Le borse tentano il rimbalzo, tre streghe permettendo

Oggi è giornata di importanti scadenze tecniche: per molti operatori del mercato delle opzioni è una seduta cruciale. Secondo indiscrezioni riaprirà tra un paio di settimane il confine tra Hong Kong e la Cina, ci si aspetta l’arrivo di un esercito di turisti e la ripartenza degli acquisti di beni di lusso. Occhi puntati sullo spread, tornato a salire anche perché il governo italiano punta i piedi sul MES
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La settimana delle banche centrali potrebbe chiudersi con una moderazione della volatilità, i future di Wall Street e quelli delle borse dell’Europa sono poco mossi, ma oggi è giornata di scadenza di opzioni, per cui è possibile a un certo punto il ritorno delle turbolenze.
Ieri l’S&P500 ha chiuso in ribasso del 2,5%, la variazione negativa più pesante dell’ultimo mese e mezzo. I dati macroeconomici hanno mostrato che il mercato del lavoro resta molto forte, quindi non sta andando nella direzione auspicata dalla Federal Reserve. Ma allo stesso tempo, l’aumento dei prezzi sta erodendo la fiducia dei consumi: il dato sulle vendite al dettaglio ha mostrato che gli americani cominciano a ridurre gli acquisti dei beni voluttuari.
In Europa, nel giorno dell’annuncio sui tassi da parte della BCE, l’indice Stoxx 600 ha perso quasi il 3%: per trovare una seduta così negativa si deve andare a maggio.
Christine Lagarde è stato chiara e definitiva nell’escludere la possibilità di un’inversione di rotta nella politica monetaria, il fatto che i tassi sui depositi siano stati alzati solo di 50 punti base, dopo due interventi da 75 punti base non deve essere interpretato come un segnale di moderazione: chi lo fa, si sbaglia.
Gli avvenimenti della BCE si sono fatti sentire anche sul mercato delle obbligazioni governative. Il decennale tedesco si è portato a 2,07%. Il biennale ha toccato 2,33% di rendimento, massimo dal 2008. È stato colpito ancora più duramente il BTP, arrivato a 4,13%. Si ì risvegliato lo spread, arrivato a 206 punti base anche perché l’Italia sta puntando i piedi sulla ratifica del meccanismo di scudo alla frammentazione.
SPREAD/MES
Ieri Christine Lagarde ha invitato l’Italia a chiudere “velocemente la riforma”, perché da marzo, per effetto della diminuzione degli acquisti di bond, l'ombrello protettivo comincia a chiudersi. Il governo ha risposto in modo stizzito. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, molto vicino a Giorgia Meloni, ha aperto Twitter per pubblicare un grafico con la caduta libera del prezzo di Btp definendo la presa di posizione della Bce “decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha allargato le mani: “Il Parlamento ha dato un indirizzo, non è che io posso andare contro il Parlamento”.
VALUTE
Il dollaro si indebolisce e si rafforzano stamattina soprattutto lo yen, la corona norvegese e la sterlina. Euro dollaro +0,2%. Si indeboliscono lo won della Corea del Sud e il dollaro di Taiwan.
ASIA PACIFICO
La borsa di Tokyo si avvia a chiudere in ribasso dell’1,8%. In lieve rialzo l’Hang Seng di Hong Kong. Dopo tre anni di chiusura, il confine tra la ex colonia inglese ed il resto della Cina riaprirà all’inizio del mese prossimo, scrive stanotte il South China Morning Post.
Il quotidiano riporta che le autorità di Pechino hanno già predisposto un rafforzamento delle strutture di controllo, in modo da riuscire a gestire al meglio il fortissimo afflusso di persone. Il Segretario ai trasporti di Hong Kong, Liu Chun ha detto che dovrebbero essere ripristinati a breve i collegamenti ferroviari ad alta velocità con le città del Sud della Cina.
