Le nebbie della pandemia frenano le Borse

Da un lato ci sono i numeri impressionanti sulla velocissima crescita del contagio in Usa e in Europa, dall’altro si accerta la scarsa pericolosità della variante Omicron: in Usa dimezzati i tempi della quarantena. Dollaro stabile, petrolio in lieve rialzo, cade il Bitcoin.
Indice dei contenuti
In calo gli indici dell’Asia: Tokio -0,5%, Hong Kong -1%, Shanghai -1,2%.
Dopo i buoni rialzi di ieri, le Borse europee sono indirizzate stamattina verso un’apertura incerta, mentre le prospettive del rally di Babbo Natale finiscono nella nebbia della situazione epidemiologica. Il future sull’indice EuroStoxx 50 segna un lieve calo. Le Borse dell’Asia sono tutte in ribasso.
Fanno impressione i numeri dei nuovi contagiati da Covid: oltre 100.000 al giorno in Gran Bretagna e Francia, ieri 78.000 in Italia. In Usa a dicembre i casi registrati finora sono 4,1 milioni, contro i 2,5 milioni di novembre. Al di là delle cifre, però, ci sono le osservazioni scientifiche sulla minore pericolosità della variante Omicron che hanno indotto le autorità sanitarie americane a dimezzare da 10 giorni a 5 giorno il periodo di isolamento per le persone positive senza sintomi. Da ultimo, è arrivato uno studio dal Sud Africa che afferma che le persone che si infettano della variante Omicron maturano una protezione verso la più pericolosa Delta.
In questo intrecciarsi di notizie positive e negative, mercati azionari non possono non riflettere le incertezze sulle prospettive della pandemia, che si aggiungono alle incertezze di una prospettiva di tassi di interesse crescenti. Ieri sera a Wall Street l’indice S&P500 ha chiuso in calo dello 0,1% e il Nasdaq ha perso lo 0,5%.
Stamattina la Borsa di Tokio scende dello 0,5%, Hong Kong -1%, Shanghai -1,2%, Seul -0,9%.
Il petrolio è in rialzo con il Wti scambiato a 76 dollari al barile (+0,1%) e il Brent a 79,1 dollari (+0,2%).
Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,130, il rendimento del bond governativo Usa a 10 anni è invariato a 1,47%.
Incertezza su Draghi, sale lo spread.
Qualche tensione affiora sul Btp a causa dell’incertezza della situazione politica italiana per il rischio di un’uscita di scena di Mario Draghi, che potrebbe non essere eletto alla Presidenza della Repubblica e trovarsi di fronte a uno sfaldamento della maggioranza che sostiene il suo governo. Ieri lo spread con il Bund è salito oltre 140 punti, per poi ridiscendere in serata a 134 punti. Il rendimento del Btp decennale è a 1,09%.
Oro in calo a 1.807 dollari (-0,2%).
Tonfo ieri del Bitcoin, sceso a 47.950 dollari (da 49.300 del giorno prima).
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Tim - Le segreterie nazionali dei sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl hanno chiesto un incontro con il presidente di Telecom Italia, Salvatore Rossi, per un confronto sul futuro dell'azienda, in particolare dal punto di vista occupazionale. Rossi ha risposto condividendo la necessità di un incontro che verrà fissato dopo il 9 gennaio.
Bper Banca – Ha raggiunto un accordo con i sindacati che prevede, a fronte di 1.700 uscite già annunciate a settembre, 550 nuove assunzioni e la stabilizzazione di 300 contratti a termine.
Cnh - Zacks ha alzato il target price da 19 a 21 dollari per azione. Borsa Italiana ha ammesso alla quotazione Iveco Group: le azioni saranno scambiate a Piazza Affari a partire dal 3 gennaio.
Enel – Il fondo americano Capital and Research Management detiene il 4,999% del capitale di Enel. Lo si legge nelle comunicazioni ufficiali della Consob.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
