Leonardo scivola in Borsa dopo l’acquisizione del 25% della tedesca Hendsoldt
Tonfo di Leonardo in Borsa dopo l’annuncio dell’acquisizione del 25,1% di Hendsoldt AG (Hag) dal fondo di private equity Kkr, per un corrispettivo di circa 606 milioni di euro (23 euro per azione). Alle 12 il titolo cede il 2,65% a 6,75 euro rispetto alla sostanziale stabilità del Ftse Mib. Per Equita si tratta di un investimento «ragionevole dal punto di vista industriale/strategico, ma il premio pagato richiede maggiori informazioni sulle potenziali sinergie e sulla governance».
Corrispettivo di 23 eps per 606 milioni di euro cash
Leonardo scivola in borsa nella prima seduta dopo l’annuncio dell’acquisizione del 25,1% di in Hendsoldt AG (Hag). Come riportato dalla Finestra sui Mercati di questa mattina, la società della difesa ha annunciato la firma di un accordo definitivo con Kkr, controllante di Hag, attraverso il fondo Square Lux Holding II, per un corrispettivo di circa 606 milioni di euro cash, l’equivalente di 23 euro per azione, ossia un premio del 48% rispetto alla chiusura di venerdì di 15,6 euro (e di un target medio di prezzo di 17,4 euro).
L’operazione conferma le indiscrezioni dei giorni precedenti e il closing è atteso nella seconda metà del 2021. Leonardo diventerà così il maggior azionista di Hag insieme a Kreditanstalt für Wiederaufbau (controllata dalla Repubblica Federale Tedesca) che detiene una quota paritetica acquisita a marzo 2021, mentre Kkr scende al 18%.
Hensoldt è leader in Germania nei sensori per applicazioni in difesa e sicurezza, con un portafoglio in espansione nella cyber security, gestione dati e robotica. Leonardo e la società tedesca hanno già una partnership attiva come operatori indipendenti all’interno del consorzio nel programma Eurofighter.
Per Equita accordo «ragionevole» ma mancano informazioni sulle potenziali sinergie
«Dal punto di vista industriale riteniamo ci siano interessanti sinergie, principalmente commerciali (non quantificate) sfruttando la complementarietà geografica, di prodotti, mercati, clienti e fornitori; e rafforzando l’accesso ai rispettivi mercati, offrendo soluzioni complete ai clienti», sottolinea Equita Sim (Buy con tp 8,8 euro). «Inoltre – proseguono gli esperti –, LDO conquista una presenza strategica di lungo periodo nel mercato tedesco dell’elettronica per la difesa». Per Equita si tratta di un investimento «ragionevole dal punto di vista industriale/strategico, ma il premio pagato richiede maggiori informazioni sulle potenziali sinergie e sulla governance».
Titolo in pesante flessione a fine mattinata. Akros lima il target price, buy confermato
Alle 12 il titolo cede il 2,65% a 6,75 euro rispetto alla sostanziale stabilità del Ftse Mib (+0,12%). Secondo i dati raccolti da Bloomberg, le raccomandazioni degli analisti si dividono in 15 “buy”, 4 “hold” e un “sell”, con un target price medio pari a 9,01 euro.
Banca Akros ha ridotto il prezzo obiettivo da 9,50 a 9,25 euro per il titolo mantenendo il rating buy. Gli analisti nonostante riconoscano «la logica strategia dell’accordo», non sono certi che la società «sarà in grado di estrarre sinergie significative dall’operazione poiché ogni Paese è molto geloso della sua tecnologia sovrana». Le sinergie "possono concretizzarsi se i programmi "Tempest" e FCAS si fondono, uno scenario relativamente improbabile in questo momento». Per gli esperti quindi "i multipli impliciti di transazione Hag sono costosi e le sinergie non sono facili da estrarre" tuttavia «l’alternativa avrebbe visto crescere ulteriormente la concorrenza francese». Il gruppo comunque si è impegnato a finanziare la mossa tramite cessioni e l’Ipo di DRS, e questa è una «buona notizia», conclude Akros.
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