Le banche centrali cambiano tono, borse in ripresa

Nelle ultime ore, due importanti esponenti della Federal Reserve e la Reserve Bank of Australia hanno fornito rassicurazioni sulle manovre di contrasto all’inflazione. Poco o nullo l’impatto delle trimestrali sui mercati. Petrolio sui massimi di lungo periodo alla vigilia dell’Opec+. Banca Monte Paschi, il Tesoro avrebbe chiesto all'ad Guido Bastianini, di lasciare il posto ad altri.
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Negli ultimi due giorni di un “mese davvero brutto”, sono tornati in azione gli acquirenti sistematici: ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 3,4%, venerdì era salito di oltre il tre per cento. Mettendo insieme le due performance, si ha il miglior risultato dal novembre di due anni fa. E’ stato l’arrivo dei compratori seriali, secondo Scott Lander, chief investment officer ad Horizon Investments, a cambiare i connotati di un gennaio comunque disastroso: -5,3% a livello di S&P 500. Stamattina in Asia Pacifico, le borse dell’India, del Giappone e dell’Australia sono in rialzo. Quasi tutti i mercati dell’area sono chiusi per i festeggiamenti del Capo d’anno lunare in Cina. Il future dell’indice Dax di Francoforte è positivo (+1%).
Le trimestrali di Wall Street
Non sembrano essere state le comunicazioni del trimestre a guidare Wall Street in questo poderoso recupero. I dati di Refinitiv mostrano che fino ad oggi gli utili hanno battuto le attese mediamente del 4%, in linea con la media degli ultimi vent’anni, molto sotto il +16% medio degli ultimi quattro trimestri. Chris Harvey, un analista di Wells Fargo ha visto che mediamente, il mercato non ha fatto molta distinzione, in queste settimane, tra chi supera le previsioni e chi le manca: i titoli delle società con utile per azioni sotto le attese hanno aperto mediamente in calo del 3% il giorno dopo i risultati. Ma sono scese, mediamente dello 0,2%, anche le società con risultati oltre il consensus.
Le banche centrali cambiano tono
Ad influenzare positivamente i mercati dovrebbe essere stato anche il cambio di tono da parte di alcune banche centrali. Nell’annunciare stanotte la fine del programma di stimoli, la Reserve Bank of Australia ha precisato che il cambio di politica monetaria non implica l’avvio della corsa al rialzo dei tassi. Il governatore Philip Lowe ha rassicurato che non c’è fretta di intervenire sull’inflazione, perché i salari, che pur sono in crescita, non sono ancora a livelli tali da essere considerati una minaccia sostanziale. Poche ore prima, Mary Daly della Fed di San Francisco aveva detto che l’intervento della Fed deve essere “graduale e non dirompente”, misurato e ritmato dai dati. Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazione di Esther George, la numero uno della Fed di Kansas City, su posizioni di politica monetaria meno morbide di quelle dalla Daly, ha affermato che “non è nell’interesse di nessun sconvolgere il quadro economico con aggiustamenti inaspettati”.
Opec + dovrebbe proseguire il rialzo della produzione
Il greggio è intorno ai massimi degli ultimi sette anni alla vigilia del meeting dell’Opec +. Il cartello dei paesi produttori allargato alla Russia dovrebbe proseguire il rialzo della produzione, ma compatibilmente con la ridotta capacità aggiuntiva di alcuni grandi del cartello: Russia e Nigeria sono al massimo e non hanno più margini di manovra per un incremento. Si riducono le possibilità di arrivo sul mercato di nuove forniture dall’Iran. Gli Usa hanno avvisato stanotte che non restano che "pochissime settimane" per salvare l'accordo sul nucleare, sollecitando nuovamente Teheran a condurre negoziati "diretti" per arrivare ad un compromesso "sulla linea d'arrivo". I colloqui di Vienna, ai quali i negoziatori americani partecipano solo indirettamente, hanno permesso in gennaio "dei progressi per ridurre la lista delle divergenze”, ha dichiarato un alto dirigente Usa ad Ansa. "E' per questo che e’ suonata l'ora delle decisioni politiche", ha aggiunto. “Possiamo vedere un cammino verso un accordo se sono prese delle decisioni, e se sono prese in fretta", ha proseguito. Le discussioni sono state sospese venerdi' per consentire alle delegazioni di fare il punto con i loro rispettivi governi.
Italia, per il 2022 obiettivo di crescita superiore al 4%
Il ministero dell'Economia ha confermato ieri pomeriggio che per il 2022 l'obiettivo resta una crescita superiore al 4%, nonostante la recrudescenza della pandemia stia causando un temporaneo rallentamento delle attività in alcuni settori e il caro energia sia un fattore di rischio. "Tuttavia, il quadro epidemico nazionale è in fase di miglioramento e il governo è già ripetutamente intervenuto per attutire il rialzo dei prezzi di gas ed elettricità su imprese e famiglie. Ulteriori interventi sono in esame", si legge nella nota. "L'impatto espansivo della politica di bilancio continuerà a dispiegarsi nel corso di quest'anno e a questo si aggiungerà l'effetto iniziale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale, l'obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4 per cento", prosegue la nota.
Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo
Telecom Italia. Tim Brasile ha nominato Alberto Mario Griselli nuovo amministratore delegato in sostituzione di Pietro Labriola e consigliere di amministrazione con effetto immediato. La posizione di chief revenue officer, si legge in una nota, diventera' temporaneamente vacante e l'amministratore delegato accumulera' le sue responsabilita’.
Banca Monte Paschi. Il Tesoro avrebbe chiesto all'ad Guido Bastianini, di lasciare la guida della banca. La richiesta, secondo quanto confermano piu' fonti all'ANSA, sarebbe stata avanzata in un incontro che il manager avrebbe avuto la scorsa settimana con Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro. Ieri Il Tempo aveva riportato per primo l’indiscrezione. Il posto di Bastianini potrebbe essere preso dall'ex AD di Bper Alessandro Vandelli, scrive Reuters.
Settore video game. La giapponese Sony ha annunciato l'acquisizione della statunitense Bungie Inc., creatrice della popolare serie 'Destiny' e 'Halo' per 3,6 miliardi di dollari. L’operazione consentira' agli estimatori di Bungie "di accedere ai servizi in presa diretta e sfruttare le avanzate capacita' tecnologiche della piattaforma”, scrive Sony. L'acquisizione segue l'annuncio dello scorso mese della concorrente Microsoft, produttrice della console Xbox, di rilevare la Activision Blizzard, creatrice di 'Calls of Duty', per 68,7 miliardi di dollari.
Juventus ha raggiunto l'accordo con il Borussia Moenchengladbach per l'acquisto di Denis Zakaria per 4,5 milioni in tre esercizi oltre al contributo di solidarietà di 4,1 milioni. Ha ceduto al Tottenham i calciatori Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur.
Zignago Vetri. Cinque azionisti hanno avviato la cessione di azioni fino allo 0,62% del capitale attraverso un accelerated bookbuilding (Abb) riservato a investitori qualificati in Italia e a istituzionali esteri.
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