata la prima, importante concessione a sindacati e opposizioni, con la rinuncia al provvedimento che Bayrou aveva inserito nel suo progetto di finanziaria e che più aveva fatto infuriare i francesi: la soppressione di due giorni festivi. Nonostante un avvio sulla graticola, Lecornu ostenta fiducia e sembra mettere in mostra la dote che tutti gli riconoscono: è un negoziatore dalle grandi qualità, ex Républicains, poi macroniano capace di dialogare a 360 gradi, da Le Pen ai socialisti. Sul declassamento di Fitch, Lecornu promette "ogni sforzo per l'adozione di una finanziaria e il risanamento delle finanze pubbliche”.
E’ LA SETTIMANA DELLE BANCHE CENTRALI
Per la prima volta dal dicembre del 2024, il costo del denaro scenderà negli Stati Uniti, mercoledì la Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi al 4% (limite inferiore) dal 4,25%. Nel comunicato ci saranno anche le nuove stime su crescita ed inflazione, oltre che la nuova nuvola dei dots (punti). Quest’ultima è importante, in quanto permetterà di verificare quanto i membri del Federal Open Market Committee sono allineati alle aspettative del mercato: i future danno tre tagli per fine anno, a giugno i dots segnavano due tagli. La conferenza stampa del presidente Jerome Powell dovrebbe dare indicazioni utili sulle prossime mosse: venerdì scorso, Morgan Stanley ha scritto di aspettarsi altri tre tagli consecutivi, dopo quello di settembre.
Si riuniscono questa settimana altre banche centrali, mercoledì quelle del Canada e del Brasile, giovedì quella dell’Inghilterra, venerdì quelle del Sudafrica e del Giappone.
Secondo il team di strategist di MPS, Il governatore della Bank Of England, Andrew Bailey, potrebbe confermare l’impostazione attendista mostrata nell’ultima riunione, “alla luce di un’inflazione che rimane resiliente”, ma resta aperta la possibilità di un cambio di tono, con qualche accenno alla necessità di sostegno all’economia. Dalla Bank of Japan, attesa confermare i tassi, potrebbero arrivare indicazioni di un rialzo in arrivo: il mercato prezza un aumento di 15 punti base entro dicembre. La banca centrale canadese dovrebbe tagliare i un quarto di punto, quella brasiliana e del Sudafrica dovrebbero lasciare invariato il costo del denaro. secondo MPS, i principali dati macroeconomici da monitorare saranno i seguenti: le vendite al dettaglio USA (martedì), importanti per le indicazioni sui consumi del 3°T, l’inflazione UK (mercoledì) prima della riunione BoE che sarà sicuramente tenuta in considerazione nella decisione sui tassi. Ci sono infine i sussidi di disoccupazione USA (giovedì) che stanno acquisendo sempre più importanza dopo il recente forte rialzo.
In Asia Pacifico è chiuso il mercato finanziario del Giappone, sia l’azionario che l’obbligazionario. Salgono le borse di Hong Kong, di Shenzhen e di Shanghai.
CINA: L’ECONOMIA NON TIRA, SERVONO STIMOLI
Il mese scorso, l’attività economica cinese ha rallentato più del previsto in tutti i settori principali, il mercato risponde ai dati di questa notte aumentando la scommessa sul varo di misure di stimolo. La produzione industriale e i consumi hanno registrato il mese peggiore dall’inizio dell'anno, dopo un forte rallentamento a luglio. La produzione delle fabbriche e delle miniere cinesi è cresciuta del 5,2% lo scorso mese rispetto all’anno precedente, secondo i dati dall'Ufficio Nazionale di Statistica, il più piccolo aumento dall'agosto 2024.
Le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,4% su base annua in agosto, più lentamente rispetto alle previsioni di un aumento del 3,8% e in calo rispetto al 3,7% del mese precedente. L'espansione degli investimenti in immobilizzazioni nei primi otto mesi dell'anno ha subito una forte decelerazione, attestandosi allo 0,5%, il dato peggiore per il periodo dal 2020.
I dati "confermano un forte rallentamento nella seconda metà del 2025, soprattutto sul fronte degli investimenti", ha affermato Carlos Casanova, economista senior per l'Asia presso Union Bancaire Privee a Hong Kong.
TITOLI
Stellantis. Il brand statunitense Ram ha annunciato venerdì di aver rinunciato allo sviluppo di una versione fully-electric del pick up Ram 1500, in risposta alle indicazioni dei clienti e al rapido venir meno della domanda per veicoli di questo tipo. Lo sviluppo del confronto avviato con l'Europa sul futuro dell'auto, il nuovo tavolo del settore con il ministro Urso, l'atteso incontro tra l’amministratore delegato Antonio Filosa e i sindacati. Sono queste, secondo l’ANSA, le scadenze principali - nessuna ha ancora una data precisa - nell'agenda di Stellantis delle prossime settimane. Intanto l'azienda prepara il lancio dei nuovi modelli: a ottobre inizierà la produzione della Jeep Compass a Melfi e a novembre quella della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, due vetture sulle quali l'azienda punta per aumentare la quota di mercato. Il 30 ottobre, poi, saranno resi noti i conti del terzo trimestre.
Banche - La Lega intende chiedere alle principali banche nazionali di contribuire con almeno 1 miliardo di euro alla legge di bilancio 2026, hanno riferito venerdì fonti politiche. Il leader Matteo Salvini prevede di incontrare nei prossimi giorni i vertici degli istituti coinvolti, hanno aggiunto le fonti. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che le banche italiane devono consolidarsi per affrontare le sfide poste dai colossi tecnologici, che si preparano a competere per quote di mercato nel settore finanziario.
Leonardo. I gruppi aerospaziali europei Leonardo, Thales e Airbus stanno accelerando i piani per la joint venture da 10 miliardi di euro che unirebbe le loro attività satellitari e puntano a un primo accordo nelle prossime settimane. Lo riferiscono a Reuters fonti vicino al dossier. In un'intervista al Corriere della Sera ieri, il Ceo di Airbus Defence and Space Michael Schoellhorn ha dichiarato che le tre società potrebbe firmare un accordo iniziale già quest'anno.
Snam. Il closing sull'acquisto da Infinity Investments del 25% nel capitale di Vier Gas Holding, società che possiede indirettamente l'intero capitale di Open Grid Europe, previsto a fine settembre, va verso uno slittamento, scrive Il Sole 24 Ore sabato. L'operazione, conclusa dall'ex ad Stefano Venier è oggetto di una "riflessione approfondita" da parte dell'azienda e i suoi azionisti. Pesano anche le preoccupazioni del governo tedesco per la presenza dei cinesi di State Grid in CDP Reti, che a sua volta controlla poco più del 30% di Snam, aggiunge Il Sole 24 Ore.
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