Lagarde apre ai tagli dei tassi, “probabili già in primavera”

La Presidente della Banca centrale europea apre alla possibilità di un avvio dell’allentamento monetario già prima dell’estate dopo che altri membri dell’istituto avevano parlato di tempi più lunghi, anche se avvisa che Francoforte resta dipendente dai dati nelle sue scelte future.
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Le parole di Lagarde sui tassi
Se ieri il cielo del palcoscenico del Forum internazionale di Davos aveva visto volare più falchi che colombe, con alcuni membri della Banca centrale europea a indicare un orizzonte lontano per l’avvio dei tagli dei tassi di interesse da parte di Francoforte, oggi è la Presidente dello stesso istituto ad aprire alla possibilità di un cambio nella politica monetaria già nel corso di quest’anno.
I tagli ai tassi potrebbero arrivare in estate, ipotesi definita da Christine Lagarde come “probabile”, per poi ripetere il solito ‘mantra’ della dipendenza dai dati macro economici e dalle letture dell’inflazione, in programma questa mattina e prevista in rialzo (+2,9%) a dicembre rispetto al dato precedente (2,4%).
Oggi la stessa Lagarde parlerà al Forum di Davos (ore 16:15 italiane) ma la Presidente ha voluto anticipare il suo pensiero nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg TV.
La fretta dei mercati
Appena un giorno prima dell'inizio del cosiddetto periodo di silenzio che precede le riunioni sulla politica monetaria della BCE, in agenda per la prossima settimana (25 gennaio), nel corso dell’intervista Lagarde avvisava che la forte attesa per l’avvio dei tagli da parte del mercato “non sta aiutando la nostra lotta contro l’inflazione”, ritenendo che queste siano “troppo alte rispetto a quello che probabilmente saranno le scelte” finali della BCE.
“Siamo sulla giusta strada ma non dichiarerò vittoria fino a quando non avremo piena fiducia di poter conseguire in maniera sostenibile l'obiettivo di inflazione del 2% a medio termine e avremo dati a supporto”, ha aggiunto Lagarde.
I mercati finanziari hanno risposto ai suoi commenti riducendo l'entità dei tagli attesi dalla BCE quest'anno e ora vedono 140 punti base entro la fine dell'anno, equivalenti a cinque mosse da un quarto di punto, con una probabilità del 60% di una sesta. Gli operatori stavano già prezzando completamente sei riduzioni alla fine della scorsa settimana ma c’è anche meno convinzione che la prima mossa avverrà già ad aprile, considerata una certezza fino ad ora.
Mentre Lagarde parlava, il governatore della Banca centrale olandese, Klass Knot, manifestava le stesse preoccupazioni della Presidente sulla fretta degli operatori per un taglio. “I mercati si stanno precipitando, è piuttosto chiaro, e il problema per noi è che alla fine potrebbe diventare autolesionista”, ha detto.
In ogni modo, Knos si è detto “ottimista” sulla prospettiva “credibile” di un ritorno dell'inflazione al 2% nel 2025, ma ancora molto deve andare bene affinché questo accada”.
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