Le Borse alla danza dei tassi: mercati pronti per un recupero

Future positivi dopo il pesante selloff di ieri sui titoli tech. Poche indicazioni dai listini dell’Asia, per lo più chiusi per festività. Le vendite innescate dalle dichiarazioni di Janet Yellen su un possibile aumento dei tassi. Stabili il dollaro e il rendimento dei Treasury. Continua il rialzo delle materie prime, rame sopra i 10mila dollari alla tonnellata.
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l future sull’EuroStoxx50 avanza dello 0,9%. Borsa di Hong Kong -0,4%.
Le Borse potrebbero reagire positivamente oggi dopo la pesante caduta di ieri, innescata ancora una volta dal timore di un possibile rialzo dei tassi in America. Stamattina i future sugli indici americano S&P500 e Nasdaq sono in rialzo dello 0,3%, il future sull’EuroStoxx50 guadagna lo 0,9%.
Poche indicazioni dai mercati asiatici, dove le principali Piazze sono ancora chiuse per festività: sono ferme le Borse di Giappone, Cina, Corea del Sud. La Borsa di Hong Kong arretra dello 0,4%.
Ieri una pioggia di vendite si è abbattuta sui titoli tech dopo che la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha detto che potrebbe verificarsi un rialzo dei tassi di interesse per contrastare il rischio di un surriscaldamento dell’economia Usa, che sta correndo grazie ai fortissimi aiuti pubblici.
Yellen, che in passato è stata presidente della Fed, ha poi cercato di ridimensionare le sue dichiarazioni, ma ormai il selloff era partito a valanga. I titoli tecnologici, che già hanno quotazioni molto alte, sono i più esposti al rischio di un innalzamento dei tassi di interesse, perché le loro valutazioni si basano su una proiezione della crescita degli utili negli anni futuri.
L’indice S&P500 ha chiuso in calo dello 0,6%, il Nasdaq ha perso l’1,9%. Fra i titoli più colpiti Apple -3,5% e Amazon -2,2%, male anche Nvidia -3,2% che rischia di soffrire per la carenza di capacità produttiva di chip. Alphabet (Google) è scesa dell’1,5%, Microsoft -1,6%.
Yellen ha detto che non voleva né prevedere, né raccomandare un rialzo dei tassi e ha rimarcato di essere d’accordo con la previsione della Fed secondo la quale un’eventuale impennata dell’inflazione sarà temporanea.
Le sue dichiarazioni non hanno mosso né il dollaro, invariato sull’euro a 1,201, né il rendimento del Treasury decennale, invariato a 1,59%.
Sale l’attenzione per il dato di venerdì sull’occupazione in Usa.
Intanto sale l’attenzione per i dati sull’occupazione Usa che saranno diffusi oggi e soprattutto venerdì. Ci si aspetta che nel mese di aprile il numero degli occupati sia salito di circa un milione.
Ai tanti investitori che si domandano quanto a lungo la Fed potrà rinviare il rialzo dei tassi di fronte ai continui segnali di accelerazione dell’economia, ieri ha risposto Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, il quale ha detto che ci potrebbero volere ancora alcuni anni prima che l’economia Usa torni alla piena occupazione.
L’inflazione salirà perché a livello planetario aumentano i prezzi delle materie prime, da quelle usate nell’industria come il rame, tornato sui livelli di 10 anni fa a oltre 10.000 dollari la tonnellata, a quelle agricole.
Il petrolio stamattina sale di un altro 0,8% con il Brent a 69,4 dollari e il Wti a 66,2 dollari.
Oro invariato a 1.778 dollari l’oncia.
Scende il Bitcoin a 54.851 dollari, da 56.000 di ieri.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Stellantis – Ha chiuso il primo trimestre con 37 miliardi di euro di ricavi, +14% anno su anno: il consensus si aspettava circa 35 miliardi di euro. La società conferma gli obiettivi del 2021 in termini di utile operativo. Ieri la società aveva fatto sapere che nel 2021 le sue attività industriali avranno impatto zero in termini di anidride carbonica, anche senza il contributo dei certificati forniti da Tesla.
Eni - Ha collocato un bond ibrido da 2 miliardi.
Campari – Ha chiuso il primo trimestre 2021 con vendite nette pari a 397,9 milioni di euro, in crescita organica del 17,9% su anno, e un utile di gruppo prima delle imposte a 64,8 mln, in aumento del 112,1% dopo rettifiche complessive positive per 0,7 milioni. Berenbrg e Barclays alzano il target price.
Autogrill – Ha chiuso il primo trimestre con ricavi in calo di quasi il 60% a 370,6 milioni di euro e un Ebit negativo per 102 milioni di euro rispetto al rosso di 80 milioni un anno prima.
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