LUSSO
L’ultima coda della pandemia in Cina e la guerra Russia-Ucraina potrebbero rallentare ancora per un po’ di tempo la marcia delle società del lusso, ma si tratta solo di una parentesi, di un momentaneo aumento della volatilità che non cambia i termini della strategia di investimento di Pictet Asset Management.
Le società del settore, soprattutto quelle dei marchi più solidi (premium), “possono essere una scelta vincente”, si legge in un report diffuso ieri.
Sandy Wolf, Impact & Analytics Manager invita per prima cosa a non confondere il super lusso, espresso da nomi come Remy Cointreau, Luis Vuitton ed Hermes, con il mondo dei beni voluttuari: nel primo aggregato ci sono “firme caratterizzate da elevata capacità di innovazione e differenziazione dei prodotti, con un importante componente di acquisto esperienziale”.
I marchi premium, hanno spesso radici storiche, ma non sono affatto conservatori, negli ultimi anni sono stati quelli che hanno investito di più nel digitale e nell’online. In questo modo, essi “hanno aperto le porte a nuovi consumatori lontani dal tradizionale acquisto nelle boutique di punta (dagli acquirenti full digital della Generazione Z, al nuovo ceto medio-alto cinese dislocato nel Paese”.
Infine, conclude Wolf, i campioni dell’esclusività sono anche campioni nella solidità, grazie a “flussi di cassa elevati e margini più vantaggiosi rispetto ai peer discrezionali dei consumatori. Il loro pricing power è evidente nell'incessante aumento dei prezzi tra lo 0% e il 5% registrato fino al 2020, che non ha avuto alcun impatto negativo sui volumi di vendita”. Il petrolio Brent è poco mosso a 81 dollari il barile. Bitcoin a 17.400 dollari.
ORO
Il metallo prezioso di riferimento, stamattina è a 1.782 dollari, -2,5% da inizio anno.
Le quotazioni non hanno seguito il trend degli acquisti delle banche centrali, molto attive nel corso di questi mesi: secondo il World Gold Council, questi soggetti hanno comprato 673 tonnellate di oro tra gennaio e novembre, è il livello più alto dal 1967.
“Cosa è cambiato nel 2022 per innescare questa massiccia domanda di oro?”, si chiedeva a inizio settimana Ned Naylor-Leyland, Investment Manager, Gold and Silver di Jupiter Asset Management, in una nota. “La causa principale è stata la perdita di fiducia nelle istituzioni e nei governi. La bellezza dell'oro è che non richiede fiducia, a differenza del denaro emesso dai governi. A causa della sua natura apolitica e dell'offerta limitata, è stato tradizionalmente la scelta del consensus di un mondo multipolare, ed è qui che ci stiamo dirigendo ancora una volta, anche se attraverso una tempesta di volatilità macro e geopolitica a breve termine.
TITOLI
Telecom Italia. Il governo italiano vuole portare la controllata di Tim Sparkle, attiva nel settore dei cavi sottomarini, sotto il controllo pubblico. È quanto emerso da tre fonti dopo l'avvio dei colloqui da parte dell'esecutivo con i principali azionisti di Tim. Le fonti hanno riferito che ci saranno almeno altri tre incontri, uno dei quali è previsto per il 20 dicembre. Intanto il Cda di Telecom ha cooptato il presidente di Asstel Massimo Sarmi in consiglio.
Unicredit. La Bce ha fissato il requisito patrimoniale minimo complessivo per il 2023 al 9,2% per il Cet1, in lieve rialzo rispetto al precedente target.
Intesa Sanpaolo. La Bce ha fissato un requisito patrimoniale minimo Cet1 da rispettare per il 2023 all'8,8% dopo la conclusione dello Srep.
Banco BPM. La Bce ha determinato un requisito di Common Equity Tier 1 ratio per il 2023 pari a 8,70%.
Mondadori ha ricevuto il via libera della presidenza del Consiglio dei ministri alla cessione a Reworld Media delle attività dei brand Grazia e Icon.
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