Leonardo annuncia il prezzo offerta della quota di DRS
La società cede il 6,9% delle azioni ordinarie della controllata Leonardo DRS.
Leonardo in verde
Titolo Leonardo in evidenza nella seduta di oggi a Piazza Affari dopo l’annuncio del prezzo della cessione della quota della controllata DRS, operazione annunciata mercoledì notte.
Le azioni della ex Finmeccanica arrivano a guadagnare oltre l’1% nella prima ora di scambi, toccando un massimo di 14,605 euro, dopo che ieri avevano guadagnato lo 0,17%.
Ancora in calo a Wall Street il titolo Leonardo DRS, ieri in crollo dell’11,21%, e oggi cede l’1,7% nel pre-market USA, in viaggio verso il prezzo annunciato.
Il prezzo dell’offerta
Prima dell’apertura del mercato italiano Leonardo ha annunciato il prezzo dell’offerta al pubblico negli USA da parte della controllata Leonardo US Holding relativo ad una quota minoritaria di 18 milioni di azioni ordinarie di Leonardo DRS.
Il prezzo sarà di 17,75 dollari per azione, corrispondente a circa il 6,9% delle azioni ordinarie emesse di DRS, per un totale superiore ai 300 milioni di dollari.
Inoltre, dalla società annunciato la concessione alle banche sottoscrittrici di un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di ulteriori 2,7 milioni di azioni ordinarie di DRS (che non riceverà alcun incasso).
Il completamento dell'offerta è previsto il 21 novembre 2023, soggetto alle consuete condizioni di chiusura.
Una volta completata l’offerta, l’azionista venditore (Leonardo US Holding) deterrà circa il 73,3% delle azioni ordinarie emesse e in circolazione di DRS (circa il 72,3% se l'opzione di acquisto di ulteriori azioni da parte delle banche sottoscrittrici sarà interamente esercitata).
Morgan Stanley, BofA Securities e Jp Morgan agiscono in qualità di joint book-running manager per l'offerta proposta, mentre Baird, Goldman Sachs & Co. LLC e Trust operano come joint book-runners per l'offerta proposta e CJS Securities è il di co-manager per l'offerta.
La strategia
L’operazione “permette di incrementare la flessibilità finanziaria” del gruppo, con lo scopo di focalizzare il gruppo “su investimenti e acquisizioni che creino valore, conservando al tempo stesso una struttura finanziaria solida”, spiega nella nota Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo.
“Questa operazione ci permette di continuare a consolidare Leonardo DRS e di mantenere una significativa presenza industriale e commerciale negli Stati Uniti, il mercato della difesa più grande al mondo”, aggiungeva il manager.
Nel corso di una call con gli analisti dopo i risultati del terzo trimestre della scorsa settimana, Cingolani ha detto che l'azienda sta considerando la vendita in maniera “moderata” di alcuni asset con l'obiettivo di raccogliere fondi per nuove joint venture e progetti europei, strategia nella quale sarebbe inserita l’operazione di queste ore, secondo quanto confermato da due fonti della Reuters.
Dubbi dagli analisti
Alcuni analisti hanno espresso sorpresa per la riduzione della partecipazione in DRS, acquisita 15 anni fa in un'operazione da 5,2 miliardi di dollari quando il gruppo era noto come Finmeccanica.
“La mossa diluisce ulteriormente l'esposizione di Leonardo negli Stati Uniti, conquistata con fatica”, secondo Nick Cunningham della società di ricerca azionaria Agency Partners, il quale ritiene che “non hanno fatto molto” per sfruttare la presenza nel settore della difesa statunitense.
“Quindi forse la considerano una fonte di fondi o stanno addirittura procedendo a una cessione graduale”, ha aggiunto Cunningham.
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